Scusa son capitato nella tua vita. E ora ci sono. Con la mia capofitto in caduta libera. Cado giù. Giù sopra le nuvole. E ti chiedi se i dubbi siano legittimi. E ti chiedi se sono come mi aspettavi, come mi cercavi, come mi speravi la notte fissando il soffitto.
Ogni dubbio arriva dal farsi domande. Le persone si fanno poche domande. Hanno pochi dubbi anche se non sanno cosa fare, dove andare e il perchè. Non sanno mai il perchè. I bambini lo chiedono in continuazione. Loro vogliono imparare dalle domande, vogliono sapere e crescere, cambiare. Le persone no. Come se fossero arrivate. Allora il dubbio serve. Sì. Serve per dirti: cosa sto facendo? Dove voglio arrivare? In quale maniera? Attraverso cosa? Ora, domani, tra una anno? Perchè? Domande da bambini cresciuti con la stessa voglia di cambiare. Crescere. Il dubbio che crea, dà la svolta. Da oggi cambio. Per tutti questi motivi…frullato mentale riassemblato con calma in motivazioni sincere.
Il dubbio che distrugge, e stai male. Da oggi cambio. Ma non sai rispondere bene a tutte le domande di prima, il frullato resta frullato, cambi e non sai dove arriverai. Tra un mese puntuale il rimpianto bussa alla tua porta e non sai che storia raccontargli. E sei sul divano con lo sguardo perso con i famosi perchè che girano in tondo per la testa, e più girano più scavano il fosso. Scusa sei capitata nella mia vita. E ora ci sei. Decisamente, dolcemente reale su di me. In salita libera. Su sopra le nuvole. E mi chiedo se i dubbi siano legittimi. Se sei come non ho mai immaginato come una donna possa essere, come irrinunciabile pazzia su cui vivere sopra. Condividersi. E mi auguro altri mille dubbi di questi.
Vorrà dire che ci sei.