
Autore: Suzanne Collins
Pubblicato da Mondadori - 2013
Pagine: 410 - Genere: Fantasy
Formato disponibile: Brossura
Collana: Oscar Bestsellers

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La Ribellione è giunta all'apice, il mondo schiavizzato di Capitol City è agonizzante, ma dalle ceneri di un tiranno ne sorge un altro e questa volta potrebbe essere più vicino a Katniss di quanto lei non pensi.

Dopo avervi presentato il libro primo e il libro secondo di questa trilogia oggi vi parliamo di Il canto della rivolta recensione del libro terzo di Hunger Games di Suzanne Collins.
Katniss Everdeen sembra destinata a sopravvivere anche quando vorrebbe morire. Haymitch l’ha salvata dai giochi della memoria consegnando Peeta nelle mani del presidente Snow e questo ha minato profondamente la salute mentale della ghiandaia imitatrice. Dopo essere scappata per la seconda volta alle grinfie di Capitol City, Katniss diventa leggenda, il simbolo della rivolta dei distretti contro l’autorità della capitale, ma adesso è giunto il momento della guerra, quella senza quartiere. Nascosti sotto terra nel distretto 13, s’inizia a pensare al contrattacco. Cellule dell’esercito ribelle vengono inviate nelle zone ancora fedeli al presidente Snow, capeggiate da Gale e Katniss in persona. I personaggi che abbiamo imparato ad amare si fanno strada lungo mille peripezie che incontrano sul proprio cammino. Questa terza parte è la più cruenta. La scrittura si trasforma, diventa più secca trascinando il lettore in un vortice di suspense che cresce di pagina in pagina.
Se gli altri romanzi erano coinvolgenti, in questo capitolo finale ci si ritrova a vivere in prima persona l’ansia di essere scoperti da un gruppo di guardie. È come essere infiltrati per le strade insieme a loro. Ho amato in maniera particolare Hunger Games Il Canto Della Rivolta perché quello che abbiamo dato per scontato negli altri capitoli viene del tutto stravolto. In realtà le cose non cambiano sul serio e i ribelli non sono tanto diversi da chi vive a Capitol City. L’obiettivo resta sempre il potere, egoismo. Perfino un personaggio che credevo fosse animato dall’amore verso Katniss si rivela essere incentrato solo sulla brama di sangue. Alla fine, nessuno si fa scrupoli, perfino la ghiandaia imitatrice, colei che è risorta dalle ceneri può essere sacrificata o peggio ancora… dimenticata.
Quindi attenti, la guerra non si trova solo fuori e non è sempre facile capire chi sono i nemici che ci vogliono male…