
Autore: Marco Balzano
Pubblicato da Einaudi - Febbraio 2019
Pagine: 112 - Genere: Saggi
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Super ET Opera viva

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
Ogni parola nasconde in se stessa una parte di mistero, per questo motivo l’etimologia è da sempre una scienza che affascina. Conoscere da dove proviene una parola, scoprirne il significato riempie sempre di meraviglia perché ci fa vedere ciò che, in fondo, sappiamo già senza essercene resi conto. Ed è anche una sorta di esplorazione, perché per capire il significato di una parola dobbiamo muoverci in ambiti diversi, in paesi diversi, in età diverse. È una conoscenza che ci rende degli ascoltatori e “dei parlanti più attenti”.

Ogni parola ha una storia da raccontare.
Questo vuole dirci Marco Balzano con il suo saggio Le parole sono importanti. L’autore ci porta alle origini di dieci vocaboli da lui scelti, ma ci fa fare un viaggio che tocca anche la storia, la letteratura, la filosofia, il mondo attuale e quello passato. Uno spostamento in orizzontale e in verticale per indagare sulle origini, per capire se il significato odierno del termine è ancora quello attribuitogli un tempo.
Così vediamo che alcune parole vengono usate in modo propagandistico, svestite del loro vero significato: è il caso di tutto ciò che ruota intorno al mondo dei Social (uno dei dieci vocaboli scelti) dove parole come condividere, amicizia, consultazione (all’interno di ogni vocabolo scelto, Balzano allarga l’attenzione su altri termini in qualche modo collegati) e lo stesso social, non hanno nulla di “sociale”, ma
Per l’uomo davanti allo schermo sono state confezionate parole che non ne rispecchiano la solitudine, ma che ne scacciano il fantasma
Oppure ci accorgiamo che una parola come resistenza muta il suo significato statico e conservativo, derivante dal verbo stare, in un significato dinamico e rivolto al futuro quando, assumendo la lettera maiuscola, diventa la Resistenza dei partigiani.
Oppure scuola che per l’antico greco era vacanza, tempo libero, e per il romano veniva associata al gioco, oggi assume un significato molto diverso, per non dire opposto: non di riposo, di sospensione dal mondo del lavoro, ma di preparazione a questo.
O, ancora, per citare un ultimo esempio (gli altri lasciamoli alla scoperta di chi vorrà leggere il libro di Balzano), la parola ricordo che significa ritorno al cuore e che, quando allontaniamo qualcosa dal cuore, appunto scordiamo. Questo per dire che i significati delle parole, spesso sono sotto ai nostri occhi, ma non ci soffermiamo mai ad ascoltarli, a capirli. E che solo assumendo una forma mentis etimologica possiamo comprendere appieno il senso delle parole che usiamo.
Mentre, come appena detto, per alcuni vocaboli il significato è lì, basta approfondirne il pensiero, per altri Balzano, o meglio l’etimologia ci coglierà impreparati, ci sorprenderà. E, allo stesso tempo, scopriremo che ogni parola ha spesso più di un significato, che nasconde più di una storia ed essendo l’etimologia una disciplina empirica senza vere certezze, per quanto cerchiamo di ricostruire l’origine e il significato, ci sarà sempre una zona d’ombra, di mistero. In questo Balzano vede una similitudine con la poesia.
È in questa scommessa impossibile che vive il linguaggio: abbracciare una volta per tutte il senso ultimo delle parole e non riuscirci mai. Eppure è proprio questa impossibilità di esaurirne il senso che ci spinge a ripeterle, a riempirle di significati che si rinnovano e che rispecchiano i nostri cambiamenti. È questo rivelarsi senza mai svelarsi che le rende eternamente affascinanti. Come la poesia.
Le parole sono importanti come diceva Nanni Moretti in Palombella rossa, e conoscerne l’etimologia, ci dice Marco Balzano, ci aiuta ad averne una visuale più approfondita, a darle tridimensionalità, un’immagine e, alla fine, a utilizzarle in un modo corretto, meno superficiale.
Balzano affianca alla parte prettamente tecnica del testo, citazioni di poesia, di letteratura o di filosofia, aneddoti e richiami storici, rendendo in questo modo Le parole sono importanti facilmente scorrevole. Dona con questa alternanza a un testo saggistico un tono meno “spigoloso”, addolcendolo, ovvero rendendolo avvicinabile da chiunque.
Approfondimento
Perché leggere Le parole sono importanti? Per la visione che l’autore ci da su una disciplina troppo trascurata. Per capire dove ci può portare lo studio del significato di alcune parole che usiamo tutti i giorni. Ma, soprattutto, per trovare la curiosità di andare avanti e scoprire le nostre parole e da bravi archeologi della lingua, indagarle.
Monia Merli