
Autore: Luc Lang
Pubblicato da Fazi - Maggio 2018
Pagine: 562 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Le strade

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Parigi. Nel cuore della notte Thomas riceve una telefonata che lo cambierà per il resto della vita: Camille, la giovane moglie, è stata vittima di un incidente stradale e lotta tra la vita e la morte.
Gli interrogativi che lo tormentano sono tanti: cosa ci faceva Camille su quella strada, a quell’ora così tarda? Chi doveva incontrare? Queste e molte altre domande trascineranno Thomas in un vortice di dubbi e sospetti, alla ricerca di verità a lungo nascoste.

La vita di Thomas scorreva tranquilla fino al momento di quella terribile telefonata.
Giovane uomo di successo, marito di Camille e padre di due bambini, si divide tra gli impegni di un lavoro che ama e la famiglia, piccole certezze che lo rendono sereno.
Anche Camille è riuscita a realizzarsi e la sua carriera sta raggiungendo un importante traguardo; proprio a causa del lavoro una notte non rientra e su Thomas si abbatte una tragica notizia: Camille è in rianimazione in un ospedale di Rouen, in gravi condizioni.
La dinamica dell’incidente non è chiara e nessuno sa perché la donna si trovasse lì.
La ricerca della verità insieme all’angoscia e al dolore accompagneranno d’ora in avanti Thomas, scosso profondamente nelle sue certezze, tanto da mettere in discussione gran parte delle scelte fatte nella sua vita. L’ancora che continua a tenerlo saldato a terra sono i figli, il grande amore che prova per loro e la continua attenzione al loro benessere.
In bilico tra realtà e ricordi condividiamo con Thomas i suoi dialoghi interiori, in un susseguirsi di speranze e supposizioni, sulle strade che lo portano dalla moglie, al suo passato mai interamente rivelato; siamo coinvolti dai suoi stati d’animo, dalle sue emozioni e delusioni.
All’inizio del settimo giorno è suddiviso in tre parti, si apre sulla seconda con il protagonista intento ad inerpicarsi sui sentieri impervi dei Pirenei dove è nato e cresciuto insieme al fratello maggiore Jean e la sorella Pauline. Qui grazie a Jean, il suo punto di riferimento da sempre, inizia il suo personale viaggio interiore, per ricomporre tutti i pezzi, per comprendere qual è stato il percorso della sua vita, cosa lo ha spinto davvero a fare determinate scelte.
Mentre Jean, schivo e sfuggente si prende cura dei nipotini, Thomas si rifugia nella semplice vita di montagna, tra pascoli e picchi rocciosi, alpeggi e grotte, e nel silenzio e nella fatica arriverà a porsi domande che aveva sempre tralasciato, pronto alla fine ad avere le sue risposte.
Perché Jean, brillante e intraprendente, non ha mai voluto lasciare questi posti scegliendo una vita di completa solitudine?
Cosa si nasconde dietro la tragica morte del padre avvenuta quando erano solo ragazzi?
Perché Pauline si è lasciata tutto alle spalle rifugiandosi in Camerun, come se fosse in fuga?
La terza parte del romanzo scioglierà a poco a poco ogni nodo.
Thomas raggiunge la sorella in Camerun dove con pochissime risorse e tanto impegno si prodiga per la gente che vive affamata e in miseria, sotto la costante minaccia della guerra; accanto a lei scopre un mondo diverso, difficile e crudele, ma anche il significato di lealtà, sacrificio e amore. Le confidenze e i ricordi della sorella riusciranno a farlo giungere alla verità, ridefinendo la propria identità ed essenza. Riuscirà ora a ad affrontare di nuovo la vita?
All’inizio del settimo giorno si presenta come un lungo racconto introspettivo, un flusso continuo di pensieri che a volte ci confonde; le tre parti sono diverse per stile e ambientazione, nella prima il ritmo è serrato e frenetico, la punteggiatura e i dialoghi rispecchiano l’animo del protagonista mentre diventa più regolare col procedere degli eventi, cambia lo stile e la scrittura è più ordinata. I personaggi sono vividi, intensi, soprattutto il protagonista che, nell’affrontare momenti carichi di emotività coinvolge sempre più il lettore.
Approfondimento
Finalista al premio Goncourt, All’inizio del settimo giorno inizia come un thriller psicologico ma diventa una vera e propria storia famigliare. Si tratta di un viaggio all’inferno, da qui anche il titolo biblico che, svela l’autore, “in origine sarebbe dovuto essere “Preferire l’oceano”, in quanto l’idea di fondo del romanzo era come il paesaggio costruisse la percezione del mondo.”
I punti di forza del romanzo sono senza dubbio le descrizioni, accurate, vivide, cariche di sensazioni, capaci di trasportarci in luoghi remoti, terribili e meravigliosi.
Sabrina Bizzarra Rambelli