
Autore: Asia Argento
Pubblicato da Piemme - Gennaio 2021
Pagine: 256 - Genere: Autobiografico
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
ISBN: 9788856679700

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Asia Argento inizia a raccontare la sua storia, senza concedere sconti a nessuno, tanto meno a se stessa. Un'infanzia difficile, la sua: una bambina abbandonata e cresciuta troppo in fretta che fa la spola tra una casa e un'altra e che deve fare i conti con due genitori artisti, che si trovano a gestire una famiglia sgangherata e disfunzionale. Poi, l'adolescenza tra rave party e i primi flirt, la sua carriera sul set, iniziata a nove anni, in balia di registi geniali, ma anche sadici. Anatomia di un cuore selvaggio sembra racchiudere tante vite insieme per la quantità di eventi che incalzano il lettore come in un romanzo mozzafiato. È col fiato sospeso infatti che il lettore leggerà di Asia nel mondo degli orchi, ma lei non si tira indietro neanche in questo caso e sviscera tutto, anche le note più crudeli, le più difficili da raccontare.

Ero un microbo che si muoveva nella metropoli come un Pollicino contro il mondo, con il suo bagaglio pesante di disperazione, il suo fedele amico peloso e un’immensa libertà che avrei volentieri barattato per un briciolo di stabilità.
Asia Argento la conosciamo dai suoi film, dai suoi tanti amori raccontati dai giornali di gossip, vediamo il suo viso sugli schermi, conosciamo la sua voce; ma qui invece conosciamo il suo cuore, le ferite che si porta dentro, la sua vita così difficile, la sua famiglia così sgangherata, il suo dolore più nascosto, la sua dolcezza di madre, conosciamo le sue parole, che più di ogni altra cosa scoperchiano il vaso di Pandora di una esistenza vissuta sempre sull’orlo del baratro. Racconta Asia della sua infanzia e della sua famiglia così tragicamente disfunzionale, di una madre tanto amata quanto distante, anaffettiva, rancorosa, violenta; parla delle sue sorelle, anch’esse lontane, indifferenti; di suo padre, un genio assente chiuso tra i suoi film e le sue aspirazioni. Ed è in questa solitudine di affetti e di presenze che Asia vive il dramma dello stupro, diventando suo malgrado una delle paladine del #metoo internazionale, e a quella battaglia, che le butta fango addosso e che ancora di più la incunea nella sua solitudine, non si tira indietro, ma parla e racconta, denuncia, scrive, rivive la violenza e la disinnesca.
Anatomia di un cuore selvaggio è la storia di una vita straordinaria, fatta di eccessi e di paradossi, di cadute e di rinascite, di dolori, di lutti, ma anche di consapevolezza, di forza e di indipendenza, che fanno di Asia una donna forte, volitiva, anticonformista, contraddittoria, testarda, libera. Ciò che più colpisce è che in tutto il racconto della sua vita Asia non cerca mai di essere compatita, non si nasconde né al dolore, né al giudizio, a costo di sbattere contro la durezza della vita, contro l’indifferenza della società, contro l’indissolubilità degli stereotipi; è una donna che ha affrontato molti dolori e per questo rifiuta il ruolo della vittima da compatire e diventa una donna fortemente moderna, libera dalle oppressioni, dagli schemi e dai pregiudizi, che vive e sperimenta dal dolore all’amore e che ogni volta, come una eterna fenice, rinasce delle sue ceneri.
Anatomia di un cuore selvaggio è un romanzo di crescita per “sottrazione”, dove Asia diventa la donna che oggi è perché qualcosa le viene continuamente sottratto: l’amore, l’ingenuità, il conforto, la presenza; e ad oggi “sottrazione” lei aggiunge una tacca in più nel suo cuore, un gradino più in alto, uno strato in più alla sua corazza che si scioglie solo nell’esperienza della maternità, inconsapevole e di certo non voluta, ma profondamente tenera, che fa si che la rabbia ed il dolore si sciolgano e dopo tanto “sottrarre” finalmente aggiunge.
Approfondimento
Asia Argento ha una scrittura pulita, lineare, senza fronzoli, ma dura e schietta, tagliente ed efficace in grado di accompagnare il lettore nelle pieghe della sua vita, traghettandolo tra il dolore più immenso e le esperienze più inusuali, tra lo sballo di un rave party e la solitudine di una camera d’albergo.
Siamo rose del deserto, incapaci di adeguarci a un mondo che ci vorrebbe sempre diversi, ma da qualche parte siamo sbocciati, arrampicandoci a modo nostro sulle pareti rocciose della vita.