
Autore: Walter Veltroni
Pubblicato da Marsilio - Novembre 2019
Pagine: 205 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Lucciole
ISBN: 9788829702565

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Era impossibile separarsi dall’immagine che avevano davanti. Quella creatura stava resistendo alla morte che qualcuno le stava infliggendo. O ne stava gridando l’orrore. Non si poteva smettere di osservarlo, quello strazio.

L’ispettore Giovanni Buonvino sogna soltanto una cosa nella vita: diventare commissario, abbandonare quello che lui chiama il Barattolo, il suo ufficio attuale, in favore di un incarico di maggior dignità.
Quando quindi il suo superiore lo convoca per comunicargli la promozione, Buonvino fatica a contenersi dall’urlare di gioia. Almeno fino a quando non scopre che il suo futuro commissariato è collocato a Villa Borghese, uno tra i più ridenti e ameni parchi della Capitale, località tanto tranquilla da suscitare l’ilarità generale tra i poliziotti al solo immaginare la possibilità di istituire al suo interno un commissariato.
Il compito di Buonvino pare essere quello di vigilare sui ladri di lecca-lecca e sulle scorrerie dei bambini che fanno della Villa il loro punto di ritrovo, e i suoi aiutanti sembrano essere imbarazzanti tanto quanto il resto della situazione: un narcolettico incapace di passare più di qualche ora sveglio, un tipo basso come nessun altro, due gemelli indistinguibili tra loro, un meticcio figlio d’un missionario spretato…
Tutto pare andare per il peggio. Ma si sa, al peggio non c’è mai fine. Buonvino se ne renderà conto quando si troverà davanti agli occhi il corpo squartato di un bambino e, a distanza di pochi giorni, la testa tagliata di netto d’un uomo la cui scomparsa non è mai stata denunciata da nessuno.
Alle prese con uno dei più efferati e truci assassini di sempre, Buonvino dovrà sfruttare al meglio la sua squadra per dimostrare al mondo di essere degno del proprio ruolo, in una lotta contro il tempo che lo costringerà ad affrontare crimini atroci.
Approfondimento
Assassinio a Villa Borghese, per la sua linea narrativa di base non può che collocarsi all’interno della categoria dei gialli all’italiana: sulla scena si muove un protagonista sfortunato, aiutato da figure altrettanto improbabili, che si trova all’improvviso coinvolto in un evento più grande di lui e che, volente o nolente, deve riuscire a venire a capo del mistero. Ciò che Walter Veltroni aggiunge a questa base d’ingredienti è la crudezza delle descrizioni, forse presa a prestito dalla narrativa thriller del Nord Europa, che viene fatta convivere con la descrizione bonaria di un commissario che passa le serate a dialogare con i propri gatti e col poster di un personaggio dei fumetti, come fa il commissario Buonvino.
In un’ambientazione tragicomica di fondo, Veltroni sceglie di introdurre un elemento crudo allo scopo di rendere il tutto più piccante ed avvincente, accostando alla base giallistica elementi propri del thriller, approfondimenti psicologici dei protagonisti, storie parallele indipendenti al nucleo del racconto che possano diramare ulteriormente le linee di sviluppo del testo.
Il risultato è un racconto variegato e non ben incastonabile in un genere definito, che stimola la risata ma che riesce anche ad impressionare e lasciare turbati.
Il rischio è forse quello di voler fare troppo, e di aggiungere troppa carne al fuoco: per un lettore amante dei gialli ben strutturati non è forse il libro più adatto, anche se per un lettore eclettico e divoratore di racconti può diventare un buon passatempo.