
Autore: Michael Dobbs
Pubblicato da Fazi - Giugno 2019
Pagine: 348 - Genere: Spionaggio
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Darkside

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
Non ci sarebbero stati cannoni in quella guerra, né missili, né scie di condensazione che si allungavano nei cieli come dita accusatrici, nessuna di quelle esplosioni distruttive e di quelle improvvise vampate di oscurità che ci si aspetterebbe. Nemmeno un urlo. Non ci fu niente, salvo un timido picchiettare di tasti su una tastiera da quattro soldi. Ma non ci s’inganni: era guerra, e avrebbe portato il mondo sull’orlo del baratro. E la genialità del tutto era che nessuno se ne sarebbe reso conto.

Il nuovo romanzo di Michael Dobbs, “Attacco dalla Cina”, inizia con una serie di “fermo immagine” della storia, in cui come fotogrammi di un film appaiono i personaggi principali o si manifestano gli eventi che si svilupperanno in seguito: c’è l’adultero marito della presidente USA; c’è il sabotaggio informatico alla centrale nucleare russa; appare Wu Xiaoling, la favorita del presidente cinese accusata di tradimento; ci sono una serie di incidenti informatici nelle principali sedi del potere negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, e in altre nazioni del mondo; ci sono anche morti improvvise e incidenti; tutto ha un’unica giustificazione: causare, oppure scongiurare una guerra.
La guerra è la continuazione della politica con altri mezzi. Il caos è la continuazione della guerra, con mezzi ancora migliori.
La guerra che la Cina si appresta a dichiarare al mondo non è un atto eclatante, non ci sono bombe da sganciare e missili da lanciare, ma qualcosa di più subdolo e silenzioso: sarà una guerra cibernetica fatta di attacchi mirati alle principali istituzioni mondiali, alle loro banche, e alle loro fonti di approvvigionamento energetico.
«Di che si tratta, Mark?», chiese Harry, frustrato, impaziente e, mentre guardava l’altro negli occhi, improvvisamente anche un po’ spaventato.
«Voglio che mi aiuti a impedire una guerra»
Il romanzo Attacco dalla Cina, potrebbe essere benissimo la sceneggiatura di un film.
Harry Jones, ex soldato, è il protagonista del libro, è colui che svelerà gli intrighi e i retroscena di questa storia. In un ipotetico film il suo personaggio potrebbe essere interpretato da Harrison Ford.
Mark D’Arby, primo ministro inglese, è apparentemente una persona pacata, ma poi si rivela un abile burattinaio pronto a manipolare e a nascondere le sue intenzioni. Il ruolo a Tom Hollander.
La presidente USA Blythe Harrison, la conosciamo all’inizio del libro, nel prologo, scopriamo che il marito la tradisce e che la madre è morta. Ha un rapporto di amicizia molto familiare con la Regina. Il suo ruolo a Emma Thompson.
La Regina d’Inghilterra appare come una “nonna” saggia e pacata, senza l’etichetta del suo status. È molto affezionata a Blythe come se fosse una di famiglia. Il suo personaggio indiscutibilmente a Helen Mirren.
Il presidente russo Sunin, ha un profondo odio verso i ceceni, di cui vorrebbe sbarazzarsi definitivamente, Il suo sogno far tornare grande la Russia. Per il ruolo è perfetto Jared Harris. (Fringe)
Al suo fianco il genero Lavarentij, giovane ed esperto di comunicazione teme il suocero, soprattutto dopo che lo ha visto uccidere due suoi collaboratori. Il suo ruolo potrebbe andare a Yuri Kolokolnikov. (Trono di spade)
Non ultimi, perché senza di loro la storia non esisterebbe, Il presidente cinese Mao Yanming e il suo braccio destro Fu Zhang artefice della guerra contro il mondo. I loro ruoli potrebbero andare rispettivamente a Chow Yun-Fat (Anna and the King) e Gordon Liu (Kill Bill volume 1)
Approfondimento
Recensire Attacco dalla Cina è stato un po’ difficile, nonostante l’autore sia molto famoso e apprezzato. È il primo libro che leggo di Michael Dobbs, non sapevo neppure che fosse l’autore dei libri da cui è stata tratta la serie House of Card. Il libro non mi è piaciuto, l’ho trovato faticoso da leggere, le vicende sono frammentate, nel senso che in ogni capitolo si sviluppano più storie contemporaneamente. Se il romanzo fosse stato scritto a capitoli alterni, cioè se ogni personaggio oppure ogni evento avesse avuto un capitolo dedicato dove approfondire le vicende, forse sarebbe stato più scorrevole da leggere. Il genere spionaggio, intrigo internazionale, non è mai stato nelle mie corde, e ho preso anche in considerazione di abbandonarne la lettura.
Mi dispiace fare una recensione negativa, probabilmente il romanzo, per gli amanti del genere è un capolavoro, ma io non l’ho apprezzato come si sarebbe meritato.
In ogni caso da leggere.
Silvia DC