Autore: Valerio Piccioni
Pubblicato da Zolfo - Dicembre 2022
Pagine: 168 - Genere: Biografico, Sport
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9788832206623
ASIN: B0CCPQ2G49
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Sette storie d'amore in cui gli atleti che partecipano ai Giochi Olimpici sono i protagonisti, in un viaggio di sentimenti e di sportività, spesso ostacolati dalla politica, dai regimi totalitari o dalla società oppure amori che si rivelano infelici e poco duraturi nonostante le aspettative.
Le Olimpiadi sono un altro mondo. Lo capisci sin da piccolo, quando ti innamori di quell’atmosfera anche solo dallo schermo di una televisione. E lo confermi quando ti capita la fortuna di vederle da vicino. Sono anche una questione d’amore che ti accompagna spesso tutta la vita. E di amore, anzi, di amori, parla ]questo viaggio […].
Attraverso la lettura si scoprono le storie d’amore e di vita di quattordici atleti che partecipano alle Olimpiadi. La scelta delle storie è casuale, come racconta lo stesso autore. Le Olimpiadi citate sono quelle di Rio, di Berlino, di Tokyo, di Seul e tante altre con orizzonti temporali diversi e situazioni sociali varie tra loro. La prima storia è anche temporalmente più lontana da noi e si svolge durante il periodo nazista nelle Olimpiadi fortemente volute da Hitler in Germania. Il clima politico influenzerà la storia d’amore tra Glenn Morris e Leni Riefensthal, uno americano e l’altra regista hitleriana delle Olimpiadi. Il clima politico fortemente ostile a una relazione serena si ritrova anche nelle storie successive in cui gli amori nascono sotto regimi come quello sovietico o nel periodo noto come la primavera di Praga a un passo dagli anni ‘70. Atleti che rappresentano il loro Paese all’estero e che diventano perseguitati dai loro Stati per la loro militanza politica o affermazione della libertà di un popolo. In questo caso le storie d’amore tra colleghi sportivi, diventano anche storie d’amore per il proprio Paese e per la libertà come nel caso di Vera e Josef.
I baci olimpionici sono un pretesto narrativo per raccontare altro, l’immagine di Emil Zapotek che bacia al traguardo Dana, giavellottista, è una tra le più rappresentative per intensità e passione, ma anche baci più recenti come quelli tra Sue e Megan, due atlete dello stesso sesso, diventano emblema di una parità sociale difficile da ottenere in molti paesi del mondo.
Le Olimpiadi riescono a unire queste storie e l’autore in molti casi ci fa entrare nel clima dell’evento con grande passione.
Baci olimpionici non vuole essere un resoconto dettagliato delle coppie più famose o più note del panorama olimpionico, ma è una selezione di alcune coppie e amori, passati alla storia anche grazie ad una foto di un bacio tra loro, in cui le Olimpiadi sono state il luogo dell’idillio o addirittura del matrimonio stesso o al contrario dell’apice di una storia e di una carriera sportiva che si stava sgretolando.
L’autore, Valerio Piccioni, non descrive in modo pedante ogni passaggio della vita affettiva degli atleti, ma soltanto le tappe salienti dei loro percorsi insieme senza entrare in dettagli da gossip o pruriginosi. I suoi ricordi si mescolano a quelli della storia per raccontare in modo molto personale, quasi come in una chiacchierata, lo stile molto colloquiale, come un podcast, quelle che sono storie d’amore, ma anche di sport e di vita.
Ogni storia lascia qualcosa impresso e fa pensare al destino che unisce due persone, alla tenacia di rimanere uniti nonostante tutto o all’impegno sociale che si fa più pressante e necessario rispetto a quello di coppia.
Una lettura piacevole, anche per chi di sport non se ne intende, ma ancora più coinvolgente per chi segue le Olimpiadi e ama lo sport in genere, non troppo romantico anche se parla d’amore.
Approfondimento
Valerio Piccioni è un giornalista sportivo della “Gazzetta dello Sport” nato nel 1961 a Roma.
Le Olimpiadi non le ha solo viste in tv o commentate da dietro uno schermo a chilometri di distanza, ne ha seguite ben otto, vivendo la caoticità delle città, il clima di festa o di tensione, l’effetto svuotamento post Olimpiadi, come racconta nel libro. Nelle storie inserisce anche un suo punto di vista personale di chi alcune cose ha potuto toccarle e viverle direttamente.
Per questo motivo le storie di questo volume riescono ad essere molto vivide e partecipate dallo stesso autore che conosce i retroscena di questi eventi. Essendo podista amatoriale e appassionato di questa disciplina ha scritto altri libri incentrati sulla corsa (La rivoluzione di Bikila 2010, Manlio Gelsomini. Campione partigiano 2014), oltre ad altri libri a tema sportivo.
Gloria Rubino