
Autore: Fabio Genovesi
Pubblicato da Mondadori - Gennaio 2020
Pagine: 298 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: Scrittori italiani e stranieri
ISBN: 9788804721963

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
🎬 La video recensione su Youtube
La storia di Fabio è la cornice perfetta per raccontare anche la storia del “Pirata” più famoso d’Italia che non ha mai navigato, ma ha compiuto imprese epocali che sono nella memoria di tutti noi.

Sai solo che sarà così, che per mille volte sciagurate e favolose ancora tu cadrai, e io cadrò.
Fabio è uno studente svogliato e senza uno scopo nella vita che a 24 anni è costretto a partire per il servizio civile (ha fatto di tutto per non fare il servizio militare…). La destinazione è un monastero in cima ai monti, dove pensa di trovare ragazzini in età scolare da assistere. In realtà troverà solo un prete con la fissa per il suo pulmino della scuola (che per altro non viene utilizzato), una governante giustamente preoccupata per la figlia che definire problematica è riduttivo e il preside di questa strana “scuola fantasma” che non si fa mai vedere ed è rinchiuso in una stanza dalla quale non esce mai. Don Basagni è l’antitesi perfetta del prete che tutti noi pensiamo di conoscere: scontroso, scurrile, pigro, a tratti blasfemo. Non vuole vedere nessuno e pretende di essere servito e riverito come un re.
Non essendoci nessun bambino da educare, Fabio viene quindi destinato alla cura quasi esclusiva del prete che lo etichetta subito come un nullafacente sfaticato. Probabilmente ha ragione: il nostro protagonista si trascina nella sua vita, fingendo di vivere quella di un’altra persona che non c’è più. Ha scelto una strada che evidentemente non è la sua; butta gli anni illudendo i genitori di essere quasi vicino alla meta, quando in realtà una meta lui non ce l’ha. Una certezza però c’è: Pantani, il pirata. Il punto di incontro fra il malessere di Fabio e il malumore di Don Basagni. E durante l’estate, che si trascina lenta e placida, saranno le imprese di questo piccolo grande uomo a creare uno strano filo che unirà le loro vite in un periodo di scelte e difficoltà che potrebbero riguardare tutti noi. Il dilemma rimane sempre il medesimo: seguire il cuore o la ragione? Continuare su un binario che sai esattamente dove ti porterà o abbandonare tutto e trovare la tua strada nel mondo?
Quando Pantani improvvisamente muore, Fabio perde il suo mito, il suo punto di riferimento sportivo. La sua vita però è già cambiata: ha già preso una “strada nuova” in salita come quelle del pirata, ma meno ripida eppure più felice. Lo accompagna la consapevolezza che d’ora in avanti sarà lui e solo lui a decidere cosa è meglio fare.
Cadrò sognando di volare racconta di scelte, di strade da percorrere senza mai fermarsi, di cime da scalare, di salite faticose che ti portano a sfidare i tuoi limiti. Alla fine, dopo tanta fatica, la tua mente sarà più lucida e saprai esattamente dove vuoi arrivare e quanta strada dovrai ancora fare per giungere alla meta. Può darsi che lascerai dietro di te delusioni e tristezze, ma lo scopo è quello di arrivare da vincitore alla fine. Fabio capisce che senza fatica e senza determinazione non potrà mai ottenere nulla: che non basta accontentarsi, perché la vita è lunga e piena di opportunità che sta a lui cogliere.
Approfondimento
Questo è un libro per tutti: per i ragazzi che cercano di capire qual è la loro strada nel mondo; per i genitori che, magari senza pensare, consigliano ai propri figli un percorso scolastico e professionale “comodo”, senza però interagire con loro domandandosi veramente cosa desiderano. Del resto Fabio ci insegna che si può sempre ripartire da zero: ma forse sarebbe meglio pensarci prima e non attendere fino all’ultimo minuto. Non bisogna per forza complicarsi sempre la vita; le cose che vogliamo le sentiamo dentro ed a volte è necessario ferire le persone che amiamo per poter vivere la nostra vita al meglio. In fondo però sappiamo che chi ci ama veramente desidera solo la nostra felicità.
Su in salita fino a quel limite che chiamiamo impossibile, e però quando arrivi in cima e guardi bene, vedi che là davanti si apre una discesa a strapiombo verso orizzonti così smisurati che rubano il respiro.