
Autore: Jèrôme Colin
Pubblicato da Einaudi - Aprile 2021
Pagine: 152 - Genere: Autobiografico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Stile libero big
ISBN: 9788806244279
ASIN: B092H7BR9T

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La lotta di un padre contro sé stesso e contro un figlio adolescente: impresa titanica che distrugge e scoraggia. I ragazzi, in pieno sconvolgimento ormonale, passano dall’indifferenza più profonda al livore e alla violenza verbale più sorprendenti, tanto da trasformare il focolare domestico – fino a quel momento caldo nido ricco di calore e benessere – in un vero e proprio campo di battaglia in cui l’unico rifugio, per trovare un attimo di pace, è il bagno.

È successo di punto in bianco, più o meno un anno fa. Abbiamo dato il bacio della buonanotte al nostro figlioletto. Gli abbiamo detto “Buonanotte, sogni d’oro” prima di richiudere piano la porta per non fare rumore…Il giorno dopo, era un sabato, è sceso più tardi del solito. Stavamo facendo colazione. È entrato in cucina sbuffando. Si è seduto senza dire buongiorno…Ha sbadigliato. Ha detto alla sorellina che era brutta. Ha ingollato quattro fette di pane e Nutella.
Un inizio scoppiettante per un libro spassosissimo, la fotografia della situazione che ogni famiglia con figli vive a partire dal preciso istante in cui i dolci pargoletti cominciano a crescere e il “mostro” dell’adolescenza se ne impossessa.
Jèrôme Colin, l’autore nonché protagonista di Campo di battaglia, è un giovane papà – forse anch’egli in parte ancora immaturo – che si ritrova ad affrontare all’improvviso un’esperienza per la quale pare non essere affatto pronto. Il figlio quindicenne Paul sta crescendo e sta attraversando quella tipica fase in cui lo scontro generazionale, un certo istinto ribelle e polemico e la voglia di contraddire gli adulti, diventano parte preponderante del suo modo di essere e lo pongono in conflitto con il resto del mondo, genitori in primis.
Quando la realtà domestica diventa insostenibile e affrontare Paul pare essere sempre più complicato, Jèrôme si ritira in bagno, il suo limbo, e tira fuori i suoi libri di viaggio, che gli consentono, se non altro, di allontanarsi almeno con la fantasia da una realtà sempre più soffocante.
Gli scontri con il figlio sono divertentissimi, ma Jèrôme li vive come se si trattasse di episodi drammatici e a nulla servono gli interventi di Léa, sua moglie, l’unica in grado di mantenere una certa stabilità in momenti così complicati. E allora anche il rapporto di coppia comincia a vacillare e il rischio (enorme) è quello che anche il capo famiglia finisca per comportarsi da sedicenne ribelle, perché l’adolescenza di un figlio sconvolge l’intero nucleo familiare e servono molto autocontrollo e una buona dose di maturità per non compromettere ogni cosa.
Si invecchia. Ma non si cresce. Restiamo bloccati per tutta la vita nell’adolescenza. L’età in cui sbattiamo le porte, ci esprimiamo a monosillabi, ce l’abbiamo con il mondo intero perché nessuno ci capisce…Ma non si matura mai. Si fa finta. Mettiamo vestiti troppo grandi, ma il dolore e la rabbia non se ne vanno mai.
Approfondimento
Campo di battaglia è un romanzo uscito in Belgio nel 2018. L’autore, giornalista piuttosto noto della radio-tv pubblica belga francofona, ha tre figli adolescenti, dunque il suo racconto attinge in maniera evidente dalla sua quotidianità. Questo è con ogni probabilità uno dei motivi per cui il romanzo ha avuto gran successo in Belgio, tanto che ne è stato tratto anche uno spettacolo teatrale, con un solo attore sul palco a raccontare, che ha riscosso un buon successo.
Si tratta di una storia spassosa ma non superficiale, un romanzo in cui il processo di maturazione riguarda il padre – prima ancora che il figlio adolescente – nel momento in cui realizza che spesso è bene non precedere i figli, ma è preferibile porsi al loro fianco, senza prevaricazioni o imposizioni, per lasciarli camminare in autonomia e magari cadere, per poi aiutarli, se necessario, a rialzarsi e a riprendere il cammino della vita, con una consapevolezza sempre maggiore.