
Autore: George R. R. Martin
Pubblicato da Mondadori - Aprile 2015
Pagine: 205 - Genere: Fantasy, Racconti
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Omnibus

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Milioni di lettori lo hanno amato per “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”, ma George R.R. Martin è molto di più. Sette racconti giovanili, sette storie horror percorse da una vena crudele e perturbante che avvicina Martin ai maestri assoluti del terrore.

Lontano da Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, questa raccolta contiene 7 storie, tanto terribili quanto affascinanti, scritte da Martin tra gli anni Sessanta e Ottanta.
I Canti del sogno. Volume I apre la raccolta conclusiva dei racconti di George R.R. Martin, iniziata nel 2006 con “Re di sabbia” e proseguita con “Le torri di cenere”.
Rispetto al volume originale Deamsongs, che comprende 34 brani divisi in 9 aree tematiche, l’edizione italiana presenta una suddivisione completamente differente e un po’ confusionaria: infatti, i testi tradotti non sono stati presentati al pubblico secondo l’ordine dato dall’autore. In questo caso ci vengono presentati tre racconti giovanili, in cui si mostra, evidente già da allora, l’abilità dell’autore nella scrittura; gli altri quattro testi sono racconti horror.
I Canti del Sogno. Volume I non presenta una logica ben precisa, ma ciò che accomuna i racconti è senza dubbio la suspense e l’assurdità delle vicende, come Un uomo da carneteca, definito dallo stesso Martin il racconto “più buio, cupo, contorto e malato che abbia mai scritto”.
Martin è riuscito a destreggiarsi e a trattare con dovizia diverse tematiche: dal fantasy, con “Solo i bambini hanno paura del buio” , che parla della lotta tra bene e male, al racconto politico, con “La fortezza” (storia di un gruppo di militari durante la Guerra di Finlandia), all’inquietante “L’uomo a forma di pera”, volgendo particolare attenzione ai dettagli, senza dimenticare ironia, azione e un pizzico di terrore.
Approfondimento
Nell’introduzione Gardner Dozois scrive “… solo ora possiamo affermare senza ombra di dubbio che George R.R. Martin ce l’ha fatta”. Ed è proprio così!
Nonostante fossi titubante sulla lettura di questo genere, ammetto che i racconti contenuti ne I Canti del Sogno. Volume I mi hanno appassionato. Con un linguaggio scorrevole ma, allo stesso tempo ricercato, Martin riesce a coinvolgere il lettore fino alla fine. Mentre i primi racconti sono un po’ più statici, gli altri racconti creano nel lettore un senso di inquietudine, che rispecchia quello dei protagonisti, ma allo stesso tempo rende la lettura piacevole avvincente.
È evidente come queste storie si discostino totalmente dallo stile del Trono di Spade, ma persiste anche qui la bravura di Martin nel trattare tali tematiche e, in un certo qual modo, si assiste all’evoluzione della sua genialità.
m.elena