
Autore: César Aira
Pubblicato da Fazi - Maggio 2019
Pagine: 107 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Le strade
ISBN: 9788893252775

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La protagonista di questo libro è una bambina che ci porterà con sé in un viaggio tutto fantastico, scaturito dalla sua mente per vedere il mondo con occhi diversi. Ci racconterà due anni della sua infanzia dimostrando che anche di fronte alle sofferenze si può guarire con il potere della fantasia.
Il racconto prende il via da un episodio che per tutti noi potrebbe sembrare quasi banale: andare a prendere il gelato con il proprio padre.
È una bella giornata e il padre decide di portare la figlia ad assaggiare il gelato per la prima volta. Una scena dolce, quasi commovente, se non fosse che tutto si tramuta in tragedia. Infatti il gusto scelto dalla bambina ha qualcosa che non va e quella che doveva essere un’esperienza meravigliosa si trasforma in un incubo. Il padre infatti, spazientito da quello che sembra un capriccio, non accetta che la figlia non voglia mangiare il gelato e che addirittura lo consideri cattivo. Ma quando finalmente anche il padre si decide ad assaggiare il gelato della figlia, si rende conto che effettivamente questo, il gelato alla fragola, è cattivo, andato a male. Accecato dalla rabbia si scaraventa sul gelataio colpendolo fino alla morte.
È così che si apre questo romanzo forte e sorprendente che ha per protagonista una piccola bambina, dolce e indifesa di fronte alla vita, ma in grado di difendersi grazie al potere dell’immaginazione e della fantasia.
Approfondimento
César Aira è uno scrittore argentino che ha pubblicato un centinaio di brevi libri di storie, e una settantina di romanzi, gode in tutto il Sud America di uno straordinario prestigio e per questo «Babelia», il prestigioso inserto letterario del País, lo ha incluso nella lista dei dieci più importanti autori argentini contemporanei.
Con questo romanzo, Come diventai monaca, Aira ci porta in un viaggio ciclico che inizia e finisce con un gelato alla fragola per dimostrarci l’importanza delle piccole cose, della semplicità e dei sogni. E per ricordarci che il mondo dovrebbe essere visto di più con gli occhi di un bambino in grado di attraversare la realtà, immaginare radio che diventano vive, cieli che si colorano di rosa e cuori che si fanno trasportare dall’immaginazione.
Giulia Mattei