
Autore: Andrea Camilleri
Pubblicato da Sellerio - Febbraio 2019
Pagine: 64 - Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Il divano

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Tiresia, indovino della mitologia greca, è cieco: sulle ragioni della cecità che lo ha colpito vi sono numerose teorie.
Andrea Camilleri, giunto alla veneranda età di 90 anni, essendo divenuto anch’egli, proprio come Tiresia, cieco, decide di vestire i panni di questo personaggio mitologico: la ragione che si cela dietro questa “trasposizione da persona a personaggio” sta nelle parole, ricordate da Camilleri, di JorgeLuis Borges «Noi tutti siamo il teatro, il pubblico, gli attori, la trama, le parole che udiamo».
Questo è vero per tutti ma, credetemi, ancor di più per un cieco, da quanto non vedo più, io vedo meglio, vedo con più chiarezza. Eccolo il senso profondo dell’opera di Camilleri!

Conversazione su Tiresia, colui che in una delle sue solite passeggiate lunghe e solitarie sul Citerone, nell’osservare due serpi avviluppate tra loro prese un sasso e ne colpì una, uccidendola: avendo ucciso l’esemplare femmina, ne conseguì che venne tramutato in donna.
Se da un lato, poté godere di questo corpo, dall’altro lato, dopo un tempo piuttosto lungo, non resistette più a dover convivere con quel cervello che pensava, ragionava ed operava da Donna.
Divenuto di nuovo uomo, procreò due figli.
Da lì a poco accadde che Tiresia venne privato della vista: su tale episodio vi sono varie teorie sul perché e sulle modalità con le quali ciò avvenne, teorie che Camilleri ci racconta.
Se, però, Tiresia perse la vista, venne al contempo elargito di un dono, ovvero quello della veggenza: dono che però si rivelò essere una congiura dato che sentiva e provava i dolori e i turbamenti della gente: rari, anzi rarissimi, i momenti lieti.
Andrea Camilleri, quindi, snoda questa sua opera partendo dall’Olimpo per percorrere attraverso la letteratura italiana, e non, citando sommi letterati, il proprio essere.
Conversazione su Tiresia è un libro ben scritto, dal linguaggio semplice ma che non disdegna citazioni letterarie e tratti più articolati. Non mancano le cadenze “siciliane” dell’autore, così come non manca la sua ironia che rende facile alla lettura la sua opera, conferendogli al tempo stesso note di leggerezza e umorismo che non guastano.
L’arte dello scrivere, in maniera impeccabile, è propria di Camilleri.
Approfondimento
Non è facile vestire i panni di un personaggio, immedesimarcisi, parlare e pensare come questo: solo un grande scrittore come Andrea Camilleri ci riesce, appunto con leggerezza mista a quell’ironia che da buon siciliano non si fa mancare. Riesce impeccabilmente a compiere questa trasposizione di persona in personaggio, con lo scopo di farci comprendere come, nonostante la cecità lo abbia colpito, lo stesso riesca comunque a cogliere le sfumature della vita e a vedere meglio degli altri.
Alessandra Di Maio