
Autore: Donna Tartt
Pubblicato da Rizzoli - 1992
Pagine: 550 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Biblioteca Universale Rizzoli

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La vicenda è ambientata in un piccolo ed elitario college nel Vermont, negli Stati Uniti, e ruota intorno alle vicende di cinque ragazzi ricchi e viziati. A loro si aggiunge Richard, piccolo borghese squattrinato. Essi frequentano il corso di greco del professor Julian, affascinante esteta il quale esercita su di loro una sorta di potere spirituale. Tra alcool, sesso e droga, tutti loro si ritroveranno persi in un circolo di depravazione che porterà a inaudite violenze.

Dio di illusioni di Donna Tartt presenta una commistione di generi letterari. La storia, infatti, contiene sia i caratteri del romanzo di formazione nel quale i protagonisti affrontano un processo di conoscenza di sé e del mondo (seppur anticonvenzionale), sia quelli del thriller psicologico che compie approfondimenti sulla sfera psicologia dei personaggi e, talvolta, lascia con il fiato sospeso. La trama si svolge in un college americano esclusivo e ruota intorno alle vicende tormentate di cinque ragazzi ricchi e viziati a cui si aggiunge Richard Papen, piccolo borghese squattrinato. Essi frequentano il corso di greco del professor Julian, uomo estremamente affascinante che accetta nel suo esclusivo corso solo cinque o sei studenti l’anno e sembra vivere in una realtà ormai morta, quella degli antichi fasti degli ellenici. Egli esercita su di loro una sorta di fascino spirituale da cui sono psicologicamente dipendenti. Insieme a lui costituiscono un circolo di decadenti amanti degli antichi valori, dello spirito dionisiaco di Nietzsche che, secondo loro, sarebbe in grado di liberare gli impulsi primordiali dell’uomo così che egli possa finalmente contemplare la Bellezza e il Sublime. Alternando settimane di studio a week-end dediti ai fumi dell’alcool, della droga e all’erotismo, i discepoli di Julian si sentono onnipotenti e superiori, e nelle loro vite inizia ad affacciarsi il fantasma della violenza e della depravazione. Infatti un giorno, offuscati dai fumi di potenti allucinogeni, commettono un efferato omicidio. Ma questo è solo il primo passo verso un escalation di violenza inaudita, sia fisica che psicologica. Essi, pur di mantenere al sicuro il loro segreto, premeditano un secondo delitto. La narrazione di Richard è soggettiva e spesso poco lucida e razionale; ciò dipende per lo più dalle sostanze stupefacenti di cui fa uso ma anche dalla difficoltà a comprendere la vera natura dei suoi compagni e delle loro azioni. Richard è completamente in balia del fascino esercitato su di lui da Charles, Henry, Camilla, Bunny e Francis. Da qui il concetto principale del libro: il male che si annida in artifici e trucchi. Tartt tratta il tema del dualismo bene/male in modo estremamente interessante, mentre ambigua è la realtà in continuo ribaltamento: chi prima sembra la vittima, si rivela il carnefice e viceversa. Ciò che prima appare sublime e lirico, si trasforma in torbida scelleratezza. Le illusioni attorno alle personalità dei personaggi vengono squarciate. Lo stesso romanzo è una perpetua rivelazione.
Approfondimento
A mio parere questo libro di Donna Tartt è potenzialmente eccellente. È ricco di elementi interessanti e i personaggi sono affascinanti.Accattivante la scrittura con uno stile n che, ricordando le tragedie greche, è in sintonia con i temi affrontati. Il fatto che Dioniso, il dio delle illusioni, faccia apparire il mondo come non è, fa ammonisce il lettore a non fidarsi eccessivamente delle apparenze e delle vane parole. Il male si nasconde soprattutto in ciò che appare più bello e seducente. Tuttavia il romanzo ha un carattere lento, troppo ricco di citazioni. Il lettore potrebbe annoiarsi e trovarlo monotono poiché, a parte qualche blocco di pagine, la trama è immobile e statica. Se non fosse stato zavorrato da una mole eccessiva di pagine sarebbe forse stato ancor più apprezzato.
Noemi Zerbone