
Autore: Simone Cristicchi
- Aprile 2021
Pagine: 192 - Genere: Autobiografico, Non fiction, Psicologia / crescita personale
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9788893950893
ASIN: B091JF2T6R

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Simone Cristicchi ci accompagna in un viaggio alla ricerca della felicità autentica. Non parliamo di un’allegrezza effimera o di un’ebrezza passeggera. Quella che s’insegue in queste pagine è la gioia vera, capace di rovesciare la nostra vita donandole un senso nuovo. L’autore non si accontenta di risposte semplici o di soluzioni facili: Cristicchi insegue il Vello d’oro e, durante il cammino, non ha paura di smarrirsi.

Ma la felicità, di questo almeno sono certo, è azione, invenzione, produzione, generatrice di cambiamenti, esplosione, germoglio di bellezza dal seme che siamo.
Riuscite a rintracciare nella vostra esperienza personale un momento di vera felicità? Non cercate scorciatoie. Qui non parliamo di divertimenti o semplice allegria ma di uno stato di assoluta beatitudine. Un senso di completezza e appagamento, di pace assoluta. Di quel riuscire a sentirsi in sintonia con il mondo, con sé stessi e con chi ci sta intorno. Insomma, nulla di poi così semplice. Mentre voi continuate a pensare al momento della vostra vita in cui vi siete sentiti così, io proverò a parlarvi del percorso intrapreso da Simone Cristicchi.
La sua ricerca inizia dopo un momento di “profonda connessione con il Creato”: a partire da quello che lui stesso definisce “uno stato di Grazia, un risveglio, un’illuminazione”. Forse non è corretto parlare di momento. Nel suo caso infatti non si è trattato di un fragile attimo di felicità, un istante svanito ancor prima di esser percepito. Cristicchi ha vissuto tre giorni di apertura verso l’infinito. E tre giorni non sono poi così pochi. Non è difficile capire come, dopo aver vissuto una simile esperienza e aver constatato quanto viverla sia effettivamente possibile, non si possa far altro che continuare a cercarla. Per viverla ancora. E ancora.
Quello dell’autore di HappyNext non è un cammino caotico ma un sentiero segnato da tappe: sette parole chiave cui è affidato il compito di guidarci. Attenzione, lentezza, umiltà, memoria, cambiamento, talento, noi. Afferrando il vero significato di questi termini è possibile sperimentare esperienze forse dimenticate. Perché se ci pensiamo quasi tutto nella nostra vita si scaglia contro quelle sette parole. Siamo spinti a spostare continuamente la nostra attenzione da un’azione all’altra: mentre guardiamo un film, con un occhio scorriamo la home di Instagram e con la mente pensiamo a come organizzare la mattina successiva. Così quella che crediamo attenzione, e ampollosamente chiamiamo multitasking, non è che il sintomo del nostro non riuscire ad essere vigili e presenti. Fermi nel qui e ora. Ma ciò che viviamo, il presente, è proprio questo: il qui e ora. Quando perdiamo queste coordinate, senza afferrarle… è la vita stessa che stiamo lasciando scorrere via.
Il binomio “lentezza e umiltà” sembra esser stato quasi ostracizzato dalla società contemporanea. Non facciamo che correre per cercare di arrivare primi in una gara senza traguardo. Costantemente in competizione con tutti. Sempre pronti a gloriarci per le nostre vittorie. Ed è così che abbiamo perso il senso del noi ma, paradossalmente, anche quello del talento. Perché “talento” non vuol dire dar prova dal primo vagito di essere un Pavarotti o una Amy Winehouse. Il talento “è ciò per cui siamo portati, la nostra vocazione, un’abilità innata che ci permette di dare alla luce noi stessi”. Tutti ne abbiamo almeno uno. Ma non sempre si mostra spontaneamente o precocemente. In molti casi va cercato, stanato dal suo rifugio. E questo significa non arrendersi e non perdere la speranza davanti ai primi ostacoli. Non scoraggiarsi davanti al compagno di classe che ottiene voti più alti dei nostri. Non buttarsi giù difronte alla promozione ottenuta dal collega. Ma continuare la ricerca. Fino a che non avremo scoperto la nostra vera natura: il nostro dono inaspettato.
Ogni passo di questo cammino ci aiuta a guardare il mondo da un’angolatura diversa. A guardare noi stessi con uno sguardo libero da incrostazioni. Alla fine del tragitto, non ci troverete in cima ad una montagna in uno strato di esaltazione. Ma forse ci vedrete più consapevoli e meno propensi a farci distrarre dal nostro obbiettivo più vero: essere felici.
Approfondimento
Cristicchi ha riservato la seconda parte di HappyNext ad una serie di conversazioni con poeti, sacerdoti, filosofi, monaci e registi. Inevitabilmente, ha domandato a ognuno in cosa consista la felicità. Ogni intervista contiene aneddoti, riflessioni ed esperienze di vita reale. Uomini e donne diversi ci raccontano cosa abbia modificato le loro esistenze rendendole più belle. A volte tutto ha avuto inizio da un’esperienza dolorosa, altre da un’intuizione improvvisa. In tutti i casi si tratta di persone che hanno scelto di non accontentarsi. Di vivere la vita in modo pieno, arricchendola di un significato. Uomini e donne che non hanno avuto paura di rischiare, lanciandosi senza rete di protezione. Perché una vita felice vale ogni azzardo.