Autore: Suzanne Collins
Pubblicato da Mondadori - 2013
Pagine: 376 - Genere: Fantasy
Formato disponibile: Brossura
Collana: Oscar Bestsellers
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✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Si apre il secondo capitolo di Hunger Games, la serie che sta conquistando il mondo! Katniss sarà costretta a tornare nell'arena, ma stavolta le cose cambieranno...
Le trombe squillano, l’arena si chiude. Gli Hunger Games hanno un vincitore… di troppo. Capitol City non ignorerà la sfida lanciata dalla ragazza in fiamme quando ha deciso che avrebbe salvato Peeta a ogni costo, il calore del suo carattere potrebbe scogliere i delicati equilibri che tengono in giogo i distretti. Katiniss e gli altri sopravvissuti cercano di andare avanti dopo quello che hanno vissuto, forse con l’andare del tempo sembrerà che non sia mai successo, incubi a parte. Ma quando la normalità sembra ristabilita, l’ombra bianca del presidente Snow la raggiunge cercando di strapparle il cuore: «Convinca me» con questa frase la guerra ha inizio. Se la Ghiandaia imitatrice dovesse fallire, il presidente ucciderà tutte le persone che ama: Prim, Gale, Peeta. Ma in realtà Capitol City non ha mai voluto concederle un’opportunità, chi ha sbagliato deve morire in diretta nazionale, non si possono correre rischi. I giochi della memoria hanno inizio, i tributi sopravvissuti torneranno nell’arena.
Con la seconda parte della saga di Suzanne Collins, La ragazza di fuoco, si entra nel vivo dell’azione. Ho trovato bellissimi i temi trattati in questo capitolo. Katniss sarà costretta a rivivere a fondo le proprie paure, con la certezza che stavolta morirà pur di salvare Peeta. Eppure la sua vita inizia a non essere più soltanto sua. Sfidando il presidente Snow all’ultima edizione dei giochi è diventata l’emblema della ribellione, la Ghiandaia Imitatrice. Chi è contro Capitol City non può permettere che muoia. Saranno i tribuni stessi a cercare di proteggerla invece che ucciderla. Tuttavia la vita si ripaga con una vita, quella della persona che ti sta più a cuore. È strabiliante come ogni idea si leghi perfettamente alla successiva in un meccanismo preciso come quello di un orologio.
Pagina dopo pagina la narrazione procede allo stesso ritmo del libro precedente, non si trovano punti morti. Il tempismo è perfetto, qualunque cosa la scopriamo insieme a Katiniss come se fossimo con lei nell’arena. Leggendo Hunger games mi sentivo in trappola, braccato. Per tutta la durata del libro la logica è a portata di mano ma invisibile. Cosa c’è dietro all’improvviso interesse dei tributi, perché determinate scelte che possono costare la vita vengono giocate comunque? Leggete Hunger Games, uno dei pochi libri dove il non scritto ha la stessa valenza delle parole… e ricordate che l’arena non perdona nessuno, neppure voi. Scegliete con cura i vostri alleati.
Se ve la siete persa ecco la nostra recensione di Hunger Games (Libro Primo).