
Autore: Nathan Larson
Pubblicato da Fanucci - Maggio 2013
Pagine: 278 - Genere: Thriller, Fantascienza
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Chrono

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Seguire il Sistema, solo così sarà possibile portare a termine la missione e tornare alle sicure e confortanti mura della biblioteca che è diventata la sua casa. Tra le macerie dei fabbricati, le infezioni e i virus che an-cora sono in agguato dopo il “14 febbraio”, il “Sistema” è l’unico punto fermo al quale Decimal Dewei può appoggiarsi. Il caos regna in una New York che cerca di risollevarsi tra eterni cantieri e corruzione dilagante.

A causa del quattordici febbraio, tutte le informazioni scritte disponibili, su qualsiasi argomento, sono incomplete, un portale nell’era conosciuta semplicemente come “Prima”.
Tutto è cambiato dopo il giorno di San Valentino, diversi ceppi di virus hanno portato una pandemia mortale che ha provocato migliaia di morti, l’attacco è stato accompagnato da esplosioni devastanti che hanno raso al suolo l’intera citta di New York. Tra inganni pestaggi e indagini si svolge la trama de Il bibliotecario di New York in uno scenario post-apocalittico, dove Decimal rischierà di morire diverse volte, ma la sua vita è legata a un mistero: tutti gli avvenimenti passati della sua vita sono come scomparsi, persino il suo nome è stato cancellato dalla memoria.
Ancora una volta è un incubo a strappare Decimal al sonno, ed è invece il procuratore Rosenblatt a tirarlo fuori dalla sua amata biblioteca per l’ennesima missione e a gettarlo nel caos del mondo esterno col suo odore nauseabondo di plastica bruciata e immondizia. Come sempre, quando c’è un lavoro sporco da eseguire, è a lui che si affida. Affrontare la città con la possibilità di essere infettati da uno qualsiasi degli agenti patogeni che ancora sono dispersi nell’aria. Affidarsi al “Sistema” metrico decimale, da cui deriva anche il suo nuovo nome, alle sue preziose pillole e all’indispensabile Purell, un modo di vivere compulsivo, quasi paranoico, ma che lo aiuta ad affrontare la sua esistenza priva di ricordi: sa di essere stato un soldato, di avere combattuto in guerra, ma del suo passato non conserva altro che frammenti, che puntualmente gli si presentano in sogno. La sua missione è quella di eliminare Yakiv Shapsko un esponente di spicco della comunità ucraina. Dewei però ha un suo modo di svolgere il lavoro. La sua etica morale vuole che sia assolutamente sicuro che la persona che dovrà uccidere meriti la sorte che dovrà affrontare. Questa sua attitudine lo farà deviare e rinviare il più possibile dal portare a termine il suo ingaggio. Fatale sarà l’incontro con la moglie del suo obiettivo, Iveta, una donna tanto bella quanto pericolosa e inaffidabile che gli causerà danni e sofferenze.
Il bibliotecario di New York racconta, attraverso un discorso diretto col lettore, la vita di un uomo che ha perso tutto, persino i ricordi, che vive con una vaga sensazione di un’esistenza rubata, forse modificata, finanche il suo nome è andato perduto dalla memoria. I suoi unici punti fermi sono i libri e il progetto di ordinare l’archivio e quel gran numero di preziosi volumi, la compulsione per la disinfezione e la pulizia e una chiave, che porta sempre con sé.
Approfondimento
La caratterizzazione del protagonista de Il bibliotecario di New York non mi ha convinta molto, sembra un po’ troppo forzata. Nonostante, in previsione di un seguito della saga, molti punti restano sospesi non ha suscitato in me il desiderio di saperne di più.
Le azioni e i dialoghi sono carichi di quel “machismo” tipico dei polizieschi americani e l’unico personaggio femminile risulta subdolo e manipolatore già dalle prime battute. Mi sento di sconsigliarlo se si cerca una lettura intrigante e coinvolgente, è adatto invece per quei momenti di relax che richiedono meno concentrazione, ad esempio sotto l’ombrellone.
Olga Abbate