
Autore: Bernard Malamud
Pubblicato da Minimum Fax - Maggio 2017
Pagine: 325 - Genere: Narrativa, Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Minimum classics
ISBN: 9788875218300
ASIN: B00GS1UDIY

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Pubblicato nel 1957, Il commesso è considerato il capolavoro di Bernard Malamud. Racconta la storia di Morris Bober, un commerciante ebreo di Manhattan, e di Frank Alpine, un giovane ladro italiano in cerca di redenzione. Frank inizia a lavorare nel negozio di Morris, ma è l’amore per sua figlia Helen a trattenerlo. Tra difficoltà economiche, segreti e sentimenti contrastanti, le loro vite si intrecciano profondamente. Con uno stile limpido e ironico, Malamud crea un romanzo sospeso tra il tragico e il comico.

Sgobbava per ore e ore, era l’onestà fatta persona – non poteva proprio sfuggirle, era la sua palla al piede; sarebbe scoppiato se avesse imbrogliato qualcuno; eppure, si fidava degli imbroglioni – non invidiava nulla a nessuno e diventava sempre più povero. Più sgobbava – la sua fatica era un’immagine del tempo che divora sé stesso – meno sembrava possedere. Era Morris Bober e non poteva avere una sorte migliore. Con un nome così, il senso della proprietà ti era negato, come se il non possedere ce l’avessi nel sangue, nel destino.
Il romanzo Il commesso è un capolavoro trascinante e melanconico capace di catturare già dalle prime pagine lasciando una sensazione di profondo incompiuto.
Inizialmente si pensa che il commesso sia Morris, ma in realtà egli è solamente il negoziante, perché il commesso ancora deve arrivare, capovolgendo l’intera narrazione iniziale lenta e smorta verso una conoscenza sempre più intima dell’animo umano. Morris è un ebreo emigrato in America dalla Russia e come la maggior parte dei suoi compatrioti abita in una zona che è quasi un ghetto dove tutti si conoscono e si rifiutano, ha un negozio di alimentari che nel tempo si è impoverito davanti alla modernità e soprattutto alla fortuna dei negozianti accanto. Morris ha anche una famiglia composta da Ida la moglie e da Helen la figlia, il figlio invece è morto anni addietro e questa tragedia ha mutato il comportamento dell’anziano negoziante ingrigendone la quotidianità.
La vita di Morris è uguale, ripetitiva, triste e monotona, Ida ha il desiderio di vendere il negozio, Morris invece non vuole, è incattivito dal rancore che riserva ai suoi vicini negozianti che pian piano gli bruciano il terreno nonché il futuro. Helen è costretta a lasciare gli studi per l’Università ed iniziare un impiego come segretaria, i soldi sono pochi e lei si trova ad avere il compito di sostenere la sua famiglia.
I primi capitoli sono essenzialmente descrittivi di un mondo opprimente e decadente, ma l’arrivo imprevisto di Frank, un misterioso vagabondo, in seguito ad una rapina cambia improvvisamente conferendo calore e attrazione al seguito ed è da qui che si assapora il capolavoro.
Frank giaceva nel letto con la testa sotto le coperte e cercava di soffocare i pensieri che sfuggivano invece al suo controllo e mandavano un cattivo odore. Più cercava di soffocarli più puzzavano. Sentiva nel letto odore di pattume e non poteva uscirne. Non poteva perché era lui stesso il fetore: quella puzza ce l’aveva dentro il suo naso rotto. Il cattivo odore che uno ha sono le azioni che ha commesso. Incapace di sopportarlo, buttò via le coperte e fece uno sforzo per vestirsi ma non ci riuscì. La vista dei suoi piedi nudi lo disgustò profondamente. Aveva una voglia tremenda di fumare ma non aveva il coraggio di accendere una sigaretta per timore di vedersi le mani. Chiuse gli occhi e accese un fiammifero. Il fiammifero gli bruciò il naso. Mise il piede nudo sul fiammifero acceso e saltellò per il dolore.
Frank è tormentato dai rimorsi, perché è stato lui nascosto da una cuffia ad aggredire Morris nel suo negozio, lo stesso Frank che ha deciso poi di aiutarlo senza confessare l’accaduto. E così il fortuito aiuto di Frank risolleva le sorti del negozio, anche se la fortuna girava per l’inoperosità del negozio accanto il cui droghiere era ammalato. Ad ogni modo i mesi passano e Frank incassa dollari e qualcuno decide di intascarselo, di rubarlo. La presenza di Helen rende le giornate di Frank sempre più preziose e fra i due cresce curiosità ed interesse reciproco, condividono le letture e l’amore per la natura, ma soprattutto sono poveri entrambi e questo permette ad Helen di sentirsi a suo agio come con nessun’altro dei suoi coetanei arricchiti e acculturati.
Ida però non vede bene il rapporto fra i due, lei dopotutto continua a non fidarsi di Frank e lui nel suo cuore si sente sempre incapace di raggiungere la meraviglia di Helen, la sua colpa è pesante, tragica e inscalfibile. Fra i due protagonisti però l’amore si sviluppa, un amore difficile e tortuoso, un amore che fa male, violento e anche impossibile, Frank rinuncia alla sua vita e raccoglie speranza lavorando, cercando di arrivare ad Helen proponendole il suo aiuto per studiare al college, ma lei è schiva e spaventata.
Gli eventi precipitano e Morris muore, prima però Frank confessa il suo crimine e Morris lo allontana. Helen rischia di essere violentata dal pazzo ubriaco Minogue, ma Frank la salva, anche se preso dalla passione farà altrettanto.
Fra i due il rapporto si interromperà bruscamente per poi riprendere pian piano con il tempo e la delicatezza, un amore però spezzato.
Approfondimento
Il commesso diventa con Malmud uno status invalidante, non appena uno dei personaggi abbandonava la propria vita per dedicarsi al negozio si intristiva, incupiva e impoveriva. Sia Morris che Frank faranno più o meno la stessa fine, entrambi mossi da creatività e desiderio di rivalsa finiranno per spegnere le proprie cartucce attorno alla pochezza del negozio, alle difficoltà che avanzano e alla sfortuna. E come Morris anche Karp perderà il proprio negozio rendendo lo status sempre più malaugurante.
La fissità di una quotidianità senza svago, illuminata solo dal registratore di cassa e dalla cupa lampada appesa al soffitto, il vecchiume e la sporcizia, il freddo e l’ottusità dei paesanti. Ida ed Helen vivono come spettatrici in una esperienza che non sono capaci di scrollarsi di dosso annichilite dalla speranza e da un futuro che non arriva.
Eppure, nonostante tutta questa angoscia il romanzo è estremamente voluttuoso e affascinante, fin troppo realistico, ma pur sempre vero, in cui la popolazione ebraica ne esce ancora una volta sconnessa con la modernità, allontanata e odiata.
Una lettura che non può assolutamente mancare.
Nausicaa Baldasso