
Autore: Giuseppe Culicchia
Pubblicato da Mondadori - Marzo 2019
Pagine: 218 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
“Stamattina papà la tua morte è tra le notizie di Facebook”
Queste le prime parole del nuovo romanzo di Giuseppe Culicchia. Poche parole che già dicono che abbiamo a che fare con la morte di qualcuno di famoso, ma, soprattutto, abbiamo a che fare con un rapporto padre figlio non usuale, caratterizzato da una non presenza.
Questo è un romanzo che parla di un’indagine personale, di una riscoperta per arrivare, forse, a una sorta di redenzione o giustificazione. È una ricerca sul perché dei fatti, una ricerca per colmare le lacune del passato remoto, ma anche di quello appena trascorso.

La morte improvvisa del padre costringe Giulio, fotografo trentenne, a raggiungere Berlino. Solo lui, perché la madre è in Vietnam, e comunque i genitori sono divorziati e il fratello non parla con il padre da quando quest’ultimo se ne è andato, abbandonandoli. Giulio si dovrà occupare di tutto, dalla parte burocratica a quella pratica e, nell’appartamento berlinese del padre, troverà libri, lettere e file che metteranno alla luce alcuni tasselli mancanti del passato e del presente appena trascorso del genitore.
Sullo sfondo Berlino, città dove il padre si era trasferito in quanto nominato direttore delle Filarmonica e, soprattutto, l’ossessione del genitore per la Nona Sinfonia diretta da Furtwängler nel 1942, in occasione del compleanno di Hitler.
Il cuore e la tenebra è un lungo dialogo tra padre e figlio; tra gli scritti di un padre e i pensieri di un figlio. È l’aggiustamento di ricordi lontani che solo il ritrovamento delle parti mancanti può fare. È la ricerca di una risposta, sul perché quel padre abbia abbandonato moglie e figli piccoli parecchi anni fa.
Solo chi è parte di una coppia sa che cosa si cela dietro le apparenze di ogni rapporto. E io? Io ho capito? Certo che no. Ma forse la domanda che conta è un’altra. Perché in fondo non si tratta di capire, ma di perdonare. Ecco: ti ho perdonato, io?
Questa ricerca porta Giulio a scoprire un’immagine diversa del padre. Un padre in crisi, un padre che ha sofferto per il proprio fallimento e che ha cercato per tutta la vita un modo per ricostruirsi, per rinascere dalla ceneri, magari solo per giustificare un proprio errore. Lo porta a chiedersi il perché dell’ossessione del padre per la storia del Terzo Reich, di Hitler e dell’ideologia nazista. Il tutto in bilico su quell’esile filo che divide il Bene dal Male o del punto di rottura che tutti noi abbiamo.
Il mio fallimento è diverso dal perdere una guerra e veder crollare il proprio mondo. Il mio fallimento è perdere la guerra e veder crollare il mio mondo ogni giorno. Ogni giorno. Ogni giorno. Ogni giorno. Non c’è una sola fine.
I piani si confondono, la rottura con la famiglia e la rottura con la Filarmonica; il fallimento di Hitler e il fallimento come padre. Ma su tutto emerge un viaggio nei ricordi dell’infanzia e il disperato tentativo di cercare di capire il perché di un’assenza dolorosa e sempre presente. Un’assenza che ha compromesso e inciso ognuno dei componenti della famiglia, anche se ognuno ha reagito poi in modo differente.
Non ho alcun ricordo di quando stavate ancora insieme. Di quando eravamo una famiglia. Noi. Noi quattro.
Il cuore e la tenebra è un romanzo molto intimo, sottolineato da una prima persona che pone a se stesso, al padre, ma forse anche a tutti noi, alcune domande. Parla di distacco, di dolore della separazione, e di quanto sia complicato combattere con i propri sensi di colpa e con i propri errori, con quelle scelte che si trascinano dietro conseguenze disastrose e irrimediabili. In fondo ci dice anche che non sempre tutto è come sembra, che le versioni possono essere diverse a seconda di chi ne è il narratore. E che alla fine sono sempre i vincitori a scrivere la storia.
Approfondimento
Giuseppe Culicchia scrive un romanzo in cui la Storia incontra la finzione. In cui la realtà di oggi, che irrompe nella narrazione con i messaggi Whatsapp o con lo scorrimento annoiato delle notizie di Facebook si interseca con la ricerca di un passato in cui Internet non c’era. Il cuore e la tenebra parla di morte, quella del padre, quella del nonno “in cielo che ci aspetta”, quelladi un amore. Ma un romanzo che parla anche dell’amore di un padre per i propri figli e della disperata ricerca di recuperare ciò che la vita ha perso per strada; o ciò che una scelta sbagliata ha fatto uscire dai binari.
Monia Merli