
Autore: Marco Lodoli
Pubblicato da Einaudi - Ottobre 2016
Pagine: 100 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: I coralli

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Damiano, dieci anni, cade nel Tevere. Alessandro, suo padre, resta immobile sulla riva a guardarla affogare. Sarà uno sconosciuto incurante del pericolo a gettarsi in acqua per salvare il bambino. Inizia così un lungo viaggio alla ricerca dello sconosciuto che ha salvato la vita a Damiano.

Da quando i suoi genitori si sono separati, la domenica è diventata il giorno in cui Damiano sta con suo padre Alessandro. La giornata di solito trascorre lentamente, senza entusiasmo, al circolo dove Alessandro porta suo figlio a giocare a tennis. Per il bambino la domenica è il giorno più noioso della settimana. Quella domenica, però, Alessandro porta Damiano a fare un giro per Roma, ed è così che succede la tragedia: Damiano cammina svogliatamente sul ciglio di un ponte sopra il Tevere, quando si sporge per guardare le anatre e improvvisamente scivola e cade in acqua.
Alessandro, paralizzato dal terrore, non riesce a muoversi e rimane inerte a fissare le acque torbide del fiume dove suo figlio è sparito. È un uomo sconosciuto a tuffarsi nel Tevere e a riportare a galla Damiano ancora in vita.
Subito dopo, l’uomo scompare e Alessandro, come ha sempre fatto per tutte le cose brutte della vita, vorrebbe subito cancellare l’accaduto e fingere che non sia successo nulla. Damiano, tuttavia, non ne vuole sapere di lasciar perdere: l’uomo che gli ha salvato la vita, mentre suo padre era fermo a lasciarlo morire, va ringraziato.
Alessandro capisce che non ha altra scelta, deve intraprendere questa ricerca per suo figlio ma soprattutto per se stesso. È così che ha inizio il viaggio di padre e figlio, un viaggio che durerà un’intera notte e porterà Alessandro ad affrontare le situazioni più impensate: si troverà in una festa di ricchi bambini mai cresciuti, a uno spettacolo di circo notturno… fino al sorgere del sole, quando il viaggio lo riporterà sulla sponda del fiume, dove tutto è iniziato.
Il fiume è un romanzo di formazione, il racconto di un viaggio che cambia la vita del protagonista, lo costringe a fare i conti con se stesso e con il suo modo di vivere. Alessandro, infatti, ha sempre vissuto in sordina, quasi apaticamente, facendosi scivolare tutto addosso, cercando di rimuovere gli eventi negativi attraverso un continuo ripetere a se stesso e agli altri Tutto bene, come a convincersi che sia così. Durante il viaggio notturno, invece, Alessandro è obbligato a riflettere, a cambiare e ad affrontare ciò che la vita gli mette davanti in modo attivo e mai scontato, a capire che non sempre va tutto bene. Solo così Alessandro potrà ritrovarsi e recuperare la fiducia e il rapporto con Damiano, ormai perso da tempo.
Approfondimento
Il fiume è un testo è molto breve e si legge velocemente, tuttavia il libro a mio parere non riesce a catturare l’attenzione del lettore. Nonostante la trama fosse promettente, manca il pathos che ci si aspetterebbe, alcuni passi del libro sono anche un po’ paradossali, le situazioni cui Alessandro si imbatte sono irreali, tanto che viene da pensare che possa trattarsi di un sogno e non della realtà che il protagonista sta vivendo. Nonostante ciò, si arriva alla fine del libro senza che venga spiegato se è accaduto tutto realmente, lasciando così il lettore libero di interpretare il racconto.
Senza dubbio interessante il tema del libro: il viaggio alla ricerca di se stessi, la rinascita del protagonista che comprende la necessità di affrontare la vita in modo attivo, senza lasciarsi trasportare dagli eventi.
Alice