
Autore: Michela Murgia
Pubblicato da Einaudi - Gennaio 2020
Pagine: 161 - Genere: Biografico, Autobiografico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Super ET
ISBN: 9788806230951
ASIN: B01MZDRORS

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“Ho aperto la porta del piano terra e mi ha assalito, dal secondo piano, un suono assimilabile a un martello pneumatico dentro una scatola di latta. Deh, oggi non si telefona, ho pensato. Perchè con i muratori di fianco, chi mai mi sentirà? Non erano i muratori. Era il Kirby.”

Ho scoperto come le telefoniste cercano di sopravvivere in questa giungla, sviluppando forme distorte di solidarietà di gruppo. Oggi ho preso un numero sconcertante di appuntamenti, piazzando dodici trappole per casalinghe a diverse ore del giorno, sempre grazie al decantato buono omaggio. Quella accanto a me invece arrancava, guardandomi con aria sconfitta. L’incubo dell’etichetta di perdente prendeva consistenza negli occhi di questa ragazza nel loculo accanto…
Il primo romanzo scritto da Michela Murgia narra con ferocia e una sferzante ironia il mondo del lavoro precario, sviscerando tutti i più crudi retroscena. Il mondo deve sapere nasce dalla trasposizione letteraria del blog personale di Michela, che aprì proprio in quel periodo per far conoscere a tutti a che cosa erano sottoposti i poveri dipendenti che si trovavano ad accettare quel tipo di lavoro.
Attraverso il suo alter ego, incarnato dalla protagonista Camilla, l’autrice sarda palesa il mobbing, i ricatti psicologici e i soprusi che ha dovuto subire durante il suo lavoro durato trenta giorni in un call center di Cagliari, in cui lei stessa è stata una telefonista precaria.
Il mondo deve sapere è un bruciante grido di denuncia che deve fungere da monito per tutti coloro che sono alla ricerca di un lavoro. Camilla, nel romanzo sembra essere l’unica a ribellarsi infatti decide di licenziarsi e porre fine a questo scempio
Approfondimento
Come reagisce la gente alla chiamata standard? Nei modi più disparati e, spesso, disperati. Tutto si gioca nei primi dieci secondi della telefonata. è in quel brevissimo lasso di tempo che la casalinga decide se puoi continuare a turlupinarla o no.
Ho amato tantissimo questo romanzo che mi ha fatto ridere e al contempo riflettere sulle condizioni agghiaccianti in cui sono costretti a lavorare alcuni giovani precari. Questa storia fa addentrare il lettore nel sistema di vendita “piramidale”, che sfrutta e lucra sui neoassunti. Fa effetto perché la racconta una penna impietosa, ironica e acuta, ma feroce.
Uno degli eventi più crudi è stato quando Camilla ha dovuto assistere al crollo emotivo di un collega dopo il suo licenziamento. L’uomo è disperato al punto tale da sentirsi svuotato e privato di ogni cosa perfino della propria dignità La Murgia lo racconta con forza, buca la pagina, ma si lascia trasportare soprattutto dall’indignazione; tanto da ammonire una nuova arrivata dicendole di non permettere a nessuno di sminuire il suo essere. Questo ammonimento può essere esteso a ciascuno di noi visto che ogni uomo è unico e speciale, e nessun’altro può sminuire le proprie potenzialità.
Francesca Votino