Autore: Roxanne St. Claire
Pubblicato da Fabbri - Novembre 2015
Pagine: 349 - Genere: Young Adult, Thriller
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Narrativa
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Ogni ragazza sogna di essere considerata la più carina della scuola, di essere invitata a tutte le feste e cor-teggiata dai maschi più ambiti: alla Vienna High ogni anno per dieci studentesse il sogno si avvera. Acquisire popolarità può cambiare la vita. Anche troppo.
La protagonista de Il potere della lista è Kenzie, una sedicenne un po’ sfigatella: non è una bellezza ed è la classica secchiona che segue corsi integrativi, fa la tutor per le matricole e sogna una borsa di studio per gli studi classici alla Columbia. Ha una situazione familiare complessa in quanto i suoi genitori stanno per divorziare, sconvolti dalla morte del fratello Connor avvenuta due anni prima per un incidente sul lavoro. La sua passione è il latino e vorrebbe partecipare ai campionati statali che si tengono a Philadelphia ma la madre, apprensiva ed iperprotettiva, glielo vieta.
Il potere della lista si apre quindi con l’uscita di scena di Kenzie che sbatte la porta di casa furibonda e decide di farsi un giro in macchina per sfogarsi; piove intensamente e quando pensa di rallentare si accorge che i freni non rispondono. L’avvicinamento di un pick up nero all’incrocio successivo fa pensare al peggio, ma per fortuna Kenzie si ritrova illesa grazie alle cinture di sicurezza. Non ha ancor avuto il tempo di riprendersi dallo shock quando si accorge che il suo cellulare non smette di squillare e non è la madre, con cui vorrebbe subito far pace, ma sono i suoi compagni di scuola: Kenzie è in quinta posizione! Ogni anno infatti alla Vienna High viene stilata una Lista delle dieci ragazze più carine dell’istituto e, cosa incomprensibile ai più e alla stessa Kenzie, questa volta compare anche il suo nome. Tra tutti i messaggi ricevuti però ce n’è uno strano, inviato da un numero sconosciuto non rintracciabile su internet, scritto in latino: “Caveat viator, Quinte”, ovvero “Attenta al viaggio, Quinta”. Peccato che al momento di mostrarlo alla sua migliore amica Molly, l’SMS sia sparito.
Kenzie inizia subito a essere considerata in modo diverso dagli altri, viene invitata ad alcune feste e avvicinata dal bello della scuola, Josh Collier. Meno positivo sembra l’interesse di Levi Sterling, un bad boy con precedenti penali con alle spalle un soggiorno in riformatorio, ma pare aver solo bisogno di ripetizioni.
L’entusiasmo per la “nuova vita” viene smorzato dal verificarsi di strani incidenti, di cui rimangono vittima alcune ragazze della classifica. Cominciano a circolare voci su una possibile maledizione: dietro questa Lista c’è forse qualcosa di più della popolarità?
“Exitus acta probat”. Il suo latino è talmente perfetto che sembra essere la sua lingua madre. E io so bene come tradurre quel messaggio: il fine giustifica i mezzi. “A volte è così” concordo. “Non a volte” ribatte lui “Sempre”.
Il potere della lista è un potenziale buon thriller rovinato però dalla banalità di un new adult. La trama è interessante, anche se sviluppata frettolosamente nella seconda parte del romanzo. Peccato per i momenti di massima tensione che vengono spesso guastati, ad esempio, da una banale litigata tra adolescenti.
È un libro che non consiglierei a un lettore adulto perché, per quanto qualche appassionato di thriller lo possa apprezzare, troverebbe di meglio in circolazione. È sostanzialmente adatto a un pubblico giovane, in quanto si inserisce perfettamente nella schiera di romanzi definiti young adult, che ormai hanno invaso le librerie. De Il potere della lista dicono che sia un incrocio tra Pretty Little Liars e Scream, e in parte è vero: ma questo non lo rende speciale.
Approfondimento
Roxanne St. Claire è autrice di oltre trenta romanzi rosa e thriller per adulti e ragazzi. Il potere della lista è il primo che leggo e trovo che aver unito la componente rosa a quella thriller abbia creato un ibrido insignificante. Molti elementi suonano come già letti, già sentiti, come quello dell’adolescente tormentata con un passato segnato da un evento negativo, e i dialoghi sono banali. Inoltre il susseguirsi degli eventi è troppo rapido: da un romanzo che abbia anche le caratteristiche di un thriller mi aspetto che gli elementi dell’intreccio vengano svelati gradualmente, non tutti insieme. Questo toglie il gusto della scoperta.
Anche il finale non è pienamente soddisfacente e un po’ inverosimile. Contiene i presupposti per un seguito ma, relativamente alla vicenda attuale, non risponde a parecchie domande che sicuramente il lettore si pone: un conto è il lasciare un “finale aperto”, un conto concludere in modo frettoloso e approssimativo.