
Autore: Luigi De Pascalis
Pubblicato da Newton Compton - Gennaio 2019
Pagine: 376 - Genere: Thriller storico
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: Nuova Narrativa Newton

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“Mi chiamo Michelangelo Merisi, ma alcuni mi conoscono come Caravaggio perché sono cresciuto in quel marchesato. Quattro anni fa, a Roma, ho ucciso in duello un uomo e sono stato condannato alla decapitazione. Quelle tre tele sono il pagamento concordato con sua santità per la grazia.”
Così si presenta un malconcio Caravaggio al giovane pescatore che lo recupera sulla spiaggia della Feniglia, dove è sfuggito agli inseguitori che lo cercano per ucciderlo. Siamo nel 1610 e così il noto pittore si presenta anche a noi lettori: introducendo la sua arte che dovrebbe garantirgli la salvezza, ma anche facendoci intravedere il suo carattere irruento e la sua fama di personaggio maledetto che da sempre lo distingue.

Il sigillo di Caravaggio, in cui la storia artistica di Caravaggio inizia a Roma dove lavora a bottega di un noto pittore e dove inizia a esercitarsi copiando opere di altri artisti. Così si imbatte nelle tavole di un pittore nordico Hieronymus Bosch, non sapendo quanto questo cambierà la sua vita. Pare, infatti, che in quelle tavole sia nascosta la chiave d’accesso a un segreto alchemico per la trasmutazione dell’oro.
Sì, ma l’aspetto che mi interessa di Bosch è che usava le immagini come se fossero parole. Costruiva un testo, magari un proverbio, attraverso figure in sé incongrue, capisci? Per cui ogni suo dipinto è un mistero da decifrare.
Questo sarà solo uno dei motivi della fuga di Caravaggio, perché nel suo percorso si troverà artefice di due omicidi, l’ultimo dei quali lo porterà alla condanna alla pena capitale. Michelangelo Merisi è in fuga e dietro di lui sono in molti ad avere un motivo per volerlo trovare e per volerlo morto. Ma c’è anche chi agli ordini di Costanza Colonna, protettrice dell’artista, lo cerca per salvarlo.
Il Sigillo di Caravaggio è un romanzo che interseca storia con fantasia, personaggi realmente vissuti con personaggi di pura invenzione. È un thriller, ma anche un romanzo di cappa e spada, dove i protagonisti si sfidano a duello e dove le giovani donne vengono rapite o rese schiave. È un romanzo con molta azione e movimento, ma dove anche l’amore riesce a trovare spazio: quello tra Cecco il pescatore e la bella Lisa, ma soprattutto quello tra Costanza Colonna e Vassalli. È un romanzo dove si trovano donne forti (la figura di Costanza emerge su tutti, pur avendo una parte quasi più marginale, almeno nella pura azione. È madre e comandante, amante ma anche parte attiva nelle indagini). È un romanzo dove i cattivi sono veramente cattivi e dove i buoni un po’ cattivi lo sono comunque, dove la vita ha davvero poco valore, dove ci si può ammazzare per denaro, ma anche per mantenere un segreto o farselo confessare. È un romanzo dove, tra le storie d’amore, trova spazio anche l’omosessualità. Queste le parole del garzone Cecco:
Non la chiamerei dedizione, signora: da parte mia si è trattato d’amore. Non so dirvi com’è cominciato; so dirvi che è stato un sentimento che abbracciava ogni aspetto della vita. Michelangelo mi ha raccolto per strada che avevo dodici anni e mi ha fatto accettare e amare ogni idea balzana che ha avuto, ogni pennellata vertiginosa che ha dato sulla tela; perfino ogni donna che ha baciato, Perché ognuna, anche la più puttana, era in grado di dargli quello che io non potevo dare.
Caravaggio viene dipinto come ciò che è stato: una figura sfaccettata, assolutamente non perfetta, anzi con un carattere irruento e preda dell’ira, ma forse per questo più affascinante e, leggendo, si finisce per affezionarvisi un poco. Intorno a lui la sua arte, come una sorta di paesaggio sullo sfondo della narrazione.
Il sigillo di Caravaggio è un romanzo costruito su diversi piani temporali. Il presente: la fuga e la ricerca del fuggiasco. Ma anche i ricordi del pittore che ci conducono dal passato fino al luogo del suo nascondiglio, o a quelli di Costanza, che ci fanno vedere quel passato, o parte di esso, da un diverso punto di vista. È una sorta di romanzo corale, dove gli sguardi, i pensieri, e i percorsi stessi dei vari protagonisti divento strade che conducono il lettore all’inseguimento del Caravaggio.
Approfondimento
Luigi De Pascalis è bravo a intersecare le storie dei vari personaggi, a coinvolgere il lettore dosando i vari componenti del romanzo nel modo giusto, senza dare troppo (o poco) spazio ad alcun ingrediente. Ne esce un romanzo equilibrato, forse troppo. Perché forse la “pecca” di questo thriller storico è che non si possa definire tale o non solo tale; oltre al fatto che, a mio avviso, compaiono alcune divagazioni e lungaggini che rendono il romanzo, a tratti, noioso.
Molto bello il fatto di rendere la pittura così protagonista, del resto parlando di Caravaggio avrebbe potuto essere altrimenti?
Una pittura non è mai solo una pittura, nonno, dovreste saperlo! Dentro ci sono imprigionate le anime dei diavoli e dei santi, come se fossero in uno specchio magico. Se quello si rompe, escono fuori e se ne vanno in giro per il mondo.
E in questo romanzo, pare proprio, che quello specchio si sia rotto.
Monia Merli
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