
Autore: John Grisham
Pubblicato da Mondadori - Novembre 2020
Pagine: 528 - Genere: Legal Thriller
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: Omnibus
ISBN: 9788804726685

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Drew ha solo sedici anni, ma sembra un bambino. Con lui la vita non è stata mai generosa né tantomeno clemente, ma una notte il destino sembra volersi accanire. Riuscirà Drew a vincere la partita contro un futuro nefasto che sembra già scritto?

L’incubo era finito. Non avrebbero mai più sentito il suono orribile della madre che veniva pestata da un ubriacone.
Quando Drew Gamble uccide Stuart Kofer, il vicesceriffo della contea di Ford County, molti dei cittadini di Clanton (Mississippi) si schierano a favore della pena di morte. Ma i ruoli di vittima e carnefice non sono così netti e ben definiti. Anzi. La notizia della morte di Stu viene accolta dalla comunità con orrore, sgomento, cordoglio per la perdita di un poliziotto stimato e irreprensibile, dedito al suo lavoro, una leggenda vivente. Ma questa è solo una parte della storia e nessuno sembra curarsi del suo lato oscuro: svestiti i panni del vicesceriffo, infatti, Stu è un ubriacone violento a cui piace alzare le mani su Josie, la sua compagna, e sui figli di lei, Drew e Kiera. Tra le mura domestiche Stu si trasforma in un mostro, e la donna e i suoi figli sono costretti a vivere in un clima di terrore e frustrazione, bloccati in questo limbo perché non hanno nessun altro posto in cui andare. Una notte, dopo l’ennesima lite furibonda con botte annesse, Drew spara a Stu e lo uccide, convinto di aver messo per sempre fine a quell’incubo. Ma la tanto agognata libertà non è mai stata così lontana e Drew viene risucchiato dagli eventi, senza rendersi minimamente conto di quello che gli sta succedendo. In suo soccorso arriva l’avvocato Jake Brigance, inizialmente molto restio ad assumere la difesa del ragazzo: è consapevole che il processo sarà estenuante e la vittoria è tutt’altro che scontata. La vita del sedicenne è nelle sue mani e la posta in gioco è molto alta…
Il tempo della clemenza tiene incollati alla pagina e ci catapulta in una realtà lontana nel tempo, ma anche terribilmente vicina e famigliare. Sembra di essere lì, insieme ai protagonisti, mentre cercano in ogni modo di salvare il ragazzo. Geniale l’incipit ominoso, disseminato di indizi che preannunciano l’imminente sciagura.
Una nota di merito va ai traduttori, che hanno saputo restituire uno spaccato della realtà sociale e processuale di una minuscola cittadina di inizio anni ‘90: un dipinto chiaro e lucido, in cui le parole scelte con la massima cura mantengono intatta l’anima del testo originale. Lo stile fluido e scorrevole riesce ad alleggerire anche le parti più noiose, a eludere impasse, mantenendo altissimo il livello di adrenalina.
Il tempo della clemenza mette in discussione i nostri concetti di reato e punizione, giustizia e verità: in modo schietto, onesto e trasparente ci mostra che ogni storia ha infinite sfumature, e il punto di vista con cui decidiamo di raccontarla è fondamentale. È un libro che ci invita alla riflessione e a capire che è quando crediamo di sapere qualcosa che dobbiamo guardarla da un’altra prospettiva.
Jake bevve un lungo sorso, chiuse gli occhi e si dondolò piano. Sentiva la pressione allentarsi, lo stress dissolversi. L’alcol cominciava a fare effetto e il ritmo del suo respiro rallentò. Per la prima volta dopo tanti mesi vedeva una luce all’orizzonte.
Jake ci insegna, invece, a ribaltare la situazione a nostro favore. Perché è proprio quando pensiamo di aver toccato il fondo che ci rendiamo conto della nostra capacità di affrontare tutto, di poter trasformare la crisi in opportunità. Un po’ come nella vita, quando il desiderio di riscatto si trasforma nel potere della rinascita. La sconfitta non è il punto di arrivo, bensì quello di partenza. Accettare, capire e ripartire. Ovvero, imparare a vivere.
Approfondimento
Il tempo della clemenza mi ha letteralmente conquistata, non solo per la trama avvincente e densa di colpi di scena, ma anche e soprattutto per essere un autentico elogio della rivincita. I personaggi non vengono caratterizzati nei minimi dettagli, eppure acquisiscono spessore, energia, carattere: se chiudiamo gli occhi possiamo immaginarli, e pagina dopo pagina impariamo a conoscerli. John Grisham ci catapulta in una casa, di notte, chissà dove, senza darci troppe spiegazioni o dilungarsi in inutili preamboli: capiremo tutto, poco alla volta, come se fossimo noi stessi a ricostruire la storia che ha scritto per noi. La lettura di questo libro è un viaggio meraviglioso verso l’ignoto, dove paura, fiducia, dubbio, sconforto, determinazione si alternano in un equilibrio perfetto.
Barbara Pellegrini