
Autore: Tom Lanoye
Pubblicato da Nutrimenti - Settembre 2019
Pagine: 336 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura
Collana: Greenwich

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Maarten Seebregs, anziano, omosessuale, vedovo e alla disperata ricerca di denaro, sembra avere ogni requisito quando un giorno viene contattato da un uomo, Vandessel, che gli offre una grande somma affinché sposi una ragazza africana per farle ottenere la cittadinanza belga. L’uomo accetta, controvoglia, e si ritrova a dover affrontare ogni avversità, dal chiacchiericcio dei vicini alle forme di razzismo che emergono ogni giorno nella nostra civiltà.

Maarten Seebregs ha una malattia incurabile, è avanti negli anni e non ha un lavoro. Passa il giorno trascinandosi annoiato dentro la propria casa, ripensando al suo passato condiviso con Gaëtan, il defunto marito, e alla mediocre carriera nel mondo del cinema che lo ha accompagnato in gioventù. Non ha obiettivi, non ha interessi al di là di un documentario su cinque levrieri intenti a correre, che guarda a ripetizione ormai da anni. Niente sembra poter disturbare e stravolgere la sua vita, votata alla monotonia e all’abitudine, eppure ci penserà un giorno un tale, chiamato Vandessel, a portare quella che si rivelerà la più grande avventura di Maarten: gli propone, infatti, dietro lauto compenso, di sposare Tamara, giovane ragazza africana, affinché possa diventare una cittadina belga a tutti gli effetti.
L’integrazione e il matrimonio cominciano allo stesso modo. Patti chiari.
All’inizio Maarten è scettico, non si fida di quell’uomo e l’idea di far entrare una sconosciuta in casa, inscenando un matrimonio, non risulta così allettante. Ma non ha nulla da perdere, e anzi il guadagno è molto alto, quindi accetta e dà inizio a una vita di coppia diversissima da quella passata, interrotta bruscamente da frequenti controlli dell’ufficio immigrazione, e circondata dalle malelingue e dall’ignoranza, che sembrano voler rendere la loro esistenza il più difficile possibile.
Morire in gruppo? Non siamo ancora a questo punto, se non calcoliamo i genocidi degli ultimi due secoli. Ma spostarsi? In questo campo ‘il gruppo’ non fa che progredire. Se c’è una cosa in cui la civiltà ha raggiunto l’apice, è negli spostamenti di gruppo. Il genocidio occupa solo la seconda posizione.
Tamara risulta essere un enigma per Maarten sin dall’inizio. Non sa nulla di lei, da dove viene, cosa ha vissuto e la convivenza si rivela fin da subito difficile anche per la scarsa capacità di comunicazione di lei. L’uomo si ritrova a dover condividere il proprio appartamento con una ragazza così misteriosa, e la sua presenza sembra turbare tutti i ricordi di Gaëtan impressi in ogni stanza. Eppure Maarten finirà per affezionarsi a Tamara e sviluppare un sentimento di protezione nei suoi confronti, che farà da corazza contro le visite del ‘duo burocratico’, due addetti al controllo immigrazione, Karel e Jenny, dipinti quasi come una coppia comica immersa in un eterno battibeccare. I due apprenderanno così sempre di più l’uno dall’altra, si difenderanno e guarderanno le spalle, e soprattutto Maarten uscirà fuori dal suo guscio e imparerà a non trattenere le proprie emozioni, ma a lasciarsi andare e aprirsi al prossimo.
Il terzo matrimonio non soltanto è un romanzo molto divertente, ma è anche capace di far riflettere ed emozionare il lettore raccontandogli la storia di due persone apparentemente diverse e lontane, ma che condividono lo stesso dolore e solitudine. Inoltre Tom Lanoye mette apertamente alla berlina l’atteggiamento ipocrita degli europei, che sotto la facciata di benevolenza nascondono ancora una grande ignoranza e chiusura mentale nei confronti di un fenomeno sempre attuale, l’immigrazione. Il ritratto che ne uscirà fuori sarà quindi quello di un continente non ancora totalmente pronto ad accettare queste nuove realtà e culture che arrivano da noi, ma l’autore ci lascia un briciolo di speranza proprio nel raccontarci la storia di Maarten, che da uomo egoista e solitario riesce a diventare più solidale e aperto con gli altri.
La stessa atmosfera si respira qui, in questo campo per le vacanze per migranti destinati all’espulsione. Lo stallo dell’assenza di prospettive che viene combattuto con azioni quotidiane. Scrivere una lettera, allattare, fumare, Strimpellare una chitarra, ravvivare tavoli di cemento. La differenza è l’agghiacciante letargia che incombe qui.
Approfondimento
Il terzo matrimonio è un romanzo a quattro teste: da una parte la commovente storia del passato di Maarten, dall’altra il simpatico resoconto delle vicissitudini della strana coppia, poi ancora l’agghiacciante realtà degli episodi razzisti, raccontati sempre con grande ironia da Lanoye ma purtroppo totalmente veritieri, e infine lo stupefacente finale che strappa un sorriso e una lacrima insieme.
Questa è la prima volta in cui un romanzo dell’autore viene tradotto in italiano. La Nutrimenti, casa editrice indipendente, ne firma l’elegante edizione e ci regala questo romanzo rivelazione, che tutti noi dovremmo leggere per capire cosa significa davvero essere europei, e soprattutto cosa possiamo fare affinché questo continente sia sempre più accogliente e sempre meno razzista.
Matilde Piazza