Autore: Nicola Lecca
Pubblicato da Mondadori - Gennaio 2020
Pagine: 249 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: Scrittori Italiani e Stranieri
ISBN: 9788804708025
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A Broadstairs, incantevole villaggio della costa inglese, Aaron lavora come apprendista nella storica gelateria Morelli e vive in simbiosi con Anja: una madre depressa e protettiva che gli tiene nascosta l'identità del padre e nulla racconta di Zagabria, la città dalla quale sono fuggiti quando lui era piccolo; e vive la sua storia d'amore virtuale con Crystal. Fino a che dalla Croazia arriva la lettera di un notaio che annuncia ad Aaron la morte di quel padre che gli è sempre stato tenuto nascosto, e lo invita a raggiungere Zagabria per l'apertura del testamento. In treno, grazie a un biglietto di Interrail, Aaron affronterà con coraggio la sua piccola Odissea alla ricerca della verità. Dall'Inghilterra a Zagabria passando per Amburgo, Praga, Lubiana, Bratislava e Szentgotthárd si incontrerà finalmente col mondo: che lo metterà alla prova, fra rischi e tentazioni, offrendo in cambio incontri inattesi e immensa bellezza.
Perché, nel bene e nel male, le persone hanno il diritto di esistere così come sono. Anche se non ci piace. Anche se ci fa male.
La vita di Aaron scorre piatta ed ordinaria: un modesto impiego nella gelateria del paese, l’appartamento con il muto ancora da pagare che divide con sua madre Anja ed il ricordo lontano di un padre mai conosciuto, che sa morto da tanti anni. Una esistenza routinaria, umile, illuminata solo dalla relazione virtuale che Aaron ha intessuto con Crystal, la ragazza che ha conosciuto online e che ostinatamente rifiuta di incontrarlo. Nella staticità della sua esistenza Aaron non aspetta nulla, trascina le sue giornate ingabbiato tra il suo impiego da gelataio e la depressione della madre, vaniglia e cioccolato e pillole contro l’ansia, conflitti mai risolti e domande senza risposta, questo è il suo orizzonte. Fino a quando da Zagabria arriva la lettera del notaio Porcic che gli comunica la morte di suo padre, Borna Barcic, e invita a raggiungerlo per l’apertura del testamento. È una deflagrazione, è uno squarcio, una rottura nelle maglie strette di un’esistenza sempre uguale a se stessa, è un pozzo di verità dietro tanto silenzio. E così Aaron parte in treno alla scoperta di se stesso, della sua identità, di una città, Zagabria, che gli appartiene ma che non ha mai visto; parte per un viaggio che lo porterà ad attraversare mezza Europa, da Amburgo a Praga, da Bratislava a Lubijana, in un vagabondaggio pieno di pericoli e tentazioni, ma ricco di bellezza e stupore.
Il treno di cristallo è un romanzo di formazione, di consapevolezza, di crescita; ma allo stesso tempo è un romanzo doloroso, duro, che non indaga e scarnifica i rapporti familiari, scava in fondo alle ferite fin lì dove ancora sanguinano, e ci butta sopra il sale della consapevolezza e della verità. Il viaggio di Aaron attraverso l’Europa dell’est è anche e soprattutto un percorso dentro se stessi, dentro i legami più profondi che inevitabilmente segnano la nostra esistenza; è il racconto urgente e frenetico di una crescita, è la scoperta del bello dell’esistenza, ma anche di tutto il marcio e il pericolo e la nefandezza che ci circonda, è il paesaggio che scorre e cambia davanti ai nostri occhi meravigliati ed increduli dietro al finestrino di un treno; è un inno alla vita, che sempre trova il modo di aggiustare il suo equilibrio e rimetterci in piedi.
Approfondimento
Nicola Lecca è un sarto, tenace e paziente, che abile ricama una storia delicatissima fatta di sentimenti, di equilibri, di rotture e di nuovi inizi; con la sua penna potente ed evocativa parla di famiglia, parla di genitori e figli, ma anche di amore, in tutte le declinazioni possibili, di quell’amore che a volte diventa ossessione, diventa abnegazione, diventa dolore. Ed è proprio da un grande dolore che si può rinascere a vita nuova, ed è solo conoscendo ed accettando la verità, per quanto essa possa far male, che si può ricostruire, che si può ricominciare…con un rossetto nuovo ed un velo di cipria a coprire le lacrime.
Perché è così che la vita è architettata. Basta un barattolo di trippa scelto male fra quelli esposti in un supermercato, basta comprare un biglietto di prima classe sul treno sbagliato: basta un nulla, insomma, per stravolgere ogni cosa e ricordarci che, in fondo, siamo tutti equilibristi da circo: acrobati inconsapevoli che, a fatica, camminano sul filo del destino, lungo il corso dell’abisso.
Romina Celani