
Autore: Abraham B. Yehoshua
Pubblicato da Einaudi - Dicembre 2018
Pagine: 200 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: Supercoralli

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Il tunnel è la storia di un amore che si rinnova e si intensifica nella malattia: un principio di demenza diagnosticato al razionale ingegnere stradale in pensione, Zvi Luria, da sempre colonna portante della famiglia. Ma è anche la storia di un tunnel che Zvi contribuirà a far costruire, nonostante logica ed economia impongano il contrario, per salvare se stesso e una famiglia di rifugiati palestinesi.

(…) Non rinuncio a guidare e non rinuncio neanche a te. Solo che con te per il momento è più facile. Il codice dell’amore è stampato nel mio cuore, non nel cervello.
Il tunnel racconta di una coppia, lui ultrasettantenne ingegnere in pensione Zvi Luria e sua moglie, Dina, pediatra primario in un ospedale, vicina alla pensione e di come affrontano il principio di demenza senile diagnosticato a Zvi da un neurologo.
Il medico parla di una lesione al lobo frontale che prelude alla demenza in fase iniziale, da gestire continuando a vivere normalmente. L’ingegnere di strade in pensione, però, si preoccupa molto e la moglie, anche se altrettanto preoccupata, prova a reagire e trova il modo di proporlo al giovane Assael Maimoni, figlio di un vecchio collega di Zvi, come collaboratore volontario, per mantenere la sua memoria in attività. Il giovane ingegnere lo impiega per aiutarlo a progettare e costruire, contro ogni logica economica e politica, un tunnel nel cratere Ramon. Sulla collina dove dovrebbe passare la strada vive infatti una famiglia di rifugiati palestinesi, e l’unico modo per garantirne la salvezza è di non spianare la loro collina.
Il tunnel è una storia con una doppia valenza: reale e simbolica. Gli aspetti intimi di questa coppia di anziani in lotta contro un’imminente decadenza si intrecciano alla storia politica e sociale del popolo palestinese. Il tunnel rappresenta la salvezza: la possibilità per Zvi Luria di rimanere attivo e quindi di allenare la sua memoria e prolungare la sua vita accanto all’amata moglie Dina e la salvezza di un popolo in guerra e spaventato.
Ho apprezzato molto il modo di descrivere i pensieri dei personaggi, i rapporti tra di loro, i dialoghi tra Assael e Zvi, che mostrano la grande sensibilità dell’autore e tra Zvi e la moglie Dina, che in molte occasioni mi hanno commosso per il coraggio e la forza che emerge. Meno coinvolgenti, invece, alcuni tratti del racconto dove si fa riferimento alla costruzione del tunnel e ai viaggi con Maimoni, e mi sarebbe piaciuto andare più a fondo nella storia della bellissima ragazza palestinese Ayalà.
Approfondimento
Davvero intenso il racconto del rapporto tra Zvri e sua moglie, il loro modo di soffrire senza farlo pesare all’altro, di sostenersi, di amarsi e incoraggiarsi combattendo la paura di perdersi. Stupendo il messaggio che Abraham Yehoshua ha voluto regalare: l’amore è l’unico antidoto a qualsiasi ostacolo si trovi davanti al proprio cammino, e aiuta a trovare soluzioni anche dove sembra che razionalmente non ce ne siano.
Anna Francesca Perrone