
Autore: Umberto Eco
Pubblicato da La nave di Teseo - Ottobre 2016
Pagine: 575 - Genere: Saggi
Formato disponibile: Audiolibro, Brossura, eBook
Collana: I delfini
ISBN: 9788893440851
ASIN: B01M31QBUD

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L'opera che consacrò Eco sul palco internazionale della filosofia e della semiotica. Un magnifico compendio di saggi sul pensiero, sul linguaggio, e sul rapporto tra esistenza ed esistente.

Poiché il senso comune è incapace di pensare l’essere prima di averlo organizzato nel sistema, o nella serie, scoordinata, degli enti, gli enti sono il modo in cui l’essere ci viene incontro, e da lì bisogna iniziare.
In questa composizione di saggi scritti nell’arco di un anno, Umberto Eco rivela la sua poliedricità critica e metaforica, riuscendo a impostare con sempre nuove figure e metodi dialettici un discorso molto più che astratto. La domanda fondamentale attorno cui prendono forma le diverse elucubrazioni metamorfiche di Kant e l’onirico è la seguente: che relazione c’è tra ente (tra il discorso ontico, diremmo con le parole del poco amato Heidegger), ovvero il singolo oggetto in quanto tale, e l’essere (leggasi, discorso ontologico), cioè l’intero esistente?
Da qui, Eco dirama una folta chioma di discorsi, brevi divagazioni e precisi riferimenti con l’esperienza dell’essere come radice comune. Uno dei primi saggi indaga le modalità linguistiche e semiotiche (di cui era esperto e professore) attraverso cui poter rappresentare quegli stessi nuclei tematici che si proponeva di approfondire. Allo stesso modo, in un altro passaggio, si preoccupa di comprendere il processo attraverso cui un qualcosa si “stacca dalle maglie della trama dell’esistente” per apparirci come singolo, come ente a cui prestare attenzione in riferimento al resto. Il saggio che dà nome all’opera, invece, si propone di discutere come sia possibile concepire l’immagine mentale di un ornitorinco, ovvero un ente inoppugnabilmente esistente ma razionalmente impossibile, quando ogni schema empirico (secondo il modello di Kant) sembri negare esperienzialmente la sua esistenza.
Approfondimento
I saggi si arricchiscono di esperimenti mentali, rappresentazioni ideologiche di ciò che Umberto Eco ha voluto intendere, rendendo particolarmente interattivo il viaggio attraverso questi mostri sacri della filosofia contemporanea. Viaggi senza un’apparente fine, e per fortuna si aggiunge volentieri, in quanto lo scopo principale sembra proprio la spinta sempre d’un passo avanti del ragionamento in sé.
C’è poco da fare, Eco è indubbiamente un autore complesso e tematicamente profondo. Per comprendere quest’opera si richiedono un interesse e una preparazione ai temi trattati non indifferenti, il che si tramuta in una necessaria conoscenza di quegli autori e concetti che l’Autore maneggia agilmente per portare avanti i suoi temi. Se però, pur privati di tale preparazione (come ammette di esserlo chi scrive queste righe), ci si abbandona alla bellezza stilistica della dialettica di Eco, e ci si sforza di seguire fin quando possibile il suo tracciato, qualunque lettore potrà godere di questo viaggio unico e meraviglioso. Oltre alla sua importanza concreta, ovvero contenutistica, l’opera di Eco mostra le grandiose potenzialità dell’intelletto quando spinto oltre i confini della sua propria esistenza.
Di fronte al rischio del fallibilismo anche il trascendentale si storicizza, diventa un accumulo di interpretazioni accettate, e accettate dopo un processo di discussione, selezione, ripudio.