
Autore: Ann Morgan
Pubblicato da Piemme - Gennaio 2017
Pagine: 396 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Copertina Rigida

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Helen ed Ellie sono due gemelle identiche. Helen è la leader, quella più forte, quella nata prima. Ellie è la sottomessa che subisce tutti gli scherzi e le angherie della sorella. Un giorno Helen decide di cambiarsi di posto per fare uno scherzo alla gente, ma a fine giornata Ellie non vuole tornare a fare la sottomessa. È allora che iniziano i veri guai…

Helen è la prima nata di due gemelle e comanda a bacchetta Ellie, obbligandola a fare le cose più disgustose, come mangiare uno yogurt scaduto trovato per strada. Veri e propri atti di bullismo fatti insieme a Mary, l’amica di Helen, più grande di loro ma seguace della gemella leader. Ellie invece è sottomessa e il suo unico desiderio è far parte del mondo della sorella, condividere con lei i divertimenti e per questo accetta qualsiasi cosa.
Un giorno, dopo aver incontrato la signora Dunkerley, e sentitosi dire per l’ennesima volta che erano come due gocce d’acqua, a Helen viene in mente un nuovo gioco da proporre alla sorella: scambiarsi i ruoli. Una volta arrivate a casa, però, scoprono che la sorpresa l’ha fatta a loro la madre, presentando il nuovo compagno e avvisando che si sarebbe trasferito da loro. Helen a quel punto vuole interrompere il gioco e riprendere in mano la situazione, in modo da poter controbattere alla madre, ma Ellie fa finta che il gioco non sia mai iniziato e che lei sia sempre stata, dalla nascita, Helen.
Mentre Helen fa di tutto per far capire che lei non è Ellie, si accorge che nessuno le crede, sua madre specialmente prende tutto quello che fa lei come un errore, un dispetto o un capriccio a prescindere da cosa effettivamente stia facendo. Gli anni passano e Helen, nei panni di Ellie, inizia ad avere dei grossi problemi mentali che la portano a cacciarsi sempre nei guai, fino a passare un lungo periodo in un manicomio e il successivo allontanamento dalla famiglia.
Anni dopo, quando ormai hanno quasi trent’anni, la famiglia è costretta a ricontattarla, sua sorella è in coma a causa di un incidente d’auto e solo lei ha la possibilità di risvegliarla… forse.
Non sono stata io: è sempre Ellie. Non è mai colpa mia, io sono quella brava, perché sono nata prima.
Essendo alcune parti de La gemella sbagliata raccontate dalla voce di una delle due gemelle, Ann Morgan ha avuto l’accortezza di esprimere i concetti in base all’età della protagonista, come si può vedere in questo passaggio relativo a quando era una bambina, un concetto spiegato con una logica molto semplice e innocente che porta la bambina a valutarsi migliore perché nata prima della gemella.
Provò a concentrarsi. Era uscita e aveva comprato qualcosa durante uno dei suoi attacchi? Ma per tutta risposta il suo cervello le proponeva immagini inutili: una foglia che penzolava da una ragnatela, la faccia tremolante di una donna all’ufficio di collocamento, l’impronta dello stivaletto di un bambino nel fango.
I capitoli di quando sono piccole vengono intervallati da quelli ambientati nell’età adulta. Cambiando voce narrante, in questi è una terza persona esterna, e cadenza narrativa, Ann Morgan inizia a inserire informazioni nuove e misteriose, come il comportamento anomalo e confusionario del personaggio, che incuriosendo il lettore lo portano a procedere nella lettura per capire come dal racconto di un semplice gioco si arriva a un thriller psicologico incredibile.
Entrambe sorridiamo e acconsentiamo eccitate, e io guardo Mamma con particolare intensità, con gli occhi che mi diventano grandi e scintillanti come quelli dei bambini nelle pubblicità in cui chiedono di donare una sterlina, nella speranza che le si accenda una lampadina e si accorga improvvisamente che sono io. Invece dice soltanto «Ellie, per l’amor del cielo», ed esce a buttare la spazzatura. Il fatto che interpreti i miei normali comportamenti da Helen come sciocchezze tipiche di Ellie mi preoccupa, ma provo a fare a me stessa un discorsetto di incoraggiamento muovendo solo le labbra e agitando i piedi sotto il tavolo.
Pur sembrando incredibile che una madre non riesca a riconoscere le proprie figlie, la bravura della Morgan sta nel trasmettere perfettamente al lettore lo stato d’animo della bambina, e nel descrivere, attraverso le emozioni e i comportamenti, la mentalità di una madre che fa preferenze, a priori, tra una figlia e l’altra senza giudicare effettivamente i comportamenti, ma solo l’idea di chi li compie, così lo stesso atteggiamento viene premiato o criticato in base a quale figlia lo faccia.
Approfondimento
La gemella sbagliata è un ottimo romanzo con uno stile molto brioso e veloce, che tiene il lettore incollato. Le descrizioni dei pensieri dei protagonisti sono minuziose, anche nei capitoli in cui il narratore è una terza persona esterna, permettendo così al lettore di capire a fondo tutti i personaggi e comprendere ogni loro azione.
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