
Autore: Frances Hardinge
Pubblicato da Mondadori - Luglio 2020
Pagine: 456 - Genere: Fantasy, Young Adult
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: I Grandi
ISBN: 9788804724193

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L’amicizia, quella vera, o che si definisca tale, nella vita, è davvero al primo posto come sembra esserlo per Hark e Jelt?
Se di amicizia si parla, si è disposti a scendere a compromessi o accettarne altri?
La luce degli abissi racconta la vita spericolata di dei due orfani protagonisti, Hark e Jelt. Sullo sfondo dell’Abissomare, condividono la passione per le reliquie e un legame che li accompagna fin dai primi anni in cui hanno vissuto nello stesso orfanotrofio, il luogo in cui si sono incontrati per la prima volta e in cui sono diventati inseparabili, o quasi.

Per tutta la vita c’era stata una corrente a trascinare Hark indietro verso Jelt, ripetutamente. E Hark era accorso, sempre, sempre, sempre da lui.
C’è il mare e c’è l’abisso e sotto di esso c’è l’Abissomare, abitato da creature mostruose e dei che minano la tranquillità dell’arcipelago delle Miriade. Nell’Abissomare ci sono anche tesori e reliquie, da sempre oggetto del desiderio di ladri e delinquenti, ma anche progetto tanto ambito da Hark e Jelt, i due giovani truffatori dell’opera La luce degli abissi. Ciò che accomuna i due ragazzi non è solo la fame di ricchezze, ma anche un’amicizia di lunga data, tanto solida quanto ambigua e a tratti discutibile. Sono molto affiatati e legati tra loro quasi come due fratelli, anche se sono molto diversi.
Jelt assomiglia a un piccolo uomo manipolatore che vuole sembrare più grande della sua età. È attratto dalle situazioni pericolose e tende a coinvolgere anche gli altri per personale tornaconto. Hark è mite e più genuino, a volte perfino ingenuo. Nutre affetto sincero nei confronti dell’amico, una cospicua dose di fiducia e riconoscenza poiché a lui deve la vita e la capacità di sopravvivenza alla quotidianità della strada. In nome di questo “debito” non riesce a sottrarsi da un lavoro pericoloso in cui Jelt lo coinvolge, tanto da trovarsi vittima durante la missione stessa.
I due amici sono sempre stati inseparabili, finché i fondali non restituiscono una reliquia diversa da tutte le altre: il cuore della dama Arcana, intriso di un potere straordinario e oscuro, che potrebbe distruggere non soltanto l’amicizia di Hark e Jelt, ma tutto il loro mondo. Un amuleto così potente da mettere in discussione gli equilibri naturali e i rapporti umani.
Approfondimento
Lo scenario fantasy incornicia un’altra protagonista del romanzo La luce degli abissi, nonché cornice della narrazione: l’amicizia di Hark e Jelt. Questo sentimento si evolve e trasforma i ragazzi durante le loro avventure.
Ho visto amici cambiare talmente da non potersi riconoscere più.
Ci sono diversi tipi di amicizia e quella de La luce degli abissi è pressoché non convenzionale. Anzi, a un centro punto del racconto diventa tossica.
Hark non sarebbe mai riuscito a liberarsene. Per quanti sforzi, per quanto in alto si arrampicasse, ci sarebbe sempre stato Jelt a tirarlo giù. Se pure Hark avesse ceduto alla disperazione e si fosse lasciato inghiottire dai suoi abissi più profondi, anche li Jelt sarebbe riuscito a ritrovarlo.
Con lo scorrere della lettura è visibile il cambiamento di Hark: se all’inizio si dimostra sempre pronto a tendere la mano all’amico in difficoltà, col tempo capisce che un distacco emotivo è necessario, per sfuggire al lato malvagio di Jelt e non cadere nel baratro insieme a lui. Il giovane acquista progressivamente fiducia in sé stesso raggiungendo la consapevolezza che non ha bisogno di Jelt in cui specchiarsi ma che ha capacità di brillare da solo.
Complessivamente ho trovato La luce degli abissi un buon romanzo, la lettura è scorrevole ma a parer mio lunga. Non amando particolarmente il genere fantasy, ciò che mi è piaciuto è percepire la sfera emotiva. Frances Hardinge ha dato tanto spazio non solo al legame umano, ma anche al tema della paura e della morte e di come esse influenzano l’animo umano nel bene e nel male.
Alessandra Molinari