
Autore: Joyce Carol Oates
Pubblicato da La nave di Teseo - Ottobre 2021
Pagine: 832 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Oceani
ISBN: 9788834607800
ASIN: B09H7H5HYT

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“Allora l’universo non è ‘stazionario’ – non è e basta – ma è eruttato fuori dal nulla a un certo punto prima dell’inizio del tempo e sta ancora esplodendo all’infuori miliardi di anni dopo. Chissà, i suoi elementi si stanno forse allontanando dal centro, e uno dall’altro, per sempre? – o solo per un tempo fissato?
Non una teoria. Ritiene lui. Fatto dimostrato: telescopio Hubble.
Jessalyn aveva riso e si era premuta le mani sulle orecchie. Oh, Whitey! Mi fa venire il mal di testa pensare a questa cosa.
Pensare a – quale cosa?
All’eternità.”Perdere un padre, un marito, un uomo stimato e amato è la fine del mondo. O forse l’inizio? È così che Jessalyn e i suoi figli ripartono dall’evento peggiore ed il più temuto: ponendosi, inconsapevolmente o consapevolmente, delle domande forse troppo a lungo sopite e trattenute, sulla propria vita familiare, sulla propria vita personale. Sull’esistenza. E la domanda suprema: si può davvero mettere la parola “fine”?

Perché mai inciampa, pur non essendo ubriaca, sembra incapace di mantenere l’equilibrio su questo terreno irregolare, l’aria aspra e frizzante e umida le fa girare la testa. Dopo il calvario della veglia, dopo il decesso e i suoi strascichi, ha perso il senso di ciò che è necessario per stare dritta – come si cammina senza ondeggiare e inciampare.
In una famiglia americana composta dai coniugi John Earle (detto “Whitey”) e Jessalyn McClaren e i loro cinque figli, all’improvviso avviene un fatto sconvolgente. Whitey, ex sindaco repubblicano di Hammond, ma anche editore, muore in seguito ad un attacco violento da parte della polizia, mentre lui cerca di difendere un uomo dal pestaggio da parte della polizia stessa. Il mondo di tutta la famiglia si prepara ad una inevitabile trasformazione.
La notte, il sonno, la morte e le stelle è un romanzo che apre le porte sul dramma familiare e ne sviscera ogni aspetto per ogni persona coinvolta. Se il dolore del lutto è il sentimento preponderante all’inizio, man mano si entra dentro una centrifuga di sensazioni, ricordi e opinioni che raramente convergono serenamente in un punto, ma che, invece, spesso si scontrano. Jessalyn smette di essere la mamma e diventa “la vedova”, con tutte le fasi, le caratteristiche fisiche e psicologiche che le competono, una vera e propria nuova dimensione; tutti i figli McClaren iniziano, ognuno per proprio conto, ma ognuno inevitabilmente legato all’altro, a rompere, con i rispettivi malcelati egoismi ed insoddisfazioni, un equilibrio imperfetto, che da sempre contraddistingue l’universo familiare, soprattutto quando tutti pensano di aver trovato il proprio posto nel mondo, ma nessuno sente quel posto appartenergli davvero.
Il salvatore non riconosciuto di questa crisi pervasiva pare essere Virgil, il figlio che mira all’essenza, l’elemento incompreso da tutti, ma il più vicino al cuore della madre e il più lontano dalle sovrastrutture.
Non vedo, non sento, non parlo. Non era questa la logica delle tre scimmiette sagge in cui Virgil credeva? La passività misticheggiante delle religioni orientali secondo cui nulla è importante se non liberarsi dell’umano desiderio che una cosa qualsiasi possa essere importante.
Thom non riusciva a pensare al fratello senza provare un moto di disgusto e riprovazione. Quanto lo faceva incazzare che il padre avesse lasciato a Virgil esattamente gli stessi soldi che aveva lasciato a lui, padre di famiglia e braccio destro di Whitey in azienda. Come se avesse valutato i due figli alla pari.
Approfondimento
La notte, il sonno, la morte e le stelle è un libro che si può definire immenso, come volume e come profondità di tematiche. Le sue righe vanno meditate, gustate e rispettate. Scritto con grande maestria ed evidentemente intriso di cultura, è un libro ricco, in cui c’è tutto: dall’analisi psicologica dell’individuo alle dinamiche di un nucleo familiare, dal tema della vecchiaia a quello della malattia, dalla riflessione sul ruolo delle forze dell’ordine e della sperimentazione dei farmaci all’apertura sulla diversità, ai limiti dei pregiudizi e alla bellezza dell’arte.
L’abuso di potere da parte della polizia e lo sfondo razzista sono due assi portanti del racconto, ma mai invasivi, solo quanto basta per dare un gusto avvincente al dramma.
Lo stile di scrittura è fatto di piccole frasi, brevi pensieri, concisi ma pregnanti, talvolta enigmatici.
Un romanzo che commuove e sorprende, dando una visione senza tempo della vita e insegnando che dalla natura stessa si può scoprire quella leggerezza che paradossalmente caratterizza il ciclo di ogni esistenza terrena.
Marta Mangiolfi