
Autore: Cinzia Giorgio
Pubblicato da Newton Compton - Ottobre 2017
Pagine: 286 - Genere: Narrativa rosa
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: Anagramma

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Tra Parigi, Venezia e Firenze, Margherita vive la sua vita circondata da libri classici. Li conosce così bene da diventare la dottoressa dei libri, consigliando ad ognuno la lettura adatta a curare il suo male dell’animo. E sarà proprio grazie ad un libro che anche lei si salverà e capirà come sbloccare la situazione in un momento critico, riscoprendo l’amore.

Margherita Calvani, inseguendo l’origine e il significato del ciondolo che porta al collo, eredità di suo zio Anselmo, si fa guidare dalla figura ispiratrice di Olympe de Gouges, una delle prime femministe vissuta durante la Rivoluzione Francese. Con grande forza d’animo, e l’aiuto economico di una figura materna, Margherita riesce finalmente a realizzare il suo sogno di restaurare la bottega del padre a Venezia e aprirvi una libreria di classici. La sua amica Isabelle, venuta da Parigi a Venezia per lavorare nella libreria, porta con sé un intenso profumo di cioccolata e le parole giuste per motivare Margherita a seguire il suo cuore.
L’amore è un dio capriccioso, incostante e non ti lascia il tempo di riflettere: una persona che fino a pochi minuti prima non sapevi nemmeno fosse al mondo, all’improvviso diventa il tuo mondo.
Sulla spinta delle persone care, arriva fino a Firenze e scopre un’intimità e un legame profondo con due donne, Emma e Nicoletta, che entreranno a far parte della sua vita. Questa bellissima città d’arte diventa un magnifico scenario per il primo incontro con un uomo a cui rivela senza peli sulla lingua il suo giudizio sul romanzo “Il chiostro spoglio”. Soltanto in seguito Margherita scopre che l’uomo con cui ha parlato è proprio l’autore di quel romanzo: Fulvio Orsini. Nonostante la prima impressione non sia stata delle migliori, tra i due scatta qualcosa. Avranno modo di rivedersi e di iniziare una relazione a distanza, turbata però dagli strascichi del passato di Fulvio che non vuole confessare.
Quando si trova costretto a raccontare tutto a Margherita, lei ne rimane sconvolta e, nonostante il dolore di entrambi, si lasciano.
La situazione si sbloccherà soltanto grazie ad un misterioso invito alla presentazione di un libro a Firenze, che rivelerà i sentimenti di entrambi. L’epilogo di quest’ultimo incontro porterà ad un capovolgersi della situazione, che sarà finalmente chiarita.
Approfondimento
Tutti i personaggi de La piccola libreria di Venezia si muovono in ambientazioni suggestive. Memorabili le descrizioni delle passeggiate tra le calli di Venezia e dell’acqua alta, come anche le magnifiche architetture di Firenze e i caratteristici quartieri parigini. Queste città che fanno solo da sfondo alla vicenda diventano a tratti protagoniste del romanzo. Lo si avverte prevalentemente nel racconto del primo viaggio di Emma nella Serenissima e nel soggiorno di Margherita nelle campagne del Chianti.
Se all’inizio del romanzo la narrazione è piuttosto lenta e la protagonista appare uno di quei personaggi irreprensibili, con il proseguire della lettura i fatti si susseguono più velocemente e Margherita diventa una persona reale, con i suoi dubbi, paure e difetti.
Molto originale l’idea di inserire un ultimo capitolo firmato da Margherita Calvani. Si tratta di un breve prontuario per curarsi con i libri.
“I libri salvano la vita. Se non la salvano la migliorano, se non la migliorano la colorano e se non la colorano allora state leggendo il libro sbagliato. Ricominciate da capo. Non conosco libro che non mi abbia aiutato in un momento critico della mia vita, né conosco libro che non mi abbia fatto compagnia. Anche il più brutto, mi ha lasciato qualcosa. Di fronte a un libro non si resta mai indifferenti, almeno se ben scritto, s’intende.”
L’autrice propone diverse situazioni e per ognuna consiglia i libri più indicati da leggere per lenire le ferite dell’animo. Ad esempio per le situazioni in cui la passione acceca, consiglia di leggere Romeo e Giulietta di Shakespeare o Cime Tempestose di Emily Brontë perché entrambi permettono di fare un viaggio, alquanto tortuoso, nell’animo umano alla scoperta delle passioni e di come, non sempre, dettano legge.
Martina Buchetti