Autore: Nicola Lecca
Pubblicato da Mondadori - 2013
Pagine: 233 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Scrittori Italiani E Stranieri
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Imi è un orfano che ha sognato di abitare a Londra tutta la vita. Arrivato a 18 anni emigra in Gran Bretagna trovando lavoro in una rinomata catena di Caffè. Tutto sembra andare per il meglio finché non si scontrerà con l'arrivismo capitalistico.
Inizia la nostra collaborazione con Mondadori con la recensione di “La piramide del caffé” titolo dell´autore sardo Nicola Lecca. Un ottimo libro, coinvolgente e capace di emozionare. Scoprite il libro insieme a noi nelle righe successive.
Fin dalla prima pagina La Piramide del Caffè apre un mondo di riflessioni davanti agli occhi del lettore. Il romanzo narra la storia di Imi, un ragazzo ungherese cresciuto in orfanotrofio che cerca di farsi una vita a Londra, città che ha sognato per tutta la vita. Il protagonista è un giovane semplice, abituato a non avere niente, per questo la capitale del Regno Unito gli appare tanto magica. Perfino un lavoro da cameriere in prova lo riempie d’orgoglio.
Imi è scrupoloso, legge il manuale che l’azienda gli ha consegnato parola per parola e intanto sogna di diventare una persona importante, di abitare in palazzi che gli ricordano quelli di Batman, dopotutto i sogni dice il romanzo, sono la droga dei poveri. I giorni passano portando con sé nuovi volti. Jordi, un altro cameriere che a differenza di Imi vede bene le malefatte della compagnia per cui lavorano, Morgan commesso in una libreria e uno dei pochi contatti col mondo esterno di Margaret Marshall, la scrittrice che anni addietro vinse il Nobel.
Con l’andare del tempo il sogno sembra realizzato, la vita perfetta, finché le politiche aziendali non cambiano. Andrew, il dirigente della filiale dove Imi lavora, gli ordina di gettare una scatola di cibo ancora buono. Ma lui non può, gli ritorna in mente il tempo passato in orfanotrofio. Il licenziamento è immediato.
L’opera entra così nella sua parte più intensa. La scrittura si fa più malinconica e profonda creando un chiaroscuro di contrasti e sentimenti che portano il lettore a interrogarsi su cosa abbia davvero valore nella vita, sul significato della parola coraggio, come quello di Imi, che pur di non rinunciare alle sue idee è disposto a soffrire, a perdere i suoi sogni.
Morgan, appena saputo del sopruso che il suo amico sta vivendo corre dalla Marshall per chiedere il suo aiuto, ma la donna che ormai non esce più di casa, sembra non trovare punti in comune col ragazzino ungherese, vittima dell’ennesimo sopruso riservatogli dalla vita. Lei è malata e non può addrizzare tutti i torni del mondo, ma chi meglio di una scrittrice è in grado di aiutare Imi a “scrivere” un finale adatto?
Nicola Lecca usa una scrittura asciutta, pensata per arrivare alla mente dei lettori in maniera istantanea. Lo stile è quasi minimalista ma capace di ribaltare luoghi comuni: è più facile trovare la felicità dentro un orfanotrofio o in una città bellissima ma priva di anima come Londra? Pagina dopo pagina l’autore stravolge ogni nostra convinzione, da una parte aggiunge dall’altra toglie, finché non si arriva al punto di comprendere che spesso ciò che abbiamo è proprio quello che davvero ci serve.
Il libro edito da Mondadori é presente nelle migliori librerie e scaricabile in formato ebook presso la Feltrinelli, Amazon, iBooks Store Apple e numerose librerie online.