
Autore: Marc Levy
Pubblicato da Bur - Giugno 2010
Pagine: 407 - Genere: Avventura, Narrativa rosa
Formato disponibile: Brossura
Collana: Rizzoli best

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Un viaggio appassionante che Adrian, astrofisico, e Keira, paleontologa, intraprendono insieme alla ricerca dei quattro frammenti per “ricomporre” le origini dell’Universo.

La prima stella della notte è uno dei tanti libri di un autore prolifico come lo è Marc Levy, ma è anche il secondo libro di una serie che è cominciata con Il primo giorno. I protagonisti che troviamo in queste pagine, c’erano già anche nel primo volume, e qui la storia continua.
Walter, amministratore della Royal Accademy di Londra, convince l’amico Adrian, un astrofisico con il sogno di proseguire le ricerche sulle origini dell’Universo, a partecipare a un concorso scientifico che mette in palio una cospicua borsa di studio.
Il primo posto al concorso però spetta a una paleontologa francese, Keira, che qualche tempo prima (ne Il primo giorno, appunto) ha vissuto un’estate di passione con Adrian. Dopo un’intensa notte d’amore, lei festeggiando la vittoria e lui il fallimento, Keira lascia Adrian in un mare di ricordi e con uno strano ciondolo. Il ciondolo ha dei poteri particolari: se esposto a una grande fonte di energia, è in grado di riprodurre la volta celeste di 400 milioni di anni fa.
Ci sono quattro ciondoli simili sparsi per il mondo e loro vogliono ritrovarli.
Tutta la storia contenuta ne La prima stella della notte è ricca e disseminata di colpi di scena. Il libro mi ha entusiasmato per la dovizia di particolari scientifici e paesaggistici, ma in particolar modo perché è la storia di un amore forte e disarmante, che supera i confini fisici del mondo per riunire la coppia protagonista.
Approfondimento:
Leggendo La prima stella della notte mi sono lasciata coinvolgere in un’avventura senza tempo che inizia già dalle prime pagine e continua fino all’ultimo con un finale inatteso. Il passato, le origini, le radici, rappresentate dalla paleontologa Keira si fondono con la visione del futuro, delle stelle, proprie dell’astrofisico Adrian. Una coppia perfetta, che si completa. Secondo me, si dimostra pienamente la maestria di Marc Levy nel riuscire a conciliare queste due realtà all’apparenza inconciliabili.
Leggendo, ho potuto constatare l’evoluzione psicologica dei due protagonisti che alla fine del libro si trovano a dover fare una scelta decisiva per l’umanità.
In un incontro-scontro tra fede e scienza, chi avrà la meglio? Basta leggere il romanzo per scoprirlo. Posso solo anticipare agli amanti delle belle storie, come me, che la conclusione rappresenta un “ritorno alle origini.”
Concetta Padula