
Autore: Monica Hesse
Pubblicato da Piemme - Gennaio 2016
Pagine: 298 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida

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In una città occupata dai nazisti, una ragazzina ebrea scompare. Nessuno sa nulla e soprattutto nessuno deve sapere, sarà Hanneke che dovrà occuparsene senza farsi scoprire. Un’attraente storia in cui la determinazione e il coraggio spesse volte possono spingere una persona al di là di ogni limite.

Amsterdam 1943, Seconda Guerra Mondiale. Hanneke ha diciotto anni e la sua vita si dimena tra il lavoro ufficiale di segretaria in un’agenzia di pompe funebri e quello nascosto di trovatrice: lavora al mercato nero, cerca merci proibite e difficili da reperire da consegnare a diversi clienti in cambio di denaro. Un incarico che svolge in sella alla sua bicicletta rossa, pedalando e sfrecciando per tutta la città occupata dai nazisti.
Durante una delle sue solite consegne viene coinvolta in un qualcosa più grande di lei. La signora Janssen, sua cliente, le rivela un segreto che nessun altro sa: nel retro della dispensa nasconde Mirjam, un’ebrea di cui l’intera famiglia è stata sterminata dai tedeschi. Non è una novità per Hanneke che la signora possa nascondere una ragazza ebrea in casa sua, dal momento che durante quel periodo cruciale sono molti gli ebrei nascosti. Quello che Hanneke scopre è che Mirjam è scomparsa senza lasciare traccia e la signora Janssen le chiede di ritrovarla prima che possa essere troppo tardi. Inizia così per la protagonista una ricerca approfondita e costante di qualunque indizio che possa condurla a Mirjam e scoprire il perché della sua pericolosa fuga.
Lungo il tragitto Hanneke non è sola, l’incontro con Ollie, fratello del suo fidanzato morto al fronte, e dei suoi amici, le sarà di aiuto in un’impresa molto più grande di lei dove l’esito finale è solamente un’incognita.
Soprattutto perché in un paese che ha perduto il suo senso, in un mondo che non capisco più, questa è una piccola cosa che posso risolvere.
La ricerca della ragazza ebrea è solo uno dei “rompicapo” che Hanneke deve affrontare, dovrà fare anche i conti con un passato che torna travolgente attraverso vividi ricordi ed un presente che è molto più complesso e pesante di quanto lei abbia creduto finora.
La ragazza con la bicicletta rossa è un romanzo appassionante, travolgente, commovente che ti trasporta nella Amsterdam del ’43, dove la realtà di una guerra è forte e terrificante.
Una realtà che lascia poco spazio all’immaginazione, purtroppo, date le brutalità del tempo di cui siamo a conoscenza, ma nonostante tutto attraverso la storia di Hanneke capiamo come la speranza è un fuoco che arde così forte, grazie ad essa c’è la voglia di andare oltre sfidando il pericolo e come anche nel piccolo si possa provare a sconfiggere l’orrore.
Approfondimento
La ragazza con la bicicletta rossa mi è piaciuto tantissimo perché mi ha completamente rapita dalla prima pagina fino alla fine. È un romanzo ben scritto, con una trama non scontata ed un stile molto raffinato.
Gli avvenimenti riguardanti i protagonisti, le loro vicende e il susseguirsi degli avvenimenti sono chiaramente inventati dall’autrice ma la situazione ebraica di Amsterdam in quel periodo cruciale della storia è vera, così come anche l’occupazione nazista e la resistenza silenziosa, tanto che Monica Hesse lo dichiara in una nota ben dettagliata a fine libro.
La maestria della Hesse sta nell’unire ciò che è stato reale con ciò che è finzione, ossia collocare i suoi personaggi all’interno di un contesto ben preciso e amalgamare il tutto facendo uscir fuori una storia verosimile che è a parer mio è ben strutturata.
Inoltre l’empatia che si instaura con i diversi personaggi, in primis con Hanneke, fa si che il coinvolgimento del lettore sia facile e a 360°.
La ragazza con la bicicletta rossa è un romanzo di estrema e rara bellezza in cui Monica Hesse affronta temi toccanti e dolorosi attraverso gli occhi di una ragazza e al suo grande coraggio.
Claudia Capone