
Autore: Daniel Silva
Pubblicato da HarperCollins Italia - Gennaio 2020
Pagine: 400 - Genere: Spionaggio
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
ISBN: 9788869055355

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
🎬 La video recensione su Youtube
«Stai cercando di evitare che il nostro tragico eroe si distrugga con le sue mani.»
«Forse dovrei lasciare che lo faccia.»
«Sei un restauratore Gabriel. Tu ripari le cose.»
Dal BlackBerry proveniva ancora il ticchettio della misbaha. «Khalid mi ha sempre detto che sarebbe successo qualcosa del genere. Sapeva che avrebbero cercato di distruggerlo. Diceva che sarebbe stato qualcuno di molto vicino a lui. Un membro della sua famiglia.»

Era un’esile ragazzina di dodici anni, bellissima, con profondi occhi castani e capelli neri come le piume di un corvo…La ragazza nuova…indossava esclusivamente costosi capi di lana scozzese, il genere di vestiti che si vedono nelle vetrine di Burberry. Portava i libri in una borsa di pelle, non in uno zainetto di nylon, e metteva delle ballerine di vernice sempre lucide. Era una ragazza perbene e riservata. Eppure in lei c’era anche qualcos’altro…Era fatta di un’altra pasta. Era regale. Si, quella era a parola giusta. Regale…
Beatrice Kenton, professoressa di lettere dell’International School di Ginevra, capisce subito che nella ragazza che si trova da un giorno all’altro seduta tra i banchi della sua classe c’è qualcosa di più di quello che viene detto. Troppe guardie del corpo al suo seguito, troppo silenzio intorno alla sua vita, troppa la distanza tra lei e tutti gli altri ragazzi che la circondano. E non si sbaglia perché sarà proprio intorno alla figura di questa ragazza, che si fa chiamare Jihan Tantawi, che si intrecciano tutta una serie di avvenimenti che porteranno a un passaggio di potere nella dinastia saudita. Il vero nome della ragazza misteriosa è Reema ed è nientemeno che la figlia del principe ereditario Khalid bin Mohammed bin Abdulaziz Al Saud. Prendendo le redini del regno Khalid da vita, in Arabia Saudita, a tutta una serie di riforme religiose, mal viste dagli estremisti islamici che fino ad allora avevano svolto un ruolo di primo piano nel Paese, per potersi avvicinare all’America e agli altri stati europei che vedono in lui un interlocutore illuminato. Ma il loro giudizio inizialmente positivo viene ribaltato quando il principe, per poter imporre il suo dominio, non esita a imprigionare i suoi oppositori o ad ucciderli. In questo clima molto controverso si svolge la parte iniziale della storia. Reema viene rapita e, come termine del suo rilascio, viene chiesta l’abdicazione dello stesso Khalid. Per riuscire a salvare la figlia e anche il suo trono il principe si rivolge nientemeno che al direttore generale dei servizi segreti israeliani: Gabriel Allon. In compagnia di Sarah Bancroft, ex agente della CIA, e di altri suoi fedelissimi Allon si troverà in un primo momento ad inseguire per mezza Europa le tracce lasciate dai rapitori di Reema, e, in seguito, a trovare il modo di riportare sul trono il principe saudita costretto ad abdicare per salvare la ragazza.
Da Israele alla Francia, dall’Arabia Saudita alla Svizzera, da Mosca a Londra i nostri protagonisti si troveranno costantemente in moto, in bilico tra equilibri politici instabili, strumenti a volte ignari di giochi di potere del tutto incuranti dell’importanza della vita umana, in un clima sempre teso nel quale fare un passo falso significa mettere un piede nella fossa. Riusciranno nella loro impresa?
Approfondimento
Thriller ben strutturato e ricco di azione dove non mancano i colpi di scena. Per scriverlo Daniel Silva si è ispirato a una storia vera, quella del principe saudita Mohammed bin Salman che aveva promosso una crociata per introdurre radicali cambiamenti nel suo Paese e in tutto il Medio Oriente. Nonostante i personaggi siano inventati e la maggior parte delle ambientazioni siano frutto della fantasia dell’autore, non pochi sono gli elementi collegabili al contesto politico e sociale contemporaneo. Un po’ difficile addentrarsi per bene nella storia raccontata se non si ha almeno un’infarinatura generale dei diversi meccanismi che regolano gli stati mediorientali e le potenze europee che cercano di contendersi il potere in quella zona del mondo. Personalmente ho dovuto informarmi per cercare di capire meglio le dinamiche alla base delle vicende, ma sicuramente gli appassionati del genere non si troveranno come me a sguazzare in acque sconosciute.
Ho apprezzato particolarmente la descrizione che viene fatta dei personaggi. Nonostante il ritmo spesso serrato della storia, Daniel Silva non si dimentica di delineare il carattere dei protagonisti del romanzo facendoci capire che, anche dove sembra che non ci sia spazio per i sentimenti, nascosto sotto le apparenze ancora qualcosa resiste. A tal proposito mi è piaciuto tantissimo il ritratto del principe saudita che muta col mutare degli eventi esattamente come cambia nella vita reale il modo di fare e di pensare di chi si trova a dover affrontare momenti difficili.
Gabriel rimase per tutto il tempo al fianco di Khalid. Non aveva mai creduto nella favoletta di KBM grande riformatore del mondo arabo, ma di fronte alla terribile scelta di perdere il trono o la figlia, Khalid si era comportato da essere umano, anziché da tiranno viziato e straricco, dominato da una sete di potere senza limiti. C’era ancora speranza per lui, pensò Gabriel, anche se Khalid non se ne rendeva conto.
Mi è piaciuta particolarmente anche l’idea che persone completamente diverse, definitesi nemiche fino a pochi giorni prima, riescano a comprendersi, ad aiutarsi, a immedesimarsi l’uno nel dolore dell’altro, a dimostrazione che non si ha bisogno di parlare la stessa lingua, di vivere nello stesso Paese, di avere lo stesso credo religioso per far si che gli uomini possano considerarsi fratelli, ma basta capire che tutti abbiamo un cuore che batte allo stesso modo. Se si riuscisse sempre ad ascoltarlo forse tante tragedie verrebbero evitate.
Gabriel Allon
Protagonista dei romanzi di Daniel Silva, è un agente segreto israeliano nato da genitori ebrei sopravvissuti all’Olocausto. Conosce bene parecchie lingue. Studia pittura all’Accademia di belle arti di Gerusalemme e proprio in quel periodo, 1972, viene ingaggiato da Shamron per unirsi ai servizi segreti israeliani. Partecipa ad una missione per vendicare l’assassinio della delegazione israeliana alle Olimpiadi di Monaco e per tre anni segue e uccide per mezza Europa i membri di Settembre Nero, organizzazione per la liberazione della Palestina. Finita questa lunga parentesi della sua vita si ritira a Venezia per studiare restauro. Riprende a lavorare per l’Ufficio (agenzia di intelligence israeliana) utilizzando questa professione come copertura. Successivamente assumerà il ruolo di Direttore Generale dei Servizi Segreti Israeliani
Mentre è in missione a Vienna la sua auto esplode uccidendo suo figlio e ferendo gravemente sua moglie che finisce ricoverata in un ospedale psichiatrico. Si risposa con una sua collega dalla quale avrà altri due figli.
Aira Ria