
Pubblicato da Giunti - Maggio 2016
Pagine: 306 - Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: A

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Si può decidere che la solitudine non debba essere un male necessario, una gabbia entro cui rassegnarsi ad aspettare la fine, ma che, anche se avanti con gli anni, è possibile concedersi un’altra possibilità, coltivare un altro sogno?

Due sono i protagonisti di L’amore a due passi di Catena Fiorello: Orlando Giglio e Marilena Moretti, entrambi vedovi, ultrasessantenni, che hanno per compagnia la solitudine.
Orlando, direttore di banca in pensione, aveva lavorato sempre con zelo e impegno senza sottrarsi un giorno alle sue responsabilità. Lavorare, trovare una brava donna da sposare, mettere al mondo dei figli per garantirsi la continuità. Orgoglioso, si vantava di essere un uomo tutto d’un pezzo, affidabile anche se un po’ orso e all’antica, ma profondamente onesto. Era rimasto vedovo in seguito all’improvvisa morte della moglie per un brutto male. Un solo figlio, Piero, avvocato civilista a Milano, sposato con una irlandese dalla quale aveva avuto Julio. Abitava in un attico al quinto piano di un condominio a nord di Roma.
Due piani più sotto, nello stesso condominio, Marilena, vedova di Giuseppe Moretti, medico, morto dopo un’agonia di più di un mese. Due figli, Alessandro, quarantaquattro anni, medico, separato; Domiziana, quarantadue anni, restauratrice di mobili antichi, sposata con Fausto, uomo triste e noioso.
Come trascorreva il suo tempo Marilena? Mattine e pomeriggi interrotti da una telefonata dei figli, la visita di un’amica, un film in TV, un libro e poi cos’altro? Il silenzio con cui si era ritrovata a fare i conti all’improvviso.
Anche per Orlando era lo stesso tran tran: quattro passi fino all’edicola, chiacchiere con l’edicolante, una sosta sulle panchine in piazza con amici pensionati come lui, la spesa al supermercato, un po’ di TV, una telefonata con il figlio e poi? Quintali di solitudine e silenzio.
Da un po’ di tempo, però, aveva notato la signora Marilena, due piani sotto di lui, bella donna, discreta ed elegante, che lui cercava di incrociare per mostrarsi gentile e galante nella speranza che si interessasse a lui. Lei fingeva disinteresse, ma si chiedeva il perché di tutte quelle attenzioni.
Era estate, e il condominio ad agosto diventava un cimitero per vivi: tutti in vacanza, anche il portiere. Orlando e Marilena erano gli unici rimasti in città senza una meta o una vacanza programmata: lui, che avrebbe dovuto trascorrere qualche settimana con il figlio e il nipote in Sicilia si era sentito annullare l’impegno; lei, non era riuscita a coinvolgere l’amica Tonina, sua compagna di viaggi, e aveva deciso di rinunciare alla vacanza.
Ma… galeotto fu l’allarme! E sì, perché per due notti di seguito, l’allarme che Marilena aveva fatto installare in casa, all’improvviso, si era messo a suonare, facendo sussultare un po’ tutti nel vicinato, ma soprattutto il buon Orlando che si era precipitato al terzo piano, e protettivamente aveva atteso con Marilena che il tecnico riparasse il guasto.
Queste due occasioni di incontri ravvicinati tra Marilena e Orlando danno a lui l’opportunità di farsi apprezzare e di iniziare una frequentazione che lo induce a proporle, dopo un po’, un viaggio nel Salento.
Partono alla scoperta delle bellissime località pugliesi. A Lecce, l’hotel offre un’ampia suite, due letti separati, un terrazzino dal quale godersi la splendida facciata della Chiesa di Santa Chiara. Ogni giorno si avventurano alla scoperta di chiese, castelli, spiagge: Il Duomo, la basilica di Santa Croce, Palazzo Adorno, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, la piazza Sant’Oronzo. Il Salento si rivela un pezzo di Paradiso. Il Castello di Acaya, raggiunto con un’auto presa a noleggio, Galatina, la Spiaggia di Roca con la grotta della Poesia oltre al tour culinario, alle feste di paese, ai canti popolari che rendono quei luoghi pieni di profonda spiritualità. Alla coinvolgente taranta!
Ma la scoperta più grande è l’amore che entrambi sentivano di provare per l’altro, l’amore che li rende felici, bugiardi nei confronti dei rispettivi figli, complici e di nuovo pronti a ricominciare più forti di prima.
Approfondimento
L’amore a due passi è un romanzo sentimentale, piacevole da leggere. Con una scrittura chiara, semplice, pulita, Catena Fiorello affronta, evitando i toni drammatici, la routine di chi all’improvviso, in tarda età, resta solo. Racconta che è data un’altra possibilità, che ci si può liberare dalla gabbia dorata della sicurezza economica che più di tutto convince a stare soli, che bisogna provare a guardarsi intorno per riuscire a sentirsi ancora vivi. Ri-amare consente di ri-vivere.
Ma l’aspetto più affascinante del romanzo è l’amore che l’autrice nutre per il Salento, il racconto magico e coinvolgente dei luoghi, ricchi di fascino e di storia, degli abitanti pieni di umanità e di orgoglio per la propria terra, dei piatti tipici, descritti tanto dettagliatamente da suscitare l’acquolina in bocca, le atmosfere magiche, i colori caldi, le chiassose e affollate feste patronali. E la taranta, ballo pieno della spiritualità dei luoghi e degli abitanti. La spiritualità della storia dell’incantevole Puglia.
L’amore a due passi è un romanzo che trasmette voglia di vivere, di viaggiare e di innamorarsi.