
Autore: Francesca Segal
Pubblicato da Bollati Boringhieri - 2017
Pagine: 361 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Rilegato
Collana: varianti
Due splendidi genitori si innamorano perdutamente, ma Julie e James non hanno fatto i conti con i due figli adolescenti e la nuova situazione da famiglia allargata difficile da gestire.

“Il cordone che le univa era stato reciso ma la figlia le pulsava nelle vene e le riempiva il cuore. Avrebbe avuto una vita piena di bellezza, le aveva promesso – una simile perfezione non meritava niente di meno. Che arroganza! Le attenzioni non sarebbero bastate a tenere lontana la figlia dai germi, dalle cadute, dai bulletti al parco giochi, dalle allergie o dai litigi con le amiche, dagli insegnanti che la consideravano distratta o irascibile, che non riuscivano a vedere il suo talento e il suo fascino straordinari. ”
Julie è una vedova insegnante di musica, James un bel cinquantenne divorziato che vuole imparare a suonare il piano. Scatta l’amore tra i due, inaspettato e bellissimo, tutto fila liscio fino a quando vanno a vivere insieme e con loro i rispettivi figli: Gwen, artista e ribelle e Nathan giovane esuberante e ambizioso. All’inizio la prospettiva di una vita comune è difficile, molti gli screzi e le incomprensioni soprattutto tra i due ragazzi, poi anche loro scoprono una attrazione reciproca con conseguenze inaspettate.
All’interno della casa, della vicinanza con gli altri della famiglia, assistiamo all’evolversi di una relazione difficile in cui due genitori cercano la felicità tra loro, ma non possono evitare di essere egoisti nei confronti dei propri figli. Julia in particolar modo non può evitare di difendere la figlia, di vederla crescere e cambiare così in fretta, di volerle stare vicina nonostante Gwen sia ormai grande abbastanza per le sue decisioni. James invece cerca per il figlio Nathan il miglior percorso di studi, la migliore carriera professionale, la felicità è trovare un buon impiego e realizzarsi. Julia invece non è di questo parere, ha grandi prospettive per sua figlia ma la carriera non è al primo posto della vita specialmente quando le relazioni affettive hanno bisogno di essere affrontate. Come dice la nonna di Gwen “anche i fisici possono essere felici” e quindi nell’età che passa inesorabile tutti i protagonisti rimangono ancorati alla fase adolescenziale dove ci si fanno mille domande, dove i dubbi sono più delle certezze, dove quello che succede non è quasi mai quello che ci si aspetta. Forse l’età ingrata del titolo appartiene a tutti loro: Julie non riesce a vivere appieno la sua nuova relazione sentendosi in debito come madre, James non si sente abbastanza capito come padre dalla sua compagna, Gwen ha problemi con la madre e con la sua prima relazione, Nathan sembra accettare la sua età ma poi si ubriaca con gli amici. Nemmeno i nonni sembrano aver trovato quiete nella loro età avanzata: il passato ritorna e ad un certo punto bisogna farci i conti e decidere una strada da percorrere. L’età ingrata appartiene a ciascuno di noi che ogni giorno deve fare i conti con relazioni difficili, famiglia, studi, incidenti di percorso e fragilità umane che contraddistinguono tutte le stagioni della vita. Si arriva alla fine della lettura con la percezione precisa dei pensieri dei due protagonisti, di quello che potrebbe essere ed invece non è. Forse l’età ingrata non è solo quella dei figli, anzi.
Approfondimento
Dopo aver letto la trama, non ero molto curiosa di leggere questo libro, in realtà è stata una piacevole scoperta. Nonostante la storia non contenga molti avvenimenti, tutto si basa sui legami famigliari e sui pensieri reciproci di ogni personaggio. Ogni capitolo è un punto di vista diverso, il narratore esprime con semplicità concetti molto difficili dal punto di vista psicologico: riesce a catturare l’animo materno di Julie e anche il lettore viene coinvolto nelle sue preoccupazioni nei confronti della figlia e così accade per ogni personaggio. E’ una rivelazione centellinata, puntuale, non annoia e viene intramezzata da dialoghi spiritosi e quotidiani nella vita di ognuno di noi, dai quali non trapelano le preoccupazioni urgenti che esploderanno nel corso della narrazione.
L’autrice riesce a ricostruire abilmente personaggi e situazioni moderne con una buona tecnica narrativa, capace di inglobare il lettore fino alle ultime pagine.
Gloria Rubino
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