
Autore: John Grisham
Pubblicato da Mondadori - Novembre 2016
Pagine: 332 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Omnibus

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Subire un’ingiustizia è una sofferenza “al quadrato”, una sofferenza due volte incomprensibile, perché soffrire fa sempre male, è sempre doloroso, e perché non trovare alla sofferenza stessa, un minimo di motivazione comprensibile, è ancor più devastante. Soffro, e in più so che c’è qualcuno steso al sole sulla sua barca, che mi fa’ scientemente soffrire.

Siamo in Florida, John Grisham ci porta in luoghi favolosi, che richiamano mondanità, denaro, donne e uomini favolosi, divertimento sfrenato, bella vita. Ma sappiamo bene, da moltissimo tempo, che John si occupa di giustizia, di giustizia non rispettata, e perché no, anche di giustizia deviata.
Questo è il tema principe dell’avventura de L’informatore, perché di una vera e propria avventura si tratta, nella quale vengono coinvolti Lacy e Hugo, in primis, e a seguire numerosi altri personaggi, ognuno con un ruolo ben preciso, tutti molto coinvolti in questo intrigo a cui risulta davvero difficile dare una definizione: politico, finanziario, legale? Tutti, troppi sono coinvolti, e così legati a doppio filo che metteranno in luca un altro tema molto forte, di cui più avanti dirò.
Lacy a Hugo, a partire da una segnalazione anonima, ma sufficientemente attendibile, si mettono sulle tracce di un giudice, tale Mc Dover, che pur nota alle masse, professionalmente ineccepibile, e più volte riconfermata nel suo ruolo, nasconde abilmente una personalità criminale impensabile. La questione si rivela immediatamente molto complessa, per due motivi essenziali: il primo è costituito dal fatto che l’intera vicenda si intreccia con la vita di una particolarissima comunità di indiani, i Tappacola, che vivono in uno Stato dentro lo Stato, con leggi proprie, usi e costumi intoccabili, un’economia di fatto a circolo chiuso dove tutti stanno più che bene; il secondo motivo è invece dato dal velo di grande spessore che copre tutto quanto stanno cercando di capire quelli che inizialmente saranno i protagonisti dell’indagine. La denuncia ricevuta come già detto è anonima, ma il denunciante poi si manifesta, e solo per dire che dietro a lui ci sono altre due persone di cui non può per ora rivelare l’identità.
“Dov’è la corruzione ? chiese Lacy.
“Dappertutto…”
Lacy e Hugo sono due buoni, sono simpatici, ma sono anche gasatissimi, loro abituati generalmente a indagare su giudici immersi in scartoffie che non fanno girare per il verso giusto, qui si rendono conto dopo i primi incontri con l’informatore, che si fa sul serio. Il giudice Mc Dover deve averla combinata davvero grossa, tanto che all’inizio decidono di non coinvolgere nemmeno l’FBI. Tengono tutto per loro, per la CDG Commissione Disciplinare Giudiziaria. Ci sarà tempo per coinvolgere l’FBI.
Non ci vuole molto perché la storia acceleri, e acceleri così forte che un Suv rubato si schianti frontalmente con l’auto dove ci sono Lacy e Hugo. Le scintille generate da questo devastate impatto accendono tutto ciò che può fare luce. È evidente che non è successo per caso, per una banale ubriacatura, o distrazione. Anzi. Non è più concesso alcun tipo di distrazione. Ora è tempo di andare davvero a fondo, e da qui in poi sarà tutta in discesa a folle velocità. L’FBI si unisce alla già folta schiera di attori in campo e mai così eccitante sarà la domanda che ogni lettore si porrà a questo punto: “Chi vincerà, indiani o cow-boys ?”
Approfondimento
Le storie firmate Grisham ti rendono sempre protagonista e non ti lasciano libero di fare lo spettatore. Inizi, prosegui e non puoi più tornare indietro. Nemmeno mollare tutto. Ti convinci di avere un ruolo anche tu nella storia, vorresti suggerire qualcosa a uno o due personaggi, avvisarli per tempo che c’è un pericolo, suggerire un modo diverso di orientare le indagini, ma non si può. Quindi soffri, e il libro ti si attacca addosso. Niente fatti eclatanti, niente disastri biblici, ma fatti che invadono comunque con potenza le giornate.
Aggiungo un particolare secondo me significativo per un lavoro di Grisham, che normalmente si occupa di intrattenere i suoi lettori con storie avvincenti, in grado di concederci del meritato svago. Ecco. Con L’informatore il nostro amico John ci fa anche molto riflettere se prestiamo la giusta attenzione. C’è a mio parere un tema spinoso, per certi versi nascosto, ma nemmeno così difficile da individuare. Un tema molto attuale, purtroppo. Se vorrete, se lo troverete, dopo averlo letto ne potremo parlare. Intanto divertitevi. Buon viaggio in Florida con John Grisham e L’informatore.
Claudio Della Pietà
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