
Autore: Robert Seethaler
Pubblicato da Neri Pozza - Ottobre 2021
Pagine: 144 - Genere: Narrativa, Narrativa tedesca
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Bloom
ISBN: 9788854522299
ASIN: B09JF2LW35

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Nella primavera del 1910, Gustav Mahler, celeberrimo direttore d'orchestra, intraprende un viaggio dagli Stati Uniti verso l'Europa a bordo della nave Amerika. La sua però è una traversata particolare, in quanto le precarie condizioni di salute lo stanno ormai portando a pochi passi dalla morte. Assistito dalla moglie, che lo ha però lasciato per un altro uomo, Gustav Mahler evoca delle toccanti riflessioni che rappresentano il bilancio, introspettivo e filosofico, di un uomo ormai giunto sul punto del trapasso.

«Che tipo di musica fa lei? Mi può raccontare qualcosa?».
«No. Non si può parlare della musica, non esiste nessuna lingua per farlo. Se la musica si lascia descrivere, non è buona musica».
L’ultimo movimento, di Robert Seethaler, rappresenta, per molti addetti ai lavori, uno dei più grandi romanzi della letteratura tedesca. Il protagonista, Gustav Mahler, è un famoso direttore di orchestra apprezzato in tutto il mondo, il quale racconta la sua vita in modo particolarmente commovente e poetico. E così, sulla Nave che lo porta verso l’Europa, confortato dalla compagnia della moglie e della figlia, assistiamo a tutta la complessità e emotiva di un uomo ormai in fin di vita. Nei flash-back che seguono il filo della narrazione, Gustav ripercorre le sfumature della sua storia, privata e professionale, rileggendola in una chiave filosofica ricca di insegnamenti e riflessioni personali.
Lo stile comunicativo scelto dall’autore è particolarmente avvolgente, tanto che leggendolo si ha l’impressione di essere cullati dallo stesso mare solcato dal protagonista. Possiamo dire che questo libro compensa con grande coinvolgimento emotivo ciò che in realtà manca in quanto ad azione e dinamismo, ma del resto il genere letterario non lo richiede, quindi non aspettiamoci particolari colpi di scena. È uno di quei romanzi che aiutano a pensare, in quanto fa riflettere sulla mutevolezza dell’esistenza e su come, per sua stessa natura, essa si riveli instabile e precaria.
Ad accentuare questo contesto di disequilibrio c’è il contrasto giocato dalla fama di Gustav, a sottolineare come il successo avuto in vita sia stato vano, di fronte ad una sorte beffarda ed ineluttabile. In questo quadro in cui ogni cosa assume una dimensione relativa, Gustav cerca di dare un senso alla sua esistenza interrogandosi su cosa rimanga di importante, su cosa conti davvero, accompagnando i suoi pensieri alla vista del mare che si estende dinanzi a lui.
A tal proposito, possiamo dire che la scelta del tipo di ambientazione e il modo in cui è descritta rappresenta un vero e proprio colpo da maestro dell’Autore, il quale, come già accennato in precedenza, compensa con abili espedienti narrativi il ritmo sostanzialmente statico del romanzo, perlomeno a mio soggettivo parere. Proseguendo verso il finale, saremo spinti in un vortice di emozioni che ci regalerà un’esperienza particolarmente introspettiva e toccante. La trovo una lettura in special modo adatta agli amanti del romanzo psicologico. Per tutti gli altri si rivelerà comunque una piacevole scoperta.
Approfondimento
Non c’è nessun’altra, pensò. Lei è la mia felicità. Non so se anch’io sono la sua, ma in ogni caso lei è la mia. Non so se me la sia meritata. Si può non meritare l’amore. Ma guardala. La sua spalla, simile a una cima innevata. E la fronte. E la bocca. E quel punto là. Come vorrei poter vedere i suoi sogni, pensò. Ma probabilmente è meglio così. Non si dovrebbe sapere tutto.
Trovo che i punti salienti de L’ultimo movimento siano esplicitati dal libro stesso. A mio avviso infatti, non ci sono elementi che spiccano più di altri, per quanto riguarda la considerazione degli aspetti in evidenza. Il precorso di lettura assomiglia molto ad una sinfonia, in cui a restituire il senso della Storia è l’armonia dell’insieme.
In virtù del tema trattato, in cui prevale in maniera piuttosto ovvia quello del fine vita, ognuno di noi può sperimentare un’esperienza di lettura immersiva, ove gli interrogativi posti dal protagonista “diventano” anche i nostri. Infatti, soprattutto riuscendo a stabilire la giusta connessione con le sofferenze di Gustav, che come vedremo meglio nel racconto non lo riguardano soltanto nella sfera fisica, ma anche sentimentale, potremmo arrivare a definire questo Romanzo un “libro specchio”, in cui non solo saremo invitati a riflettere sulla caducità delle nostre esistenze, ma anche indotti a credere che, nonostante tutto, è possibile trovare il significato ultimo dell’esistenza in tutto ciò che decidiamo possa conferirle valore.