
Pubblicato da Minimum Fax - Marzo 2025
Pagine: 245 - Genere: Narrativa, Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Nichel
ISBN: 9788833896014
ASIN: B0DZJ5PJ34

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Paolo Rasura, ex sognatore e pittore mancato, torna nel suo paese natale nel 1967 per il funerale di Filippu, lo scultore che gli aveva acceso l’amore per l’arte. Ormai trentenne e disilluso, Paolo si confronta con un passato frammentato e un presente che non sente più suo. A ridare vita alle opere di Filippu è un gruppo di ragazzini guidati dalla determinata Francesca, decisi a salvare il Giardino dalle ruspe. Tra ricordi, rimpianti e nuove lotte, Veronica Galletta racconta una Sicilia sospesa tra passato e futuro. Un romanzo denso di poesia, memoria e resistenza.

Il paese cambia, ma per chi se ne va è sempre uguale. Ogni volta ricomincia dallo stesso momento.
Paolo Rasura ha lasciato il suo paese natale, Santafarra, per frequentare l’Accademia di Belle Arti. Ora, all’età di trent’anni, vive a Palermo con la moglie e i due figli e fa il pittore di carretti, ma non si sente soddisfatto. Il 27 dicembre del 1967, Paolo torna a Santafarra per il funerale di un suo caro amico, Filippu, colui che gli ha trasmesso l’amore per l’arte. La sua città natale è molto cambiata e si sta aprendo alla modernità con la realizzazione di grandi opere pubbliche che nascondono grandi speculazioni edilizie e traffici loschi. Il famoso Giardino delle teste parlanti, costruito dall’artista deceduto rischia di essere smantellato una volta per tutte per consentire la realizzazione di un’autostrada. Quando si rende conto di quello che sta per succedere, Paolo si sente ancora più spaesato perché è consapevole che rischia di perdere tutto il suo passato e di non riuscire più a ritrovare sé stesso. Deve lottare duramente, ma non è da solo.
A difendere il Giardino c’è anche una banda di ragazzini capeggiati dalla piccola Francesca. Perché i giovani sentono ancora le necessità di combattere per qualcosa in cui credono davvero e forse è giunto anche per Paolo il momento di farlo e di rendersi conto quali sono le cose veramente importanti.
Malotempo è un racconto che può essere visto come una critica alla società moderna che, in nome del tanto decantato progresso, è disposta a sacrificare tutto e tutti, talvolta con conseguenze che a lungo termine possono rivelarsi disastrose. È anche una sorta di viaggio che il protagonista Paolo compie alla ricerca del suo vero essere cercando di ricomporre i pezzi di un passato che rischia di sfuggirgli dalle mani. Una narrazione lenta e a tratti angosciante. Si giunge alla fine stremati e con l’amaro in bocca.
Approfondimento
Veronica Galletta ci racconta ancora Santafarra (dopo il suo precedente romanzo Pelleossa), presentandoci un luogo segnato dal tempo e dall’incessante ricerca di un progresso che si è rivelato disastroso fino al terremoto del 1968 (in Sicilia).
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