
Autore: Clive Cussler, Dirk Cussler
Pubblicato da Longanesi - Gennaio 2019
Pagine: 432 - Genere: Avventura
Formato disponibile: Cartonato, eBook
Collana: I maestri dell'avventura

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Una nuova avventura per il direttore della Numa, Dirk Pitt, e il suo braccio destro Al Giordino. Imbarcati sulla Macedonia alla ricerca di un relitto ottomano sprofondato nel Mar Nero, i due protagonisti si ritroveranno a far fronte a innumerevoli avventure. Tutto ha inizio con una richiesta d’aiuto da parte di un mercantile il cui intero equipaggio risulta deceduto in circostanze misteriose.

Anno del Signore 1917. L’Europa è sconquassata dalla Grande Guerra. In questa cornice di fuochi, granate e morte ha inizio il racconto di Missione Odessa che, come un filo di Arianna, tiene uniti gli avvenimenti che si dipanano lungo tutto l’intreccio della Storia. Durante questi anni tumultuosi, innumerevoli veicoli saranno destinati all’oblio dell’immenso mare. Dirk Pitt, fondatore e direttore della NUMA, ha come unica missione di vita riportare alla memoria i numerosi pezzi di questo puzzle marino.
Pitt sorrise e lasciò la plancia. Era come se, nel corso degli anni, avesse sviluppato la capacità di trovare guai intorno a sé. O forse erano i guai a trovare lui.
Ha così inizio l’intera vicenda; un messaggio di aiuto proveniente da un mercantile battente bandiera rumena sarà la premessa per una serie di avventure al limite della sopravvivenza. Il protagonista accompagnato dal suo inseparabile amico, Al Giordino, si trova a bordo della Macedonia, una nave oceanografica appartenente alla NUMA, il cui compito è quello di scovare un relitto ottomano negli abissi del Mar Nero. Ed è proprio durante queste ricerche che gli americani ricevono la richiesta di soccorso proveniente da una nave distante solo poche miglia dalla loro imbarcazione. Il mayday viene subito accolto sul ponte della Macedonia e in breve tempo Pitt e Giordino si ritrovano sulla plancia della Crimean Star.
Davanti a loro non poteva manifestarsi scenario peggiore: l’intero equipaggio risulta privo di vita e cosa ancora più sconvolgente, senza nessun apparente motivo; unico tassello fuori posto è un forte odore di zolfo che aleggia all’interno di tutta la struttura. I due fanno giusto in tempo a portare in salvo il solo superstite che la poppa della nave viene squarciata da una violenta esplosione, inabissandola per sempre. Iniziano così i numerosissimi colpi di scena che caratterizzano Missione Odessa, l’ultimo romanzo di Clive Cussler. Una vicenda che vede gli intrepidi protagonisti immischiati in un qualcosa, questa volta, più grande anche di loro. Tra navi russe, accordi segreti con la Gran Bretagna, lingotti d’oro e paura di attacchi nucleari il racconto prende forma trasportando il lettore in un mondo pericoloso in cui presente e passato coesistono tra di loro.
Missione Odessa è indubbiamente un libro dedicato agli amanti dei romanzi di avventura il cui unico scopo è quello di immergersi totalmente nelle vicende, piene di imprevisti, dei protagonisti che animano le pagine del racconto. Dirk Pitt e Al Giordino hanno la capacità di trovarsi nel posto sbagliato al momento giusto evitando qualsiasi azione revanscista messa in atto da un ricco imprenditore olandese, costruttore di droni all’avanguardia, pronto a tutto pur di vendicare la disgrazia di cui è stato vittima. Vendetta e morte si fondono tra di loro e danno vita alla storia che ripercorre i punti salienti recenti e meno recenti del nostro Vecchio Continente. Fa da sfondo all’intero romanzo un fatto attualissimo che poco ha smosso le nostre coscienze europee: l’invasione russa nei territori della Crimea. Sempre in auge, inoltre, la paura che ormai da quasi un secolo pervade l’uomo moderno: il terrore di un attacco nucleare.
Muovendo i timori di ognuno di noi, come un abile burattinaio, Cussler riesce a farci immergere in un racconto non solo plausibile ai giorni nostri, ma neanche troppo distante da quello che potrebbe accadere in un futuro prossimo.
Approfondimento
L’ultimo libro del vegliardo Clive Cussler non smette di stupirci. Alla veneranda età di 88 anni continua a scrivere romanzi immaginifici che prendono spunto dalle sue vicende personali. L’autore infatti è il vero fondatore della NUMA e nel corso degli anni si è impegnato nella riscoperta e nello studio di antichi relitti sommersi. Fantasia e realtà, dunque, continuano a essere indissolubili nelle storie dell’avventuroso romanziere che, sebbene abbia spiccate capacità narrative, mi delude sotto molti punti di vista.
I suoi libri sono troppo affastellati da termini tecnici riguardanti il gergo marinaresco: più che leggere un romanzo avevo l’impressione di essermi imbattuta in un portolano destinato a un pubblico molto più ristretto caratterizzato, essenzialmente, da soli lupi di mare. La scrittura è forzata e, anche se alcune scene risultano riccamente provviste di pathos, il narratore fa perdere loro importanza e significato aggiungendo dettagli e descrizioni veramente inutili per lo svolgimento delle vicende.
Narrativa, dunque, buona ma preda di virtuosismi superflui che spesso distraggono anche il lettore più accanito di romanzi d’avventura cresciuto con James Bond sotto il cuscino. Dialoghi infantili e spesso incomprensibili, non nego di aver dovuto leggere più volte la stessa frase per cercare di trovare un significato, ai miei occhi profani, incomprensibile. Questa volta ho veramente faticato a trovare uno spiraglio di luce poiché, a mio avviso, anche i libri meno belli meritano di avere degli ammiratori. Io purtroppo non posso annoverarmi tra questi, ma sono certa che Missione Odessa lo troverà in mezzo a voi.
Benedetta Basso