
Autore: Daria Bignardi
Pubblicato da Mondadori - Novembre 2020
Pagine: 168 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: Scrittori italiani e stranieri
ISBN: 9788804719847
ASIN: B08L9MT9MR

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Da quando è stata lasciata dal marito, improvvisamente e senza spiegazioni, Galla passa le giornate sul divano a fissare la magnolia grandiflora del cortile, fantasticando di buttarsi dal balcone per sfuggire a un dolore insopportabile di cui si attribuisce ogni colpa. Esce di casa solo per vedere la psicanalista Anna Del Fante o per andare in carcere, dove canta come volontaria in un coro di detenuti. Durante il primo viaggio da sola, a Monaco di Baviera, entra per caso in un museo dove è allestita la mostra della pittrice tedesca Gabriele Münter e le sue opere la ipnotizzano. Da quel momento la voce di Gabriele entra nella vita di Galla e mentre il dialogo tra le due si fa sempre più animato, la strada di Galla incrocia quella di altri due pazienti di Anna Del Fante: Bianca, un'adolescente che non riesce più ad andare a scuola, e Nicola, seduttore compulsivo e vittima di attacchi di panico. Le imprevedibili conseguenze di questo incontro potrebbero cambiare le vite di tutti e tre.

Non avevo mai guardato la faccenda da questo punto di vista, che le persone molto diverse litighino di più ma si scambino tanto, e che l’amore rimanga anche quando non si vede più.
Dopo vent’anni insieme, Galla, ex fotomodella ancora bella se solo si prendesse un po’ più cura di sé, viene improvvisamente lasciata da suo marito Doug, senza una ragione, senza un perchè, senza un logorante periodo di crisi, così semplicemente l’amore che c’era prima ora non c’è più, e al suo posto c’è una solitudine enorme e divorante, un vuoto che non si può riempire con nulla. O meglio, al posto della vita rassicurante di prima, Galla trova le sedute di psicanalisi da Anna Del Fante e, soprattutto, trova una voce, insistente, irritante, rognosa, petulante.. La voce di Gabriele Münter, una pittrice nota soprattutto per essere stata per diversi anni compagna del più celebre Kandinskij.
Gabriele la capisce molto bene, la sua storia d’amore con Kandinskij è stata intensa e travagliata ed anche lei è stata infine abbandonata dall’amato che era tornato da Nina, la moglie russa; ma lei dice a galla ciò che ella stessa non riesce a dirsi, la sprona, la mette davanti al suo dolore, è impietosa, è dura come una pioggia gelata, scardina le nicchie di sofferenza entro cui Galla tenta di chiudersi, spezza i cardini rassicuranti del suo dolore e piano piano la riporta in vita, la costringe di nuovo a vivere, a reinventare se stessa, a contare e puntare solo su se stessa.
Non è solo la voce impertinente di Gabriele a salvare Galla, ma anche e soprattutto l’incontro fortuito con altre due anime spezzate, Bianca e Nicola, due pazienti come lei dello dottoressa Del Fante. Quando la dottoressa viene colta da un malore improvviso, i tre pazienti si incontrano, si parlano, si affacciano l’uno alla vita degli altri e da quel momento iniziano a frequentarsi, incrociando le loro vite e le loro storie e, inconsapevolmente, si danno l’un l’altro quell’ancora di salvezza per uscire dei marosi di un dolore cosi tenace da non poter essere attutito con nulla, se non la presenza e le parole di chi quel dolore lo sente proprio come te.
Oggi faccio azzurro è un romanzo di dolore e sul dolore, ma è anche un inno alla vita e ai suoi colori, all’azzurro, al rosso, al giallo; alla vita rinata e ritrovata proprio attraverso la solitudine e il dolore, che anche quando sembra non lasciare spazio a nulla di positivo se non alla colpa verso se stessi, diventa paradossalmente volano e calamita verso chi quel dolore lo conosce e lo vive e può salvarti, perché quel disco graffiato dalla sofferenza lo comprende, lo ascolta e lo canta. Ed è quel canto, condiviso, sofferto, rigato dal pianto che diventa speranza, riscatto a dispetto di tutto e di tutti, diventa nuovo inizio, diventa rinascita.
Approfondimento
Daria Bignardi è una scrittrice attenta, accurata, le sue parole sono dosate, mirate, fili che ricamano una storia delicatissima fatta di sentimenti, di equilibri, di rotture e di nuovi inizi; con la sua penna semplice e moderna parla di affetti, di famiglia, di amore, in tutte le declinazioni possibili, di quell’amore che a volte ci distrugge ed invece a volte, con una pennellata di colore, ci salva.
…il giallo è un colore che ha un movimento centrifugo, che si allarga dal centro verso l’esterno. È un colore caldo, che diventa malato e assente se si tenta di raffreddarlo. Ecco, tu sei fatta per espanderti, a costo di soffrire.