
Autore: Jenny Han
Pubblicato da Piemme - 2014
Pagine: 347 - Genere: Young Adult
Formato disponibile: Brossura
Collana: Freeway

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Questo terzo capitolo della trilogia “This Summer Trilogy” vede Belly felicemente innamorata di Jeremiah, frequentano lo stesso College, sembrano perfetti insieme finché un avvenimento ne turba il rapporto: un errore di Jeremiah che metterà a dura prova il loro amore. Poi, come uno stalker, ritorna nelle loro vite Conrad, fratello di Jeremiah e primo amore di Belly, proprio mentre i due prendono la decisione folle di sposarsi.

Per noi sarà sempre estate è il terzo e ultimo capitolo di una trilogia chiamata “This summer Trilogy” che racconta la vita di Belly da adolescente fino al College. In particolare narra la sua vicenda sentimentale che ruota intorno ai due fratelli Fisher, suoi amici da sempre. C’è Jeremiah, un anno più grande, primo bacio e perfetto amico, e Conrad, due anni più grande di lei che invece risulta essere l’amore tormentato e tanto desiderato quanto sfuggente.
Ora: io non sono una scrittrice, non ho mai scritto un libro, né so dire se ne sia capace, ma ne ho letti e ho un’età che mi consente di esprimere un giudizio personale su un romanzo che, come unica scusante alla sua banalità ha che sia rivolto ad un pubblico che definirei di adolescenti ingenui e un po’ sognatori. Probabilmente se avessi dai quattordici ai diciassette anni e poca esperienza di relazioni amorose, mi avrebbe anche un minimo coinvolta ma purtroppo non ho potuto apprezzare una storia che è tanto scontata quanto un romanzo Harmony. Con tutto il rispetto.
Lo ammetto: non ho letto tutta la trilogia ma non ce n’è bisogno per dire che, sì, Per noi sarà sempre estate e un racconto scorrevole, tanto per capirci non avrete mai bisogno di aprire il dizionario per cercare un termine un po’ forbito ed ho trovato il fatto di descrivere ogni azione o pensiero dei personaggi (anche che tipo di panino prendono al fast-food) così stucchevole da far venire il diabete. Ci sono anche passaggi del testo che ho apprezzato comunque e cioè quando l’io narrante passa, in qualche capitolo, al punto di vista di Conrad e il processo cognitivo, ovvero la successione di avvenimenti e pensieri attraverso i quali lei arriva (finalmente) a realizzare i suoi veri sentimenti (io ci farei la firma per capirmi così velocemente e in modo così azzeccato!). Ammetto che c’è stato un momento in cui ho dubitato, verso la fine!
Nel finale inoltre taglia parecchio, nel senso che, una volta presa una decisione una volta per tutte da parte di Belly, in quattro righe vengono raccontati tre anni di vita mentre invece sono convinta che a chi ha seguito e apprezzato la storia sarebbe piaciuto saperne un po’ di più. Diciamo che è un libro da leggere sotto l’ombrellone o in momenti super-morti e magari da abbandonare…. Nel riciclo della carta. Oppure, se proprio volete staccare il cervello e immergervi (per dire) in qualcosa che non impegni i vostri neuroni e vi faccia credere che personaggi così zuccherosi esistano davvero…beh, fa al caso vostro!
Laura Zambelli