
Autore: Sally Rooney
Pubblicato da Einaudi - Maggio 2019
Pagine: 248 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: Supercoralli

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Marianne e Connell frequentano la stessa scuola, ma appartengono a mondi diversi. Lei, pur provenendo da una ricca famiglia, è stata isolata dal resto dei compagni che la considerano una persona “strana”, diversa. Lui, che non ha mai conosciuto il padre, abita insieme alla madre che per vivere fa le pulizie a casa di Marianne. È però amato dai compagni e corteggiato dalle ragazze grazie al fatto di essere considerato “normale”. Che tipo di rapporto potrà nascere tra loro?

Essere solo con lei è come aprire una porta e chiudersi alle spalle la vita normale.
Marianne sembra immune ai giudizi altrui. Immune alle continue stilettate indirizzatele dai compagni di scuola. Sa perfettamente che la considerano una persona strana, al limite del patologico, ma va avanti per la sua strada, leggendo Proust durante la pausa pranzo e accumulando risultati scolastici più che eccellenti. Cosa potrebbe mai legarla a Connell, il compagno di classe la cui madre fa le pulizie a casa sua? Anche lui è estremamente intelligente, ma è anche amato. È un ragazzo popolare che non ha mai avuto difficoltà ad avere amici. Ha la capacità di farsi voler bene e di piacere alle persone che lo circondano.
Marianne e Connell sono due universi opposti, apparentemente lontanissimi. Un giorno però lei si fa avanti, dicendogli di provare per lui un interesse che va oltre l’amicizia. Lui appare incredulo, ma si accorge presto di essere intrigato da quella possibilità. Tra loro inizia una relazione che deve sottostare a una regola ferrea: nessuno deve sapere niente. Connell è terrorizzato dai giudizi degli amici. Cosa potrebbero pensare se scoprissero quel rapporto? Perderebbe la stima di tutti? Penserebbero che anche lui ha qualcosa di sbagliato? Non può permetterlo. Lui ha bisogno dell’approvazione altrui. Ha bisogno di sentirsi normale. Marianne accetta il compromesso fino a quando lui ammette di aver invitato al ballo di fine anno un’altra ragazza. Non aveva mai preso in considerazione l’ipotesi di chiederlo a lei. È troppo. È un’umiliazione bruciante. Lei si chiude a casa, non torna più a scuola e evita ogni genere di contatto con lui.
Pochi mesi dopo si apre il capitolo dell’Università: hanno scelto entrambi il Trinity College di Dublino. Quella che li aspetta è una vita nuova. Un nuovo inizio. Uno spazio in cui nessuno li conosce ed è possibile ripartire da zero. Per Marianne quella diventa l’occasione per avere finalmente degli amici. Persone che la stimano e che fanno a gara per avere la sua attenzione. Connell, al contrario, si sente un pesce fuor d’acqua. È impacciato, incapace di muoversi con disinvoltura. Fino ad allora era stato tutto facile: non aveva mai avuto la sensazione di avere qualcosa da dimostrare.
Quando, per caso, a una festa incontra Marianne, si apre l’occasione per concedersi una seconda possibilità. Entrambi sanno di avere bisogno l’uno dell’altra. Ma il loro rapporto non sarà mai semplice. Col tempo impareranno ad affrontare insieme le cadute, capendo che solo uniti saranno in grado di rialzarsi.
Approfondimento
Vorremmo abbracciarla Marianne, dirle che andrà tutto bene e che noi non la lasceremo sola. Vorremmo farlo nel momento in cui Connell non la invita al ballo, rassicurandola col dirle che è lui ad essere uno stupido, non certo lei. Ma è quando la vediamo subire violenze fisiche e verbali da parte della madre e del fratello che vorremmo veramente stringerla a noi, asciugando le sue lacrime.
Ma Marianne è forte, nonostante la sua incredibile fragilità. È forte nel suo pensare di essere sbagliata e di non poter essere amata da nessuno. È forte nel suo sentirsi come un oggetto difettato, che tutti scansano e nessuno comprerà mai. È forte perché non si arrende, nonostante le difficoltà. Ma è anche immensamente fragile nel suo ostinarsi a voler essere sottomessa. Perché in quel “picchiami” detto a Connell non possiamo non leggere un “amami”. Rispettami, ascoltami, comprendimi.
Forse allora a essere veramente fragile è solo Connell con la sua ricerca spasmodica di “normalità”. Con il suo bisogno di sentirsi giudicato positivamente. Ma da chi? Chi dovrebbe dirgli: “Bravo, stai facendo la cosa giusta”? Probabilmente non lo sa neanche lui. E quando se ne renderà conto vedrà le sue priorità cambiare improvvisamente. Quando se ne renderà conto inizierà a vivere davvero!