
Autore: Corrado Augias
Pubblicato da Einaudi - Novembre 2017
Pagine: 324 - Genere: Biografico, Narrativa Italiana
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: Frontiere Einaudi

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Corrado Augias ci accompagna alla scoperta di ciò che definisce il nostro carattere nazionale, attraverso un itinerario particolare, che fluttua nello spazio e nel tempo e spazia dall'attualità alla ricostruzione storica, passando per il racconto biografico. Ci si sposta dall'infanzia dell'autore vissuta tra la Libia e la Roma occupata, alle sue esperienze come corrispondente estero per i grandi quotidiani; ci si muove poi in lungo e in largo per la penisola, dalla Milano del teatro alla Trieste di confine degli eccentrici letterari, transitando per Bologna, dove nord e sud si incontrano, passando per le Marche di Leopardi, fino ad arrivare arrivando a Palermo, alle porte di un'altra civiltà con cui da sempre abbiamo dialogato, alla ricerca di quell'identità nazionale che, nonostante tutte le differenze, ci accomuna e ci fa sentire nazione.

Quello zucchero così abbondante fu il primo segno che la vita era davvero cambiata, in meglio.
L’Italia è un paese straordinario, detentore di un patrimonio artistico, culturale, naturale e persino eno-gastronomico unico al mondo; costellato di paesi, tradizioni, dialetti , usi e costumi così diversi tra loro, così unici, tanto che è proprio questa sua molteplicità a farla nazione. Sì perché noi italiani, ci sentiamo nazione solo nella diversità, siamo un paese nella misura in cui ci sentiamo di appartenere ad un paese, ad un borgo, ad un groviglio di tradizioni passate di generazione in generazione…insomma siamo proprio gente strana! E Corrado Augias questa ricchezza, questa stranezza tutta italica, questa diversità che si fa uno, la conosce molto bene e ci porta per mano attraverso la nostra meravigliosa penisola alla ricerca di ciò che ci accomuna, alla scoperta di quel sentimento unico e recondito che, nonostante tutto, ci fa nazione.
Questa nostra Italia non è solo un viaggi fisico attraverso l’Italia, ma è un cammino nel tempo e nello spazio, lungo la storia, i secoli e le vicende di cui l’Italia è stata teatro,; ma è anche e soprattutto un viaggio intimo e riflessivo attraverso l’infanzia dell’autore, sbirciare tra i suoi ricordi, come sfogliare un vecchio album di fotografie. Ed ecco allora che alla storia nazionale si affianca quella intima e personale dell’autore, che d’improvviso ci porta nella Roma bombardata, poco prima della liberazione, preoccupato per la madre di cui non ha notizie, ci porta a Milano, negli anno ’60, accanto a lui, giovane di belle speranze e di grandi ideali. Camminiamo con Augias in punta di piedi in un’Italia che non c’è più, ma che inevitabilmente condiziona ancora il nostro oggi , e rimaniamo incantanti dagli aneddoti, dai particolari, dalle infinite micro-storie che, tutte insieme, hanno fatto la Storia di ieri e di oggi. Milano, Roma, Bologna, Trieste, Recanati, Palermo….una linea ideale lunga tutto lo stivale alla scoperta dei luoghi del cuore, fino a trovare il nostro cuore, la nostra identità, l’orgoglio di sentirsi oggi appartenere ad una nazione con una forte identità storico-culturale, ma inevitabilmente proiettata verso il futuro, verso nuove esperienze, verso nuove realtà.
Questa nostra Italia è un romanzo che richiede tempo, che va metabolizzato, quasi assaporato; vanno decantate le tante e minuziose descrizioni delle città, degli eventi e degli avvenimenti che vi si sono susseguiti. È il lungo racconto intimistico di chi sa che il peggior male dei nostri tempi è la mancanza di memoria, la superficialità; non vi sono trame da seguire o personaggi da ricordare, ma c’è l’Italia, la sua storia secolare, le lotte, le rivoluzioni, piccole e grandi, le guerre, i bombardamenti, la rinascita; e ci siamo noi italiani, nel bene e nel male, uomini moderni che devono ancora imparare ad essere nazione.
Approfondimento
Con la sua prosa elegante e raffinata, Augias racconta l’Italia, con i suoi piccoli borghi e le le sue grandi città; racconta l’Italia della rinascita, ma anche dei momenti più bui, delle grandi invenzioni e della barbarie più nera; ed in tutto questo ne esce il ritratto di una nazione frammentata e vibrante, un quadro geografico, storico, di costume e sociale, artistico, di un paese variegato e diversissimo, di un paese pervaso dal bello fin anche nel più insignificante borghetto arroccato sui monti. E più ci immergiamo in questa meravigliosa Italia, più ne siamo intrigati, stregati, sedotti, innamorati di un paese bello come non ce n’è.
Tutta l’Italia è così in realtà, abbiamo questo sovrappiù di passato che a volte appesantisce il nostro presente, altre imprime alle costruzioni, al territorio, a una natura meticolosamente disegnata dagli uomini, la dignità che solo lo stillicidio dei secoli riesce a dare.
Romina Celani
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