
Autore: Marco Balzano, Marco Buticchi
Pubblicato da Einaudi - Febbraio 2018
Pagine: 192 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Supercoralli

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Trina è una donna forte, ma debole allo stesso tempo. È l’esempio di persona che deve affrontare una guerra che non riesce a comprendere, una guerra che non le appartiene. Nella sua umanità e nelle sue scelte rimane comunque un modello da seguire, una donna che ha saputo farsi forza quando il marito era in guerra e che ha saputo appoggiarlo nel dopoguerra, in cui il peggio, che sembrava essere passato, stava solo per arrivare.

La lingua era il tedesco, la religione quella cristiana, il lavoro quello nei campi e nelle stalle. Non c’era da aggiungere altro per capire questa gente di montagna di cui fai parte anche tu, se non altro perché ci sei nata.
Resto qui si svolge nella primavera del ’23 quando Trina inizia il suo racconto, un racconto che durerà una vita. Ma procediamo con ordine, Trina è una giovane ragazza che sogna un giorno di diventare maestra, ma che per ora si accontenta di studiare con le amiche e di passeggiare con loro sui campi verdi della Valle Lunga. Anche se il suo sogno è insegnare tedesco, Trina dovrà accontentarsi di studiare l’italiano, lingua imposta da Mussolini e unica speranza di un lavoro futuro. Quando non è con le sue amiche, la protagonista passa il tempo con Pa e con un giovane ragazzo dal nome Erich con cui sogna un futuro insieme. La vita sembra scorrere serena a Curon, un paese fuori dal tempo e dallo spazio, o almeno questo è quello che i loro abitanti credevano. Purtroppo, però, l’avvento di una nuova Grande Guerra è alle porte e con lei arriverà anche la sofferenza, la paura e la fuga.
Resto qui
è un libro basato su fatti realmente accaduti sui quali è stata romanzata una storia di coraggio e di sofferenza. Sin dalle prime pagine si può quasi sentire il profumo dell’aria fresca della Valle Lunga e il vociare degli abitanti di Curon, ma anche la sofferenza della Guerra. Un dolore che non è riportato sui libri di storia e che è possibile rivivere solo nella memoria di chi è vissuto in quegli anni.
Resto qui è un racconto di narrativa moderna che mi sento di consigliare, non solo agli amanti del genere, ma anche a coloro che vorrebbero leggere testi sulla Seconda Guerra Mondiale, però con un’ottica diversa. La grandezza di questo libro non risiede tanto nella narrazione degli eventi storici, quanto nel racconto estremamente realistico e totalmente disincantato di cosa ha voluto dire la Guerra per i veri protagonisti, gli uomini e le donne del popolo, coloro che hanno fatto veramente la guerra e ne hanno vissuto la sofferenza.
Approfondimento
La narrazione è sviluppata come una lettera scritta da Trina alla sua amata figlia, ragazza di cui perdette le tracce quando Marica (la figlia) era ancora solo una bambina. Durante la storia si alterneranno momenti di amore, di sofferenza e di odio verso questa tanto amata e desiderata figlia della quale non saprà più nulla. Grazie al racconto potremo conoscere meglio Trina, la sua caparbietà e la sua risolutezza nel inseguire ciò che ama, insegnare, e nell’appoggiare il marito anche quando deciderà di fuggire sulle montagne come disertore. Allo stesso tempo scopriremo il suo lato più debole, quello della solitudine negli anni duri della guerra, quello di una giovane donna che amaramente dovrà dire addio ai suoi cari e alle sue più strette amicizie.
Questi sono solo alcuni dei motivi per cui mi sento di consigliarvi la lettura di Resto qui, se volete condividere l’esperienza di un piccolo paese che ha dovuto affrontare la Grande Guerra, questo libro è adatto a voi!
Chiara Pizzichetti
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