Autore: Ilaria Paluzzi
Pubblicato da Bookabook - 8 marzo 2018
Pagine: 104 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Narrativa
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Riva è uno street artist e un disegnatore, un personaggio misterioso e sfuggente che compare nel romanzo attraverso la sua assenza, attorno a cui si intrecciano le vicende di quattro giovani europei residenti a Colonia, in Germania. Tutti e quattro si troveranno ad affrontare i fantasmi del loro passato prima di poter spiccare il volo verso il futuro.
Sotiris è greco, Med è italiana, Ilir è albanese, Ana è portoghese. Questi ragazzi si incontrano nelle strade di Colonia, nei parchi, nei bar, si amano, si lasciano, si dimostrano amicizia e solidarietà, ma in tutte le loro storie rimane qualcosa di irrisolto a creare barriere e incomprensioni. Forse è la diversità dei loro percorsi che rende difficile la comunicazione, ma l’arte di Riva crea per loro un canale di sensazioni condivise e comuni.
La prima parte è narrata da Sotiris, proprietario di un bar e fidanzato di Ana, che sta investigando sulla vera identità di Riva (forse è una donna?) e proprio a causa di questo mistero sarà lasciato da lei.
Matilda è una giovane attrice che si fa chiamare Med (da Medea, la parte che recita a teatro); ha lasciato l’Italia in seguito alla morte tragica del suo migliore amico e a Colonia sta cercando l’amore in Ilir e lo scopo della sua vita nel teatro.
Nel capitolo dedicato a Ilir scopriamo il dolore della sua infanzia vissuta nell’Albania soggiogata dalla dittatura, con il padre internato per motivi politici e la madre malata mentale; Ilir diventa sordo da un orecchio dopo una sparatoria, e si rifugia nel suo mondo fatto di disegni.
La svolta della sua vita si presenta con l’emigrazione verso l’Italia, e da lì, in Germania, dove incontra Med e i disegni di Riva, tanto che desidererebbe essere Riva, ammirato da tutti.
“E l’Italia per noi disperati era quel posto dove il prisma dei colori finalmente tornava ad aprirsi”
“I limiti non esistono, li poniamo noi per avere una misura da superare, per definirci in qualche modo”
L’ultima parte raccoglie la voce di un narratore che conosce Riva da vicino, e che guiderà il lettore nello scioglimento del mistero sull’identità dell’artista, anche se forse rimarrà una parte irrisolta.
Approfondimento
Il nome d’arte Riva non è stato scelto a caso: la riva è quella che ci accoglie, l’approdo, ma anche quella da cui siamo partiti; questo romanzo tocca temi sensibili come l’immigrazione, non a caso i quattro protagonisti vivono fuori dal loro paese di origine e in ogni pagina traspare il loro smarrimento, la loro ricerca.
Un altro tema centrale è l’arte, il rapporto tra l’artista e chi studia le sue opere, i percorsi che portano l’artista a diventare ciò che è.
“Da sempre gli uomini si spostano, viaggiano, cercano ambienti più confortevoli, situazioni più favorevoli, ma da sempre quello stesso desiderio di scoperta è quanto più profondamente li ferisce, aprendo nei cuori l’amaro dissidio fra ciò che sono e ciò che saranno”
Lo stile narrativo di Riva è particolarmente coinvolgente; i capitoli narrano da diversi punti di vista gli stessi personaggi ed episodi, rendendo questo romanzo un caleidoscopio di immagini e sensazioni.
Alla fine della narrazione Riva rimane avvolto nell’aura nebulosa e onirica dell’arte, tutti forse siamo come Riva, siamo anime alla deriva nel mare in cerca di un approdo sicuro; e sicuramente l’invito finale di Ilaria Paluzzi ai lettori rende la sua opera preziosa e stuzzicante.
“Se questi concetti vi sembrano troppo difficili, provate a rileggere questa storia da capo. Ogni storia quando riletta diventa più bella”
Elena Naldi
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