
Autore: Roberto Camurri
Pubblicato da NN Editore - Gennaio 2025
Pagine: 192 - Genere: Narrativa, Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9791255750642
ASIN: B0DV9PQGSQ

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Luca, quarantenne di Monterosso, vive una vita monotona tra il bar di famiglia e una relazione senza slanci, tormentato dal ricordo di Valentina. L’estate del 2001 aveva segnato la sua giovinezza con amori, sogni di cambiamento e un'amicizia intensa. Quando il suo amico Alessio scompare, il passato riemerge con i suoi segreti e i sensi di colpa mai risolti. La ricerca diventa un viaggio interiore tra nostalgia, rabbia e bisogno di riscatto. Splendeva l’innocenza è una storia di perdono, crescita e ricerca della felicità autentica.

Oggi, però, fuori dal bar deserto, mentre guarda la schiena di Pietro che si allontana lungo la strada, mentre si accende l’ennesima sigaretta, sa che quelle difese sono state abbattute. Sente i pensieri strisciare e avvolgerlo, il passato che ritorna e prende possesso del cervello. Si dice che forse è inevitabile: quarant’anni, tempo di bilanci. […] Negli anni si è costruito una vita a prova di emozioni, una routine che lo tiene al riparo dalla sofferenza, dal caos emotivo, dalle aspettative e dalle speranze. Ha lavorato di cazzuola e cemento per costruirsi una difesa insormontabile, una roccaforte di apatia da cui si concedeva di uscire soltanto quando Alessio aveva bisogno di lui.
Splendeva l’innocenza di Roberto Camurri è una finestra sul duro rapporto intrinseco che avviluppa l’uomo maturo, arrivato a una certa età colui che infrange nel passato regole e limiti all’insegna della pura emozione e impulso si ritrova a pentirsene o a sentirsi oppresso da un senso di colpa perenne, inquieto e malevolo.
Luca, il protagonista, appare infelice, ma non per la vita quotidiana e presente, ma per la nostalgia del passato che lo attanaglia: la vita dei suoi vent’anni scomposta e andata lo rammarica e non gli permette di superare il confronto, come se fosse in eterno conflitto con un lui giovane.
Gli amici Alessio e Piero si sono costruiti qualcosa che garantisce loro di sorridere agli eventi, impassibili, anche lo sciagurato sciamano Alessio che avrebbe ben pochi motivi per ritrovarsi a pensare ad una realtà positiva, vive le giornate con serenità; è solo Luca che sembra non avere accettato che ha quarant’anni, un bar da gestire e una compagna, Giulia, forse inadatta, ma che lo ama a tal punto da scivolare da una relazione stretta per ritrovarsi le sere in sua compagnia, forse una donna originale, ma affidabile, un amore timido che si scioglie al cospetto di quello provato per Valentina, che ormai non ha più motivo di essere.
Oggi, che dietro il bancone di legno e finto marmo c’è Luca e non più suo padre, l’unico cambiamento è il televisore appeso di fronte: sola concessione alla modernità, perché a Luca piaceva che tutto fosse rimasto com’era. Gli dava un senso di pace. Ogni mattina aveva la sensazione di entrare in un luogo perfetto, incolume al caos che lo circondava una volta uscito da lì, sopravvissuto allo scorrere del tempo.
I pensieri di Luca sono trasportati tra le onde del mare Ligure e annaffiati dai colori delicati e al tempo vivaci di Monterosso, come non mai il paesaggio è protagonista alla pari, mentre l’amata Fabbrico è in secondo piano, lontana affidata ai genitori che scelgono una seconda esistenza consegnando il bar al figlio, lasciando in qualche modo la scena, per la quale erano assistenti nel lontano duemila.
Sul foglio, adesso, la canzone sfumata nel silenzio, l’acqua del mare si mischiava alle lacrime di Valentina, Luca contagiato da quell’emozione, non per le parole, per la storia raccontata, per quella voce anziana. Di nuovo si sentiva partecipe attraverso un sentimento che un giorno, forse, non avrebbe avuto paura di definire amore.
Fra le pagine si alternano flashback di un’epoca magnifica ricca di fugaci e brillanti occasioni, incoscienza e altrettanta innocenza, rivolte, ideali, passione e avventatezza e quella di una quiete piatta, lineare priva di sfumature, dove un tradimento viene tenuto volontariamente nascosto al proprio cuore, un tradimento che non riesce ad emergere ancora per essere approfondito, spiegato, superato.
Nessuno dei tre parla, Luca solleva la schiena, le mani ad asciugarsi il viso, Alessio lo abbraccia, Pietro lo abbraccia, le loro mani gli accarezzano la schiena. Aspettano che l’ondata passi, che il mare ritorni calmo, aspettano e basta, come se non ci fosse null’altro da fare.
Valentina, così importante, è in realtà solo una idealizzazione, rapportata al periodo vissuto, indecifrabile e inadatta al presente, perché Luca anche se fatica fortemente ad ammetterlo, è diverso, non è quel lui spaventato incapace di distinguere i sentimenti, impacciato, irrequieto, ma un uomo distinto, concreto, fermo. Valentina è ormai una donna con una carriera, uno spirito mantenuto libero, ma volubile, irreale. Giulia è una presenza costante, un amore solido, con cui costruire una relazione priva di discontinuità.
Ma prima che Luca se ne possa realmente rendere conto devono digerire gli accadimenti e lui aprirsi a Giulia, dispiegando a mano a mano cosa lo tormenta.
Approfondimento
Il primo era quello della morte. Lo prendeva l’inaspettata consapevolezza che il tempo a sua disposizione fosse qualcosa di delimitato da un inizio e una fine. Si fermava a considerare l’idea che l’ultimo giorno della sua vita avrebbe potuto essere l’indomani. Aspettava l’alba sdraiato su un fianco, gli occhi aperti alla finestra, la paura che scemava con il passare delle ore, la possibilità di riappropriarsi del respiro, del battito del cuore, piano, con pazienza.
In un abbraccio di gioventù e spensieratezza ci ritroviamo assaliti da un tepore misericordioso di immagini turbolente, frenetiche, mescolate dal sapiente stile linguistico e stilistico di Camurri, poeta della vita, emergente e anche già conosciuto, che si distingue prepotente con la sua innata voglia di affrontare la sfida sull’utilità dell’esistenza, un filo conduttore tra le sue opere ben tratteggiato che ce lo fa amare profondamente. Siamo tutti giovani adulti con lui riconoscenti per i ricordi che ci regala, i suoi personaggi realistici e vividi incarnano qualsiasi umana coscienza, appassionati e spudorati. La sua scrittura asciutta, ma non affatto distaccata, soppesa con eleganza le trasformazioni viscerali rilasciando un seguito di impressionante valore letterario.
Nausicaa Baldasso