
Autore: John Edward Williams
Pubblicato da Fazi - 2012
Pagine: 332 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: Le strade

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William Stoner è figlio di una famiglia contadina. Il padre lo iscrive all’Università del Missouri perché vuole che si specializzi in campo agrario, cosa che gli tornerà utile per mandare avanti la fattoria dove vive. In Università però si accorge di essere attratto da altri studi così, dopo aver ottenuto il dottorato in Filosofia, ottiene una cattedra e diventa insegnante.

“Non ha ancora capito? Lei sarà un insegnante”
“Come può dirlo? Come fa a saperlo?”
“È la passione Mr. Stoner, la passione che c’è in lei. Nient’altro”.
William Stoner si iscrive all’Università del Missouri a diciannove anni, dietro pressione del padre contadino, per specializzarsi in agraria e tornargli utile una volta terminati gli studi. Iniziata l’Università si rende però presto conto di non essere attratto dalla terra quanto invece dalla letteratura. Non è facile comunicare ai genitori la sua scelta ma, dopo aver preso il dottorato in Filosofia, gli viene assegnata una cattedra e diventa così insegnante. Passerà così il resto dei suoi giorni: tra il Campus dell’Ateneo e l’appartamento che divide con Edith, la prima ragazza che ha conosciuto e che ha sposato. Quando Stoner si rende conto che, nonostante la nascita della figlia, il suo matrimonio è un fallimento, si butta anima e corpo sul lavoro: vive per lavorare, ama insegnare e riversa tutta la sua passione in questo. Passano così gli anni e ciò che succede nel mondo, addirittura la guerra, sembra non riguardarlo mai.
Anche la relazione extra coniugale con Katherine viene vissuta con la consapevolezza che dovrà finire prima o poi, a differenza dell’insegnamento. La relazione verrà a galla creando uno scandalo che non scompone Stoner disposto ad accettare qualsiasi umiliazione professionale pur di non perdere la tranquillità del suo vivere. Solo l’avanzare inesorabile della malattia lo costringerà a rinunciare al suo lavoro e a cercare pace dentro sé stesso.
Stoner è un libro difficile da recensire. Come fai a spiegare che è un capolavoro che non si può non leggere e, quando ti chiedono di cosa parla, ti viene da rispondere niente? Eppure è proprio così, scritto bene, fluente e inspiegabilmente accattivante. Non puoi iniziarlo e non finirlo nel giro di pochi giorni. Se ti capita di doverlo abbandonare per le più svariate ragioni non fai altro che pensare a quando potrai continuare a leggerlo. Non ci sono colpi di scena, momenti appassionati; non c’è nulla eppure questo libro vi entrerà nel cuore e vi appassionerà come pochi altri. Lo consiglio a tutti ma non chiedetemi il perché, fidatevi e vi assicuro che non ve ne pentirete.
Approfondimento
“È facile considerarsi per bene, quando non si ha alcun motivo per non esserlo. Bisogna innamorarsi, per capire un po’ come si è fatti.”
William Stoner è un uomo semplice, con un matrimonio infelice dal quale è nata una figlia che ama ma con la quale fatica a relazionarsi, una relazione extra coniugale apparentemente in grado di fargli rischiare tutto eppure già finita in partenza e una sola grande passione: l’insegnamento. La sua vita è l’esempio più realistico di ciò che si intende per resilienza, passione e compromesso necessari al fine di voler trovare una giustificazione all’esistenza.
Leggere la vita di Stoner ci impedisce di sfuggire alla domanda più scontata e che quasi nessuno ha il coraggio di porsi: perché vivere se sappiamo già di dover morire? Credo che proprio il risvegliare la nostra coscienza sotto questo aspetto, sia il vero senso di questo libro e ciò che fa di esso un capolavoro. [amazon_link asins=’8864117024,8876257683′ template=’ProductCarousel’ store=’leggacolo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’cbed2eab-9322-11e8-a09a-456f1cefb8e3′]